Chiariello: «Dati non pubblicati su sito Arpa Puglia, Cannito e D'Alba chiariscano»

«Polveri sottili in una zona dove insediamento industriale e residenziale sono un’unica cosa»

venerdì 2 febbraio 2024 11.14
«In data odierna ho protocollato, a mezzo pec, una richiesta di chiarimenti al Sindaco Dott. Cosimo Damiano Cannito e all'Assessore all'Ambiente Ing. Giuseppe Cosimo Damiano D'Alba», esordisce l'Avv. MicheleAlfredo Chiariello, Giurista Ambientale e Vice Presidente del Comitato Operazione Aria Pulita.

«Ho segnalato – continua Chiariello– che anche nello scorso mese di Gennaio (in particolare per i giorni 11-17-18-19-20, ma nel 2023 altre decine di volte) non risultino pubblicati sul sito Arpa Puglia alcuni valori riconducibili a diversi agenti inquinanti, tra cui il pm 10 ed il pm 2.5, relativi alla centralina in zona Ipercoop».

«Data per condivisa, e scontata, la importanza della pubblicazione di questi dati, in particolare quelli relativi alle polveri sottili, in una zona dove insediamento industriale e residenziale sono un'unica cosa, ancora – a distanza di anni e molteplici richieste – non sono state chiarite, a livello istituzionale, le motivazioni di queste frequenti omissioni, per quanto di conoscenza dello scrivente, ingiustificate. Unico riscontro, sul punto, è stato fornito dall'Arpa, con una comunicazione (qualche mese fa), a firma del Direttore Scientifico, Ing. Vincenzo Campanaro e del Direttore Generale, Avv. Vito Bruno, con la quale la mancata pubblicazione dei dati veniva attribuita "(...) da sommarie verifiche effettuate in loco (...) all'interruttore magnetotermico nel quadro elettrico che alimenta il mezzo mobile (...).»

«Ora, a prescindere dalla circostanza che tale anomalia colpisca la rilevazione solo di alcuni agenti inquinanti, piuttosto che altri e che tale interruttore costi pochi euro (all'incirca quanto un gelato…) sorprende come tale problema continui a verificarsi, da anni, senza soluzione alcuna, anche tenendo conto della Convenzione, onerosa, stipulata con il predetto Ente regionale per la rilevazione e pubblicazione di tali dati. Sul punto, la cosa che perplime, e non poco, è che – anche in assenza della rilevazioni di questi dati – talvolta risulti un giudizio positivo sull'indice qualità aria: come è possibile? Senza dimenticare – prosegue - che nelle giornata del 26 e 27 Gennaio 2024 è stato rilevato un doppio superamento del limite di legge del PM 2.5 e valori soglia al limite per il PM 10, in un contesto urbanistico promiscuo tra insediamento industriale e quello residenziale, con scuole, asili ed altri centri di attività nelle immediate vicinanze, nei quali è doveroso garantire la salubrità dell'aria, della qualità dell'ambiente e della salute della cittadinanza, di cui il Primo cittadino è custode, per legge, oltre che per mandato politico».

«Inoltre, continua "il giorno 20/12 u.s., dal portale ufficiale della Buzzi Unicem srl si rileva uno sforamento delle emissioni dal forno di Cottura del Clinker. In particolare, un agente inquinante, il Nox (cioè l'unione tra monossido di azoto NO e del biossido di azoto NO2) è stato rilevato di quasi 50 punti oltre il limite soglia (vale a dire oltre 496,8 mg/Nm3 a fronte di un limite soglia di 450 mg/Nm3). Tralasciando, ma non sottovalutando, la circostanza che i limiti soglia autorizzativi sono ben oltre quelli raccomandati dall'Oms), è importante sottolineare come questo valore sia stato calcolato come medio in sole 15 semi ore lavorative (circa 7 e mezzo effettive) a fronte delle 48 semi ore autorizzate».

«A cosa è dovuto questo importante sforamento? Un guasto? Un malfunzionamento? Non è dato sapersi. A ciò si aggiunga – sempre secondo quanto riportato nello stesso portale della Buzzi Unicem che in data 10/12/2023 vi è stato uno sforamento del CO pari a 1289.1 mg/Nm3 a fronte degli, già, altissimi 800 mg/Nm3, indicati come soglia limite nell'autorizzazione, in passato rilasciata. Anche in questo caso, a cosa è dovuto questo sforamento? Non è dato sapersi».

«Infine nonostante che, dallo stesso portale della Buzzi Unicem, si evinca che l'azienda stia lavorando a pieno regime, per circa 48 semi ore lavorative quotidiane, non risulta pubblicato alcun report sulla rilevazione dei dati dall'8-1-2024 ad oggi. Sicuro della corretta gestione dei dati, e della loro pubblicazione, da parte della prefata azienda insalubre, come da definizione di legge, si precisa – conclude l'Avv. MicheleAlfredo Chiariello - che la presente non configura un atto di accusa nei confronti di nessuno – sarà onere dell'Amministrazione Comunale, per quanto di competenza, decidere, a stretto giro, le sorti della Città – quanto, piuttosto, una legittima richiesta di spiegazioni, in un settore, come quello ambientale, nel quale l'accesso alle informazioni è garantito per legge (in primis dalla Convenzione di Aarhus)».










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