Cianci: «Le denunce non devono riparare le inerzie della pubblica amministrazione»
«Si risveglino le coscienze civili, come il 15 febbraio 1503»
martedì 21 giugno 2016
«Egregio Direttore, con molta soddisfazione Le comunico l'avvenuta convalida del sequestro della Timac, operato in primis dalla Dottoressa Silvia Curione, per mezzo dei Carabinieri di Barletta». Così interviene l'avvocato Michele Cianci, da sempre in prima linea per la salvaguardia ambientale della città di Barletta, puntualizzando la notizia che BarlettaViva ha dato in anteprima e aggiungendo utili informazioni. «La convalida è stata effettuata dalla dottoressa Angela Schiralli. Ció significa - precisa Cianci - che entro tre mesi la società dovrà provvedere alla bonifica del sottosuolo altamente inquinato, pena la revoca della facoltà d'uso e il rischio della confisca dell'impianto. Provvedimento assolutamente intelligente in quanto da la possibilità, da un lato, ai lavoratori di proseguire le proprie mansioni e dall'altro finalmente vi è una preoccupazione per la tutela della salute cittadina».
«Ad ogni buon conto, è bene ricordare che non devono essere le denunce che devono riparare le inerzie della pubblica amministrazione. Anzi, la Procura della Repubblica deve intervenire solo in casi estremi. Ma devo constatare che la nostra città sta attraversando un momento di estremo malessere. Spero che da questo momento si abbia un vero risveglio delle coscienze civili, così come avvenne il 13 febbraio 1503, con la disfida di Barletta che fu da esempio per tutti quelle città che poi ebbero la spinta per liberare il popolo dagli oppressori. Barletta è una città, per la quale vado orgoglioso, con delle risorse storiche, culturali e geografiche (mare, spiagge e coltivazioni) inestimabili. Cerchiamo di utilizzarle seriamente».
«Ad ogni buon conto, è bene ricordare che non devono essere le denunce che devono riparare le inerzie della pubblica amministrazione. Anzi, la Procura della Repubblica deve intervenire solo in casi estremi. Ma devo constatare che la nostra città sta attraversando un momento di estremo malessere. Spero che da questo momento si abbia un vero risveglio delle coscienze civili, così come avvenne il 13 febbraio 1503, con la disfida di Barletta che fu da esempio per tutti quelle città che poi ebbero la spinta per liberare il popolo dagli oppressori. Barletta è una città, per la quale vado orgoglioso, con delle risorse storiche, culturali e geografiche (mare, spiagge e coltivazioni) inestimabili. Cerchiamo di utilizzarle seriamente».