Comuni Ricicloni non premia la Puglia, Bat mosca bianca
Tarantini: «A Barletta ottimi passi sulla differenziata»
venerdì 11 luglio 2014
Rutigliano, Canosa di Puglia, Cellamare, Monteparano e Andria sono i comuni pugliesi risultati virtuosi nel differenziare e riciclare rifiuti e che ieri a Roma sono stati premiati da Legambiente per la 21esima edizione di "Comuni Ricicloni". Sono questi i centri urbani che hanno raggiunto l'obbiettivo di legge del 65% di raccolta differenziata ma si tratta solo di timidi passi in avanti, lontani dalle medie nazionali: in Italia sono 1.328 i campioni nella raccolta differenziata dei rifiuti, il 16 per cento dei Comuni nazionali per un totale di 7,8 milioni di cittadini che hanno detto addio al cassonetto, pari al 13,7 per cento della popolazione nazionale che oggi ricicla e differenzia i rifiuti alimentando l'industria del riciclo e quindi la Green Economy (150 mila posti di lavoro).
Ai microfoni di Controradio Bari, il dato è stato commentato dal presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini: «Sono deluso per il risultato del 27%, perchè vuol dire che dopo 13 anni di commissariamento e 11 di ordinaria amministrazione portiamo a casa una media molto bassa, pari a nemmeno la metà del 65%, l'obiettivo di legge. Questo vuol dire che la Regione Puglia continua a scaricare rifiuti in discarica e che nella nostra regione si creeranno emergenze. Le altre regioni intanto crescono, e fuori dai confini pugliesi l'ecotassa sta dando i suoi frutti: lo dimostra la fotografia scattata da Comuni Ricicloni 2014».
In un panorama non confortante Tarantini individua nella Bat un riferimento solido: «In Puglia abbiamo bei dati ad Andria, a cui si aggiunge Barletta: a Barletta stanno facendo un buon lavoro sulla raccolta differenziata porta a porta, che non solo hanno attivato ma stanno sostenendo attivamente attraverso i centri comunali di raccolta. Questo però non basta per dirci soddisfatti: in Puglia l'ecotassa è entrata in vigore rimodulata al 5%, da raggiungere in sette mesi, e ciononostante non si sono fatti grandi passi in avanti». Intanto le discariche crescono, e con esse le polemiche. Che dalla Bat possa ergersi una piccola eccellenza in un territorio che ad oggi rifiuta i rifiuti?
(Twitter: @GuerraLuca88)
Ai microfoni di Controradio Bari, il dato è stato commentato dal presidente di Legambiente Puglia, Francesco Tarantini: «Sono deluso per il risultato del 27%, perchè vuol dire che dopo 13 anni di commissariamento e 11 di ordinaria amministrazione portiamo a casa una media molto bassa, pari a nemmeno la metà del 65%, l'obiettivo di legge. Questo vuol dire che la Regione Puglia continua a scaricare rifiuti in discarica e che nella nostra regione si creeranno emergenze. Le altre regioni intanto crescono, e fuori dai confini pugliesi l'ecotassa sta dando i suoi frutti: lo dimostra la fotografia scattata da Comuni Ricicloni 2014».
In un panorama non confortante Tarantini individua nella Bat un riferimento solido: «In Puglia abbiamo bei dati ad Andria, a cui si aggiunge Barletta: a Barletta stanno facendo un buon lavoro sulla raccolta differenziata porta a porta, che non solo hanno attivato ma stanno sostenendo attivamente attraverso i centri comunali di raccolta. Questo però non basta per dirci soddisfatti: in Puglia l'ecotassa è entrata in vigore rimodulata al 5%, da raggiungere in sette mesi, e ciononostante non si sono fatti grandi passi in avanti». Intanto le discariche crescono, e con esse le polemiche. Che dalla Bat possa ergersi una piccola eccellenza in un territorio che ad oggi rifiuta i rifiuti?
(Twitter: @GuerraLuca88)