Concessioni balneari fino al 2023, «Si creerà caos nel settore»
L'intervento di Fiba Confesercenti Bat: «Occorre tutelare il lavoro di operatori e dipendenti»
sabato 13 novembre 2021
10.32
«Un intervento dirompente, un terremoto che ha gettato nell'incertezza più profonda 30mila imprese, per lo più familiari, che oggi si trovano di fronte alla prospettiva di essere private del loro lavoro e di quanto hanno costruito nel tempo. Chiediamo al Governo di aprire urgentemente un tavolo di confronto con i rappresentanti delle attività balneari».
Questa è la sintesi della riunione straordinaria della Giunta nazionale riunitasi a seguito della decisione presa dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, che ha stabilito la validità delle concessioni demaniali marittime in essere fino al 31 dicembre 2023. Imporre un termine così vicino creerà il caos nel settore, farà crollare gli investimenti e ingenererà instabilità e incertezze per il futuro di migliaia di famiglie.
Inoltre è sconcertante che la sentenza sia entrata nel merito della durata dei titoli concessori: questo è un tema di competenza del legislatore, non dei giudici amministrativi. Una riforma sì necessaria quella del demanio marittimo e delle concessioni che chiediamo da tempo e che non si può trattare in questo modo. C'è bisogno di trovare rapidamente una soluzione che garantisca la continuità e la tutela del lavoro di operatori balneari e dei propri dipendenti. Serve una riforma, non un colpo di spugna.
La previsione di una qualche forma di indennizzo per gli attuali concessionari ed il riconoscimento delle professionalità sono due elementi imprescindibili per procedere ad una riforma organica del settore. Fiba Confesercenti, insieme alle altre associazioni di rappresentanza del settore, saranno a fianco delle oltre 30 mila imprese familiari che hanno investito ingenti risorse e lavorano nel settore turistico balneare, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per garantire la continuità e la tutela del lavoro di operatori e dipendenti.
Questa è la sintesi della riunione straordinaria della Giunta nazionale riunitasi a seguito della decisione presa dall'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato, che ha stabilito la validità delle concessioni demaniali marittime in essere fino al 31 dicembre 2023. Imporre un termine così vicino creerà il caos nel settore, farà crollare gli investimenti e ingenererà instabilità e incertezze per il futuro di migliaia di famiglie.
Inoltre è sconcertante che la sentenza sia entrata nel merito della durata dei titoli concessori: questo è un tema di competenza del legislatore, non dei giudici amministrativi. Una riforma sì necessaria quella del demanio marittimo e delle concessioni che chiediamo da tempo e che non si può trattare in questo modo. C'è bisogno di trovare rapidamente una soluzione che garantisca la continuità e la tutela del lavoro di operatori balneari e dei propri dipendenti. Serve una riforma, non un colpo di spugna.
La previsione di una qualche forma di indennizzo per gli attuali concessionari ed il riconoscimento delle professionalità sono due elementi imprescindibili per procedere ad una riforma organica del settore. Fiba Confesercenti, insieme alle altre associazioni di rappresentanza del settore, saranno a fianco delle oltre 30 mila imprese familiari che hanno investito ingenti risorse e lavorano nel settore turistico balneare, mettendo in campo tutte le azioni necessarie per garantire la continuità e la tutela del lavoro di operatori e dipendenti.