«Chiediamo all'amministrazione di non sottovalutare le azioni di CasaPound»

Nota del Collettivo Exit sulle contestazioni di domenica. «I fascisti del terzo millennio si travestono a seconda del contesto»

giovedì 22 dicembre 2011
«Oltre dieci anni di politiche repressive e securitarie, che hanno prodotto da un lato un assetto legislativo xenofobo e razzista che annienta qualunque diritto di cittadinanza e dall'altro un malcontento che attraversa un tessuto sociale sempre più ampio, hanno contribuito al ritorno di gruppi neoFascisti sull'intero territorio nazionale. Le politiche che trasversalmente centrodestra e centrosinistra hanno messo in atto affondano le proprie radici sulla necessità di innescare insicurezza nella collettività tanto da invocare un sistema sempre più militarizzato e antiumanitario». Fervono le polemiche sui contrasti che sono accaduti domenica fra un gruppo di militanti di CasaPound e e alcuni manifestanti antifascisti, su Corso Vittorio Emanuele: a scrivere è Valentina Peschechera del Collettivo Exit.

Gruppuscoli neofascisti come CasaPound sono un coacervo di persone con il doppio volto di chi alla luce del sole conduce battaglie che cavalcano la disperazione della gente ormai messa in ginocchio dalla crisi economica e da anni di politiche che hanno frantumato qualunque tipo di sistema sociale atto a tutelare la collettività cercando di intercettarne i bisogni e attraverso questo propagare il seme dell'intolleranza, dell'omofobia, della xenofobia e del razzismo e di notte con vere e proprie azioni squadriste organizza ed esegue azioni punitive contro migranti, omosessuali e militanti di sinistra. Innumerevoli sono le accuse e gli arresti che negli ultimi anni hanno visto il protagonismo di squadracce nazifasciste, nel 2008 militanti di CasaPound, tra questi anche lo stesso Iannone presidente nazionale dell'associazione, agirono un vero e proprio bliz squadrista durante una trasmissione rai colpevole di aver mostrato le immagini dell'aggressione compiuta da esponenti di Casa Pound contro studenti di sinistra a piazza navona. Nel 2009 lo stesso Iannone viene condannato a 4 anni in primo grado per lesioni e favoreggiamento, per un aggressione ai danni di un carabiniere durante una rissa a Predappio. Nel gennaio 2008 a Roma un giovane di sinistra è vittima di un pestaggio alla stazione termini da parte di militanti di CasaPound.

Più recente è l'arresto, a Roma, di Alberto Palladino arrestato per violenza privata aggravata, lesioni personali e detenzione di armi bianche per aver aggredito il 3 novembre scorso militanti del Pd mentre facevano volantinaggio. Non mancano pestaggi anche sul nostro territorio dove nei mesi scorsi sono state vittime di aggressione due attivisti del collettivo antifascista barese. Ma ci voleva la tragedia di Firenze per svegliare l'opinione pubblica e porre attenzione rispetto alla matrice dichiaratamente xenofoba e squadrista di CasaPound. Non sono bastate le dichiarazioni e le prese di distanza dall'accaduto a smentire il ruolo che l'assassino Gianluca Casseri rivestiva all'interno dell'organizzazione tanto da essere stato l'autore e l'ideatore del sito Ideodromo.

CasaPound è in una fase di vera e propria riorganizzazione e pulizia con l'intento di rendersi democraticamente presentabile, cercando di dimostrare attraverso comunicati stampa di rinnegare razzismo e violenza e mimetizzare il proprio animo nazista attraverso progetti di volontariato o comunicati di solidarietà alla comunità senegalese. I fascisti del terzo millennio si travestono a seconda del contesto, millantando un profilo falsamente solidale cavalcano battaglie sociali come l'opposizione al capitale finanziario, la lotta per la casa e la difesa del reddito con l'obiettivo di ottenere consensi e visibilità. Come antifascisti domenica scorsa abbiamo contestato la presenza di questa organizzazione, che vede all'interno primeggiare vecchi personaggi politici barlettani noti per le proprie posizioni reazionarie e negazioniste. A CasaPound è stata concessa un occupazione di suolo pubblico per iniziative di tipo propagandistico, alla luce di quanto accaduto a Firenze, ma non solo, e considerato che la nostra città ha pagato con il sangue il suo essere antifascista chiediamo che non venga più concessa alcuna agibilità a questa associazione. Nella nostra città medaglia d'oro alla Resistenza non si può tollerare che l'antifascismo sia una pratica della quale ci si ricorda solo il 25 aprile bardati dal tricolore. Chiediamo all'Amministrazione, che riteniamo pienamente responsabile in quanto ha concesso il permesso per ben due giornate, di non sottovalutare le azioni di CasaPound e il pericolo che tale radicamento può produrre e di vietare qualunque tipo di iniziativa politica sul territorio in nome dell'antifascismo».