Chi vince e chi perde nel Maffei bis
Nata la prima giunta sulla base del criterio dei 'primi dei non eletti'. Finite le interminabili dispute
giovedì 23 giugno 2011
Maffei ha messo fine al pantano dell'immobilismo e dei veti incrociati. E in questa città è già un enorme balzo in avanti. Ogni giunta rappresenta un'istantanea dei rapporti di forza, degli equilbri e degli orientamenti di una coalizione. La scelta del sindaco di avocare a sè l'indicazione del vicesindaco e di assegnare questo ruolo ad Antonio Carpagnano rinnova la stretta alleanza tra il sindaco e il Partito socialista. Un legame che aveva caratterizzato la prima consiliatura guidata da Maffei e che si rinnova oggi, nonostante il ridimensionamento numerico del Psi in Consiglio. Premiando da un lato il fair play di Carpagnano durante le primarie (secondo quanto dichiarato dal Sindaco) e dall'altro riconoscendo alla segreteria di questo partito un ruolo chiave nel tavolo politico. Se il Psi è il partito che ne esce più rafforzato, subisce invece un drastico ridimensionamento la Buona Politica. Ancora stamane il coordinatore del movimento, Gammarota, rivendicava la contrarietà al metodo scelto da Maffei e alla giunta che sarebbe stata presentata. Invitando Maffione, assessore in pectore, a rifiutare l'incarico. Invito rispedito al mittente. La divaricazione tra gruppo consiliare e dirigenza sembra essere giunta a un punto di non ritorno. E anche all'interno dello stesso gruppo consiliare non vi è completa omogeneità: con Lanotte con il neoassessore Maffione lontano anni luce da Gammarota (che tenta di riavvicinare Calabrese) e in mezzo il primo degli eletti Marzocca. La Buona Politica si scioglierà come neve al sole d'agosto? Ai posteri l'ardua sentenza.
Al contrario l'intervento di forza del sindaco sembra aver reso praticabile un armistizio tra il gruppo consiliare e la segreteria di Sel. Anche se l'indicazione di Mazzarisi non era condivisa dai consiglieri, attribuire la responsabilità al Sindaco ha permesso un principio di distensione. E di fatti oggi il Consigliere Ventura auspica una ripresa del dialogo. Scambio di ruoli, rispetto alle previsioni interne, tra Sciusco e Caporusso: il primo rimane in Consiglio, mentre il secondo entra in giunta. Niente di nuovo rispetto ai deliberata del partito per quanto riguarda l'Italia dei Valori: il nuovo assessore è Mascolo.
Infine il Pd: è sotto gli occhi di tutti la guerra di posizione in corso. La scelta di Rosa Cascella è stata letta come esito delle pressioni del Consigliere regionale Mennea. Le scelte sono sempre scelte individuali e meritevoli di rispetto e ciascuno agisce meditando "in foro interiore" sul da farsi. Se davvero ci sono state, sarebbe invece interessante sapere dal Consigliere Mennea: perchè l'invito a rinunciare rivolto a Rosa Cascella? Quali ricadute avrà l'assenza di esponenti dell'area Modem in giunta? Qual è il pomo della discordia tra Mennea e Maffei? Quando un sistema è bloccato, c'è un solo modo per agire: uscire dal sistema, guardarlo dall'esterno. Poichè pare che la Presidenza del Consiglio abbia scatenato una lotta continua nel Pd chiederei (ma l'avevo già fatto in tempi non sospetti) al Sindaco di lasciare questo ruolo fuori dalla contesa. E magari ritornare a un'antica e nobile consuetudine, che sembra ormai perduta: assegnare la Presidenza all'opposizione. Sarebbe un gesto di apertura, eleganza e stile. Caratteristiche che certo non mancano al nostro Sindaco.
Al contrario l'intervento di forza del sindaco sembra aver reso praticabile un armistizio tra il gruppo consiliare e la segreteria di Sel. Anche se l'indicazione di Mazzarisi non era condivisa dai consiglieri, attribuire la responsabilità al Sindaco ha permesso un principio di distensione. E di fatti oggi il Consigliere Ventura auspica una ripresa del dialogo. Scambio di ruoli, rispetto alle previsioni interne, tra Sciusco e Caporusso: il primo rimane in Consiglio, mentre il secondo entra in giunta. Niente di nuovo rispetto ai deliberata del partito per quanto riguarda l'Italia dei Valori: il nuovo assessore è Mascolo.
Infine il Pd: è sotto gli occhi di tutti la guerra di posizione in corso. La scelta di Rosa Cascella è stata letta come esito delle pressioni del Consigliere regionale Mennea. Le scelte sono sempre scelte individuali e meritevoli di rispetto e ciascuno agisce meditando "in foro interiore" sul da farsi. Se davvero ci sono state, sarebbe invece interessante sapere dal Consigliere Mennea: perchè l'invito a rinunciare rivolto a Rosa Cascella? Quali ricadute avrà l'assenza di esponenti dell'area Modem in giunta? Qual è il pomo della discordia tra Mennea e Maffei? Quando un sistema è bloccato, c'è un solo modo per agire: uscire dal sistema, guardarlo dall'esterno. Poichè pare che la Presidenza del Consiglio abbia scatenato una lotta continua nel Pd chiederei (ma l'avevo già fatto in tempi non sospetti) al Sindaco di lasciare questo ruolo fuori dalla contesa. E magari ritornare a un'antica e nobile consuetudine, che sembra ormai perduta: assegnare la Presidenza all'opposizione. Sarebbe un gesto di apertura, eleganza e stile. Caratteristiche che certo non mancano al nostro Sindaco.