Cianci: «Siamo delusi. ASL, era così difficile verificare?»

«Ci aspettavamo conclusioni ben precise, così non è stato»

sabato 3 dicembre 2016 11.54
«Egregio Direttore, con riferimento all'incontro presso la Commissione Sanitaria Regionale Puglia, innanzi tutto ringrazio il Presidente Filippo Caracciolo che ha dato la possibilità al nostro comitato di intervenire a tale consesso e, su nostra specifica richiesta ha dato anche la possibilità di partecipare al Forum Ambientalista, rappresentato dal Presidente Ing. Stefano Crudele ed al Forum Ambiente e salute, rappresentato da uno dei suoi aderenti Dott.ssa Sandra Parente». Esprime gratificazione Michele Cianci, presidente del Comitato Aria Pulita BAT, in merito al preciso e inesorabile avanzamento delle pratiche di controllo di fattori inquinanti e stato dell'arte della situazione di Barletta.

«Da un lato, siamo particolarmente soddisfatti - precisa Cianci - per avere ottenuto totale accoglimento da parte del Prof. Vito Uricchio, responsabile del monitoraggio, della nostra puntuale richiesta sui punti di posizionamento dei nuovi piezometri; per aver ottenuto la certezza di una verifica da parte dell'ARPA, in relazione alla presenza o meno di radioattività nelle zone ove insistono le aziende ipoteticamente insalubri; per aver appreso con esattezza i dati rilevati fino ad oggi relativamente al primo monitoraggio, dati che, purtroppo, creano preoccupazione in relazione alla presenza di cromo esavalente ed altri potenti inquinanti; per aver avuto la certezza, da parte del Comune di Barletta, rappresentato nell'occasione dall'assessore Antonio Divincenzo e dal sindaco Pasquale Cascella, che è stato indetto il bando di gara per l'acquisto della nuova centralina; per aver ottenuto l'impegno affinché si possano effettuare controlli su altri inquinanti come diossina ecc.. Mentre, dall'altro, siamo profondamente delusi circa le conclusioni alle quali è arrivato il rappresentante della ASL, dott.Vincenzo Coviello, il quale ha cercato di smontare gli studi del Dott. Agostino Di Ciaula relativamente all'incremento del tasso di mortalità (25% in soli tre anni 2011-2014) e di aborti spontanei nella nostra città».

Ci aspettavamo delle conclusioni ben precise e supportate da documentazione che portassero a smentire i dati statistici del Dott. Di Ciaula. Purtroppo, così non è stato. Infatti, il dott. Coviello ha rappresentato solo delle ipotesi che potevano riscontrare in negativo i dati pubblicati dagli studi scientifici. Tra queste ipotesi vi sono state alcune che ci hanno lasciato davvero perplessi, come quella che il tasso di mortalità barlettano attuale è in diminuzione sino al 2013 mentre quello del 2015 è in aumento (oltre il 10% in più) ma ciò è a livello europeo a causa del fallimento della campagna delle vaccinazioni antinfluenzali e a causa della grande guerra, poiché vi è stato un crollo della popolazione anziana. Ciò a dire che, l'aumento dei decessi sia dovuto alla influenza e a causa della seconda guerra mondiale. Queste spiegazioni ci lasciano di stucco. Sarebbe stato più opportuno, e ciò avrebbe creato la giusta serenità nella popolazione, richiedere all'ufficio anagrafe barlettano i dati statistici delle morti avvenute a Barletta negli anni 2010-2015 e il numero della popolazione, con questa semplice manovra, un clic sul computer, si sarebbero ottenuto dati certi ed inconfutabili. Relativamente, poi, all'aumento del tasso di aborti spontanei, incrementati del 162%, la ASL ha replicato dicendo che dal 2013 hanno dismesso l'ospedale di Canosa di Puglia e, pertanto, si è verificato tale fenomeno. Bene, su queste affermazioni siamo rimasti ancora una volta basiti, in quanto presso la struttura ospedaliera di Andria, ove si recano anche gli utenti di Canosa o di Trani, non vi è stato tale incremento pazzesco. Poi, chiediamo alla ASL , era così difficile verificare quale residenza hanno le pazienti che, loro malgrado, hanno subito aborti spontanei e magari la via di residenza? Perché non è stata fatto tale riscontro per il quale, anche in questo caso, sarebbe bastato un clic al computer! Non ci hanno pensato? Allora lo suggeriamo noi inesperti. Infine, su nostra specifica richiesta, relativamente alla notizia appresa circa il notevole incremento negli ultimi tre anni di patologie invalidanti connesse all'inquinamento, non vi è stata risposta, anzi, in verità vi è stata, in quanto si è affermato che, attesa la grave crisi economica, quell'incremento è dovuto al fatto che molti più soggetti si rivolgono alla ASL per ottenere la pensione finalizzata ad un maggiore sostentamento. Anche in questo caso sarebbe bastato un clic sul computer dell'INPS per darci rassicurazioni. Ad ogni buon conto, continueremo il nostro operato sempre in funzione di far venire a galla la verità e non di creare falsi allarmismi come neppure è giusto creare false illusioni di benessere, attesa la conclamata criticità ambientale, circa le problematiche che ci circondano e anche per ciò, ci costituiremo parte civile nel procedimento di disastro ambientale ed altri, al''udienza preliminare, fissata innanzi al GUP dott. Francesco Messina il giorno 27.01.2017, confidando nel fatto che altrettanto faranno il Comune di Barletta, la Provincia BAT, la Regione Puglia, il Ministero dell'ambiente e perché no, anche la ASL, attese le spese sanitarie, gravanti sui contribuenti, alle quali si va o si è andato in contro, nell'ipotesi ci fossero connessioni tra l'inquinamento e alcune patologie anche tumorali delle quali soffrono una parte della cittadinanza.