Chiusa la discarica di Trani: non ha più capacità residuale
"La misura è colma" per Ventola, anche a causa dei rifiuti dal barese
venerdì 5 settembre 2014
«Evidentemente la misura è colma». Mai espressione fu più appropriata, da parte del Presidente della Provincia di Barletta - Andria - Trani, Francesco Ventola, nel commentare la chiusura, per trenta giorni, della discarica di Trani, stabilita dalla Regione Puglia in virtù dell'ininterrotto e copioso conferimento di rifiuti.
«E' il classico caso di una macchina con capienza di quattro posti che trasporta sette passeggeri. Per un breve tratto può anche far strada, violando le norme, ma per un tragitto più lungo è destinata solo a far danni - spiega il Presidente Ventola -. Per tanto tempo avevamo ammonito la Regione Puglia sui rischi legati alla scelta di conferire rifiuti del territorio barese nella discarica di Trani. Ma nessuno ci ha ascoltato. In un primo momento abbiamo accettato questa scelta per puro spirito solidaristico, ma la nostra disponibilità forse è stata scambiata per altro. E ciò che sarebbe dovuto durare per sei mesi, in realtà si è protratto per due anni. E come temevamo, la capacità residuale della discarica di Trani si è praticamente azzerata e l'autonomia del nostro bacino risulta fortemente compromessa».
Il Presidente Ventola ha poi concluso: «adesso auspichiamo che nei trenta giorni l'Amiu possa porre rimedio a questa situazione. Nel frattempo un territorio come il nostro, che in materia di rifiuti si era distinto per buone prassi, deve fare i conti con un problema oggettivo: dove andare a smaltire i rifiuti di Barletta, Bisceglie e Trani? Se questa è la Puglia migliore che il Governatore Vendola, anni fa, ci aveva prospettato, evidentemente qualcosa non torna. Forse ascoltando chi, come noi, è ogni giorno in trincea e conosce a memoria le problematiche del territorio che amministra, avrebbe evitato di commettere errori così grossolani che i cittadini si ritrovano a dover pagare».
«E' il classico caso di una macchina con capienza di quattro posti che trasporta sette passeggeri. Per un breve tratto può anche far strada, violando le norme, ma per un tragitto più lungo è destinata solo a far danni - spiega il Presidente Ventola -. Per tanto tempo avevamo ammonito la Regione Puglia sui rischi legati alla scelta di conferire rifiuti del territorio barese nella discarica di Trani. Ma nessuno ci ha ascoltato. In un primo momento abbiamo accettato questa scelta per puro spirito solidaristico, ma la nostra disponibilità forse è stata scambiata per altro. E ciò che sarebbe dovuto durare per sei mesi, in realtà si è protratto per due anni. E come temevamo, la capacità residuale della discarica di Trani si è praticamente azzerata e l'autonomia del nostro bacino risulta fortemente compromessa».
Il Presidente Ventola ha poi concluso: «adesso auspichiamo che nei trenta giorni l'Amiu possa porre rimedio a questa situazione. Nel frattempo un territorio come il nostro, che in materia di rifiuti si era distinto per buone prassi, deve fare i conti con un problema oggettivo: dove andare a smaltire i rifiuti di Barletta, Bisceglie e Trani? Se questa è la Puglia migliore che il Governatore Vendola, anni fa, ci aveva prospettato, evidentemente qualcosa non torna. Forse ascoltando chi, come noi, è ogni giorno in trincea e conosce a memoria le problematiche del territorio che amministra, avrebbe evitato di commettere errori così grossolani che i cittadini si ritrovano a dover pagare».