«Che il centro sinistra mostri maturità e responsabilità»
Alla vigilia del consiglio comunale, la nota di Agostino Cafagna. Tanti gli appelli inascoltati
venerdì 4 maggio 2012
14.13
"Alla vigilia del consiglio comunale che oggi sarà chiamato ad eleggere il Presidente del consiglio comunale della città di Barletta, faccio appello al senso di responsabilità di tutta la coalizione di centro-sinistra affinché dimostri maturità e responsabilità verso i cittadini. Ad oggi la classe politica, vittima del gioco delle poltrone e dei posizionamenti, ha abbandonato la città a convivere con i tanti problemi che l'assillano.Di certo la maggiore responsabilità è da attribuire al partito democratico, il cui congresso più che aiutare la risoluzione dei problemi gli ha complicati. Un partito spaccato a metà il cui segretario, vittima delle pressioni della sua maggioranza risicata (pari al 52% e precisamente 32 delegati a 28 nel direttivo), è privo di una visione politica chiara e la sua navigazione a vista, fatta di continui cambi di rotta, è la principale causa dello sbando della coalizione".
"Sono rimasti inascoltati dal segretario cittadino anche gli appelli degli organi superiori del partito come il segretario provinciale Andrea Patruno, il quale nell'ultimo direttivo invitava 1) ad evitare votazioni che spaccassero ufficialmente il partito e 2) di lavorare a trovare percorsi condivisi. Condivisione difficile da ottenere soprattutto quando il segretario diventa lo sponsor principale della lista emiliano che aspira a far diventare assessore l'ex segretario della PDL ed ex AN, Marcello Lanotte, il cui percorso politico degl'ultimi anni depisterebbe anche il più bravo investigatore. La giovane speranza Chiariello si dimostra inesperto e inadeguato a reggere il ruolo di segretario del partito di maggioranza assoluta della coalizione di governo; tanto che ad assurgere a un ruolo dominante sul tavolo politico è il segretario del partito socialista Mezzina Silvestro, che pur essendo il segretario dell'unico partito sconfitto dalle ultime elezioni amministrative, in termini di aspettative di voti, riesce ad essere il leader di un tavolo politico di "nani"".
"Mezzina, infatti, può permettersi di entrare ed uscire con disinvoltura dalla maggioranza della coalizione e al tavolo politico di ieri sera di puntare piatto (dichiarando: o si rispetta l'accordo così come concepito dai partiti o si va a casa) alla partita di poker che si giocava sul tavolo pur avendo una sola coppia di 7. Ma è chiaro che questo è possibile perché Nicola Maffei non si decide a diventare da "brava persona qual è", timoniere sicuro e deciso della coalizione. Si perché la città ha bisogno oltre che di partiti seri di una guida definita e sicura".
Agostino Cafagna
"Sono rimasti inascoltati dal segretario cittadino anche gli appelli degli organi superiori del partito come il segretario provinciale Andrea Patruno, il quale nell'ultimo direttivo invitava 1) ad evitare votazioni che spaccassero ufficialmente il partito e 2) di lavorare a trovare percorsi condivisi. Condivisione difficile da ottenere soprattutto quando il segretario diventa lo sponsor principale della lista emiliano che aspira a far diventare assessore l'ex segretario della PDL ed ex AN, Marcello Lanotte, il cui percorso politico degl'ultimi anni depisterebbe anche il più bravo investigatore. La giovane speranza Chiariello si dimostra inesperto e inadeguato a reggere il ruolo di segretario del partito di maggioranza assoluta della coalizione di governo; tanto che ad assurgere a un ruolo dominante sul tavolo politico è il segretario del partito socialista Mezzina Silvestro, che pur essendo il segretario dell'unico partito sconfitto dalle ultime elezioni amministrative, in termini di aspettative di voti, riesce ad essere il leader di un tavolo politico di "nani"".
"Mezzina, infatti, può permettersi di entrare ed uscire con disinvoltura dalla maggioranza della coalizione e al tavolo politico di ieri sera di puntare piatto (dichiarando: o si rispetta l'accordo così come concepito dai partiti o si va a casa) alla partita di poker che si giocava sul tavolo pur avendo una sola coppia di 7. Ma è chiaro che questo è possibile perché Nicola Maffei non si decide a diventare da "brava persona qual è", timoniere sicuro e deciso della coalizione. Si perché la città ha bisogno oltre che di partiti seri di una guida definita e sicura".
Agostino Cafagna