Cimitero di Barletta, il consiglio comunale affronta le emergenze
Due ore di dibattimento: approvato il Piano anticorruzione, rinviato l'UTIC
venerdì 8 aprile 2016
10.50
Si torna in consiglio comunale. Nonostante la convocazione delle ore 15:30, dopo la consueta e abbondante ora di tolleranza/ritardo, alle ore 17:00 si è proceduto all'appello: con 18 presenti hanno avuto avvio i lavori della massima assise cittadina, con diversi assenti soprattutto tra i banchi del centrodestra, poi giunti nel corso della seduta. In apertura non è stata discussa la domanda di attualità proposta dal consigliere del PD Giuliana Damato inerente il fenomeno della prostituzione, visto che la problematica è stata superata con la recente ordinanza del sindaco.
Chiarimenti sul cantiere per le opere antierosione - Si è proceduto dunque alla discussione di interrogazioni e interpellanze dei consiglieri, a partire da quella del capogruppo del PD Pasquale Ventura in merito allo stato dei lavori per le barriere frangiflutti lungo la litoranea di Ponente, sollecitando la risposta dell'assessore competente Azzurra Pelle. Ventura ha chiesto chiarimenti soprattutto in merito all'impatto ambientale dei suddetti lavori, ancor prima che sul cantiere gravasse il peso del sequestro da parte della Guardia di Finanza e dell'indagine giudiziaria. «Se le opere non verranno realizzate, il fenomeno di erosione sarà consistente e si verificherà accumulo di sedimenti» si legge nella lunga lettera proposta dall'assessore Pelle, escludendo dunque disagi al turismo e all'attività degli stabilimenti balneari barlettani.
Via dei Muratori e campagna per Giulio Regeni - Segue l'interrogazione su via dei Muratori proposta dal consigliere Marzocca; superati invece i dibattimenti sul decreto Cirinnà e sulla proposta di adesione alla campagna "Verità per Giulio Regeni", entrambi superati. Per quest'ultimo argomento, il consiglio è stato comunque concorde ad affiggere nuovamente il manifesto giallo della campagna per Regeni, viste le ultime notizie di cronaca, grazie all'interessamento del consigliere Carmine Doronzo.
Problematica della cancellata dell'ex ospedale - Spazio poi al punto promosso dal consigliere Grazia Desario, che chiede la rimozione della cancellata che circonda l'ex ospedale in modo da restituire alla cittadinanza l'utilizzo dello spiazzo: il sindaco ha suggerito di avviare un gruppo di lavoro tecnico con la Asl BT in merito, sebbene il consigliere insista sulla possibilità di procedere celermente alla rimozione grazie al voto dei colleghi consiglieri. Il dibattito è stato infervorato: pare infatti che il parcheggio non venga utilizzato per scopi utili alla funzionalità dell'ospedale e perciò è stato richiesto anche un monitoraggio della situazione per limitare gli abusi. Ad ogni modo, sarebbe indispensabile garantire libero accesso alle ambulanze e possibilmente ai pazienti in particolare difficoltà, come disabili e bambini, costretti ad entrare dall'ingresso posteriore. Dopo un lungo dibattimento si sospende la seduta per dieci minuti alle ore 19:17. Alla ripresa, con 4 voti contrari, un astenuto, 5 assenti e 23 favorevoli, si è votato per il rinvio.
Una pagina web per il consiglio comunale - L'ordine del giorno relativo al consiglio comunale trasparente è stato presentato dalla Commissione Controllo e Garanzia e illustrato dal consigliere Marzocca: si chiede al consiglio comunale di predisporre sul sito internet istituzionale del Comune di Barletta una pagina apposita dedicata al consiglio stesso, corredata da fotografie, documenti e comunicati stampa dei singoli consiglieri. Accantonata quest'ultima proposta, che sfocerebbe in contenuti politici e non solamente istituzionali, la proposta è stata approvata all'unanimità dei presenti.
Salvaguardare la Cantina Sperimentale - Si è discusso poi l'ordine del giorno sulla Cantina sperimentale, proposto da Damiani e con proposta analoga da Marzocca: viene suggerito un iter per far sì che questo storico ente barlettano non cada nell'oblio. Il consigliere Damiani propone infatti di far chiarezza sull'effettiva proprietà dell'immobile, che dovrebbe essere ora in mano al CREA, affinché torni nelle disponibilità del Comune, e di avviare un merito un percorso condiviso tra l'amministrazione e la società civile. La Sovrintendenza – spiega il sindaco – garantisce la tutela dei beni storici presenti nella struttura, ma non ha la tutela della struttura in sé. Ancora il sindaco nel suo intervento ha letto alcuni stralci di una pubblicazione realizzata da Michele Dimonte che, già nel 1979, definiva la Cantina sperimentale di Barletta "un'istituzione morta", evidenziando una serie di problematiche del tutto identiche a quelle ora in discussione: per tanti anni infatti questo ente è rimasto in vita ma poco è stato mostrato all'opinione pubblica. Dopo il dibattimento, la proposta è stata votata favorevolmente all'unanimità.
Rinviata la discussione sull'UTIC – L'ordine del giorno relativo alla cancellazione dei posti letto UTIC presso l'ospedale di Barletta è stato rinviato dai sottoscriventi per ulteriori approfondimenti in base all'esito della discussione sul piano di riordino ospedaliero.
Ritardi e disordini in aula - Giuliana Damato interviene con un richiamo al regolamento: «Trovo che l'andamento disordinato che stiamo osservando faccia diventare insostenibile il consiglio, il dibattito stesso e anche la partecipazione dei cittadini». E' stato messo in discussione il tempo dedicato agli ordini del giorno (a cui dovrebbero essere dedicati 45 minuti al termine di ogni seduta, secondo regolamento) e i consueti ritardi nell'avvio dei lavori. Brevissima parentesi polemica anche sulla proposta di ordine del giorno presentato dalla Damato relativo ai quattro lecci abbattuti nei giardini De Nittis e non ancora discusso in consiglio: nel frattempo gli alberi – infatti – sono stati ripiantati su iniziativa dell'amministrazione comunale. Prontamente ha replicato e chiarito la presidente Carmela Peschechera, la quale ha riferito che le decisioni in merito allo svolgimento degli ordini del giorno erano state assunte all'unanimità dai capigruppo consiliari.
Relazione della commissione speciale Servizi cimiteriali – La parte più lunga e corposa del dibattimento in aula è stata interamente dedicata alla lettura della relazione prodotta dai consiglieri della commissione temporanea speciale Servizi cimiteriali in merito ad una lunga lista di urgenti problematiche. Sporcizia, incuria delle aree verdi e altri disagi specifici come quello delle celle frigorifere, al quale è stato posto velocemente rimedio da una recente ordinanza di giunta. Innumerevoli le emergenze del nostro cimitero, così come sono state elencate dal consigliere Salvemini, presidente della commissione speciale. Nell'occhio del ciclone – in particolar modo – la problematica della Franeco e dell'assenza di un contratto con il Comune di Barletta: la causa risiederebbe in alcune complicanze riscontrate dall'azienda e tuttora irrisolte. Sono state discusse anche l'annosa questione della Cappella Nazareth, che ora risulta di proprietà della Chiesa, l'assenza di scale, la distanza eccessivamente ridotta tra le tombe, il degrado della zona monumentale e – con particolare infervoramento del consigliere Cannito – la genesi di un vero e proprio «mercato nero delle speculazioni sui loculi», in numero inferiore rispetto alle richieste e rispetto alla disponibilità di spazi e risorse economiche. Al termine di un lavoro durato ben otto mesi, la commissione ha avanzato alcune proposte di miglioramento, tra cui il ripristino degli adeguati spazi tra le tombe per ridurre il disagio dei cittadini, l'implementazione di un servizio di videosorveglianza per aumentare la sicurezza e contrastare i numerosi furti, e la riapertura dell'ufficio comunale all'interno del cimitero, in modo da garantire un presidio permanente dell'amministrazione sul posto. «Dire che il cimitero è diventato una pattumiera è dire poco» insiste Salvemini, che ragiona anche sul problema della precoce estumulazione dei corpi dalle tombe: tanti infatti sono i corpi che vengono estumulati ancora intatti e necessitano una risepoltura, con gravose problematiche per i parenti costretti a subire questo disagio. Alle 23:39 il punto viene chiuso, dopo due ore di dibattimento, con l'intervento del sindaco che promette di organizzare a breve un tavolo di confronto tra la commissione e i dirigenti competenti per iniziare a intervenire pragmaticamente sulle numerose problematiche emerse.
Approvato il Piano anticorruzione e chiusura dei lavori - Viene poi discusso il Piano anticorruzione dopo la richiesta di inversione dei punti all'ordine del giorno: la tematica fu ampiamente discussa nella seduta del 22 febbraio scorso ed è stata approvata con 17 voti a favore con immediata esecutività. Rinviati alla prossima seduta gli ultimi due provvedimenti. Tra tanta stanchezza e molte assenze determinate dal tardo orario serale, il consiglio si è concluso sette minuti dopo la mezzanotte, con il solo parere contrario del consigliere Doronzo.
Chiarimenti sul cantiere per le opere antierosione - Si è proceduto dunque alla discussione di interrogazioni e interpellanze dei consiglieri, a partire da quella del capogruppo del PD Pasquale Ventura in merito allo stato dei lavori per le barriere frangiflutti lungo la litoranea di Ponente, sollecitando la risposta dell'assessore competente Azzurra Pelle. Ventura ha chiesto chiarimenti soprattutto in merito all'impatto ambientale dei suddetti lavori, ancor prima che sul cantiere gravasse il peso del sequestro da parte della Guardia di Finanza e dell'indagine giudiziaria. «Se le opere non verranno realizzate, il fenomeno di erosione sarà consistente e si verificherà accumulo di sedimenti» si legge nella lunga lettera proposta dall'assessore Pelle, escludendo dunque disagi al turismo e all'attività degli stabilimenti balneari barlettani.
Via dei Muratori e campagna per Giulio Regeni - Segue l'interrogazione su via dei Muratori proposta dal consigliere Marzocca; superati invece i dibattimenti sul decreto Cirinnà e sulla proposta di adesione alla campagna "Verità per Giulio Regeni", entrambi superati. Per quest'ultimo argomento, il consiglio è stato comunque concorde ad affiggere nuovamente il manifesto giallo della campagna per Regeni, viste le ultime notizie di cronaca, grazie all'interessamento del consigliere Carmine Doronzo.
Problematica della cancellata dell'ex ospedale - Spazio poi al punto promosso dal consigliere Grazia Desario, che chiede la rimozione della cancellata che circonda l'ex ospedale in modo da restituire alla cittadinanza l'utilizzo dello spiazzo: il sindaco ha suggerito di avviare un gruppo di lavoro tecnico con la Asl BT in merito, sebbene il consigliere insista sulla possibilità di procedere celermente alla rimozione grazie al voto dei colleghi consiglieri. Il dibattito è stato infervorato: pare infatti che il parcheggio non venga utilizzato per scopi utili alla funzionalità dell'ospedale e perciò è stato richiesto anche un monitoraggio della situazione per limitare gli abusi. Ad ogni modo, sarebbe indispensabile garantire libero accesso alle ambulanze e possibilmente ai pazienti in particolare difficoltà, come disabili e bambini, costretti ad entrare dall'ingresso posteriore. Dopo un lungo dibattimento si sospende la seduta per dieci minuti alle ore 19:17. Alla ripresa, con 4 voti contrari, un astenuto, 5 assenti e 23 favorevoli, si è votato per il rinvio.
Una pagina web per il consiglio comunale - L'ordine del giorno relativo al consiglio comunale trasparente è stato presentato dalla Commissione Controllo e Garanzia e illustrato dal consigliere Marzocca: si chiede al consiglio comunale di predisporre sul sito internet istituzionale del Comune di Barletta una pagina apposita dedicata al consiglio stesso, corredata da fotografie, documenti e comunicati stampa dei singoli consiglieri. Accantonata quest'ultima proposta, che sfocerebbe in contenuti politici e non solamente istituzionali, la proposta è stata approvata all'unanimità dei presenti.
Salvaguardare la Cantina Sperimentale - Si è discusso poi l'ordine del giorno sulla Cantina sperimentale, proposto da Damiani e con proposta analoga da Marzocca: viene suggerito un iter per far sì che questo storico ente barlettano non cada nell'oblio. Il consigliere Damiani propone infatti di far chiarezza sull'effettiva proprietà dell'immobile, che dovrebbe essere ora in mano al CREA, affinché torni nelle disponibilità del Comune, e di avviare un merito un percorso condiviso tra l'amministrazione e la società civile. La Sovrintendenza – spiega il sindaco – garantisce la tutela dei beni storici presenti nella struttura, ma non ha la tutela della struttura in sé. Ancora il sindaco nel suo intervento ha letto alcuni stralci di una pubblicazione realizzata da Michele Dimonte che, già nel 1979, definiva la Cantina sperimentale di Barletta "un'istituzione morta", evidenziando una serie di problematiche del tutto identiche a quelle ora in discussione: per tanti anni infatti questo ente è rimasto in vita ma poco è stato mostrato all'opinione pubblica. Dopo il dibattimento, la proposta è stata votata favorevolmente all'unanimità.
Rinviata la discussione sull'UTIC – L'ordine del giorno relativo alla cancellazione dei posti letto UTIC presso l'ospedale di Barletta è stato rinviato dai sottoscriventi per ulteriori approfondimenti in base all'esito della discussione sul piano di riordino ospedaliero.
Ritardi e disordini in aula - Giuliana Damato interviene con un richiamo al regolamento: «Trovo che l'andamento disordinato che stiamo osservando faccia diventare insostenibile il consiglio, il dibattito stesso e anche la partecipazione dei cittadini». E' stato messo in discussione il tempo dedicato agli ordini del giorno (a cui dovrebbero essere dedicati 45 minuti al termine di ogni seduta, secondo regolamento) e i consueti ritardi nell'avvio dei lavori. Brevissima parentesi polemica anche sulla proposta di ordine del giorno presentato dalla Damato relativo ai quattro lecci abbattuti nei giardini De Nittis e non ancora discusso in consiglio: nel frattempo gli alberi – infatti – sono stati ripiantati su iniziativa dell'amministrazione comunale. Prontamente ha replicato e chiarito la presidente Carmela Peschechera, la quale ha riferito che le decisioni in merito allo svolgimento degli ordini del giorno erano state assunte all'unanimità dai capigruppo consiliari.
Relazione della commissione speciale Servizi cimiteriali – La parte più lunga e corposa del dibattimento in aula è stata interamente dedicata alla lettura della relazione prodotta dai consiglieri della commissione temporanea speciale Servizi cimiteriali in merito ad una lunga lista di urgenti problematiche. Sporcizia, incuria delle aree verdi e altri disagi specifici come quello delle celle frigorifere, al quale è stato posto velocemente rimedio da una recente ordinanza di giunta. Innumerevoli le emergenze del nostro cimitero, così come sono state elencate dal consigliere Salvemini, presidente della commissione speciale. Nell'occhio del ciclone – in particolar modo – la problematica della Franeco e dell'assenza di un contratto con il Comune di Barletta: la causa risiederebbe in alcune complicanze riscontrate dall'azienda e tuttora irrisolte. Sono state discusse anche l'annosa questione della Cappella Nazareth, che ora risulta di proprietà della Chiesa, l'assenza di scale, la distanza eccessivamente ridotta tra le tombe, il degrado della zona monumentale e – con particolare infervoramento del consigliere Cannito – la genesi di un vero e proprio «mercato nero delle speculazioni sui loculi», in numero inferiore rispetto alle richieste e rispetto alla disponibilità di spazi e risorse economiche. Al termine di un lavoro durato ben otto mesi, la commissione ha avanzato alcune proposte di miglioramento, tra cui il ripristino degli adeguati spazi tra le tombe per ridurre il disagio dei cittadini, l'implementazione di un servizio di videosorveglianza per aumentare la sicurezza e contrastare i numerosi furti, e la riapertura dell'ufficio comunale all'interno del cimitero, in modo da garantire un presidio permanente dell'amministrazione sul posto. «Dire che il cimitero è diventato una pattumiera è dire poco» insiste Salvemini, che ragiona anche sul problema della precoce estumulazione dei corpi dalle tombe: tanti infatti sono i corpi che vengono estumulati ancora intatti e necessitano una risepoltura, con gravose problematiche per i parenti costretti a subire questo disagio. Alle 23:39 il punto viene chiuso, dopo due ore di dibattimento, con l'intervento del sindaco che promette di organizzare a breve un tavolo di confronto tra la commissione e i dirigenti competenti per iniziare a intervenire pragmaticamente sulle numerose problematiche emerse.
Approvato il Piano anticorruzione e chiusura dei lavori - Viene poi discusso il Piano anticorruzione dopo la richiesta di inversione dei punti all'ordine del giorno: la tematica fu ampiamente discussa nella seduta del 22 febbraio scorso ed è stata approvata con 17 voti a favore con immediata esecutività. Rinviati alla prossima seduta gli ultimi due provvedimenti. Tra tanta stanchezza e molte assenze determinate dal tardo orario serale, il consiglio si è concluso sette minuti dopo la mezzanotte, con il solo parere contrario del consigliere Doronzo.