Completato l'ospedale da campo a Barletta: a breve saranno operativi 40 posti letto
Il team sanitario della Marina sarà composto da sette Ufficiali medici, 16 infermieri e 10 operatori tecnico-sanitari
sabato 28 novembre 2020
Su richiesta del Ministro della Difesa Guerini, lo Stato Maggiore della Difesa tramite il Comando Operativo di Vertice Interforze (COI) ha completato a Barletta in meno di 72 ore, grazie al pronto intervento della Marina Militare, il montaggio delle strutture di un Posto Medico Avanzato (PMA) che è ora pronto per le ultime verifiche prima di poter diventare pienamente operativo.
È quanto riportato dai canali istituzionali della Marina Militare.
Al funzionamento del PMA, la cui condotta è affidata al Comando Logistico della Marina Militare, concorrono varie anime della Forza Armata. Questo lavoro sinergico è la rappresentazione concreta del senso di "equipaggio" che contraddistingue il modus operandi della Marina. Difatti, l'allestimento dell'ospedale da campo è stato garantito dalla Brigata Marina San Marco, che ha provveduto alla progettazione, ai sopralluoghi, al trasporto da Brindisi via terra e al conclusivo montaggio della struttura presso l'Ospedale "Mons. Dimiccoli", mentre il personale sanitario che vi lavora proviene da diversi Enti e Comandi della Marina, sparsi per l'Italia.
La struttura è composta da 20 tende, alcune delle quali destinate al ricovero pazienti e medicheria, altre per la vestizione dei dispositivi di protezione individuale. Inoltre, un modulo costituito da prefabbricati trasportabili, è stato adibito per la svestizione, docce e servizi a supporto della struttura campale.
Il tutto è stato allestito ad arte nel rispetto delle precauzioni sanitarie, i cosiddetti "circuiti sporco/pulito", fornendo la struttura di impianto di climatizzazione industriale per assicurare il corretto microclima all'interno dell'area destinata ai pazienti. A completare l'assetto campale della Marina Militare, vi è inoltre l'area comando/supporto logistico, un'area sanitaria dedicata al personale militare impegnato nel PMA, un'area tecnica con 2 generatori da 150 kw ed una torre faro.
Il responsabile della struttura è il Capitano di Vascello Massimo Pitarra, appartenente al Comando di Marina Sud, a Taranto. Nelle sue funzioni è coadiuvato dal Capitano di Fregata, Giuseppe Dott. Mollo che opererà come dirigente sanitario del PMA. Il coordinamento con le autorità sanitarie e della protezione civile locali sarà invece garantito dal Capitano di Vascello Salvatore Dott. Mendicini.
Il PMA opererà in completa sinergia con l'Ospedale di Barletta, il quale fornirà tutte le apparecchiature medicali ed i relativi servizi tecnici necessari al funzionamento del campo mobile. Il team sanitario della Marina che opererà all'interno del PMA sarà composto da sette Ufficiali medici, 16 infermieri e 10 operatori tecnico-sanitari. Questo staff, a pieno regime, potrà prendersi cura di un massimo di 40 pazienti, allievando così il sovraccarico dell'Ospedale di Barletta.
Nella giornata del 23 novembre, la visita del Ministro Boccia e del Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, accompagnati dal Sindaco di Barletta Cosimo Cannito, a testimonianza di come ospedali militari da campo siano una soluzione formidabile in casi di emergenza acuta come quella di Barletta. La loro presenza ha reso inoltre merito al grande impegno di tutto il personale, militare e civile, coinvolto nell'opera a sostegno della collettività.
È quanto riportato dai canali istituzionali della Marina Militare.
Al funzionamento del PMA, la cui condotta è affidata al Comando Logistico della Marina Militare, concorrono varie anime della Forza Armata. Questo lavoro sinergico è la rappresentazione concreta del senso di "equipaggio" che contraddistingue il modus operandi della Marina. Difatti, l'allestimento dell'ospedale da campo è stato garantito dalla Brigata Marina San Marco, che ha provveduto alla progettazione, ai sopralluoghi, al trasporto da Brindisi via terra e al conclusivo montaggio della struttura presso l'Ospedale "Mons. Dimiccoli", mentre il personale sanitario che vi lavora proviene da diversi Enti e Comandi della Marina, sparsi per l'Italia.
La struttura è composta da 20 tende, alcune delle quali destinate al ricovero pazienti e medicheria, altre per la vestizione dei dispositivi di protezione individuale. Inoltre, un modulo costituito da prefabbricati trasportabili, è stato adibito per la svestizione, docce e servizi a supporto della struttura campale.
Il tutto è stato allestito ad arte nel rispetto delle precauzioni sanitarie, i cosiddetti "circuiti sporco/pulito", fornendo la struttura di impianto di climatizzazione industriale per assicurare il corretto microclima all'interno dell'area destinata ai pazienti. A completare l'assetto campale della Marina Militare, vi è inoltre l'area comando/supporto logistico, un'area sanitaria dedicata al personale militare impegnato nel PMA, un'area tecnica con 2 generatori da 150 kw ed una torre faro.
Il responsabile della struttura è il Capitano di Vascello Massimo Pitarra, appartenente al Comando di Marina Sud, a Taranto. Nelle sue funzioni è coadiuvato dal Capitano di Fregata, Giuseppe Dott. Mollo che opererà come dirigente sanitario del PMA. Il coordinamento con le autorità sanitarie e della protezione civile locali sarà invece garantito dal Capitano di Vascello Salvatore Dott. Mendicini.
Il PMA opererà in completa sinergia con l'Ospedale di Barletta, il quale fornirà tutte le apparecchiature medicali ed i relativi servizi tecnici necessari al funzionamento del campo mobile. Il team sanitario della Marina che opererà all'interno del PMA sarà composto da sette Ufficiali medici, 16 infermieri e 10 operatori tecnico-sanitari. Questo staff, a pieno regime, potrà prendersi cura di un massimo di 40 pazienti, allievando così il sovraccarico dell'Ospedale di Barletta.
Nella giornata del 23 novembre, la visita del Ministro Boccia e del Capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, accompagnati dal Sindaco di Barletta Cosimo Cannito, a testimonianza di come ospedali militari da campo siano una soluzione formidabile in casi di emergenza acuta come quella di Barletta. La loro presenza ha reso inoltre merito al grande impegno di tutto il personale, militare e civile, coinvolto nell'opera a sostegno della collettività.