Centro autismo chiuso dopo l’inaugurazione: «Ennesima passerella elettorale»
Antonucci: «Le spiegazioni della Asl/Bt non convincono»
venerdì 29 maggio 2015
10.35
«Che in campagna elettorale si tagliassero nastri anche all'aria che i cittadini respirano e si inaugurasse tutto l'inaugurabile possibile è un fatto noto ma non pensavamo che si potesse arrivare persino a strumentalizzare questioni tanto delicate pur di dare la possibilità al politico di turno di percorrere la propria passerella pre voto». È l'amaro commento del segretario generale della Cgil Bat, Luigi Antonucci alla vicenda riportata su alcune testate giornalistiche locali [compresa BarlettaViva ndr] e che vede coinvolto il Centro territoriale per l'autismo inaugurato a Barletta nei giorni scorsi.
«Dopo essere stato arredato in tempi record, infatti, è stato tutto smontato e gli arredi (giochi didattici e tavoli da lavoro) sono stati riportati al proprio posto, cioè sono tornati in dotazione ad un altro servizio nell'ospedale vecchio. Non è possibile che si giochi in questa maniera sulla pelle dei pazienti in generale, meno ancora se si parla di patologie così delicate come l'autismo».
«Da quanto si legge sui giornali, dalla Asl spiegano che si trattava di una presentazione e non di una inaugurazione, ed è tutto secondo una logica: la presentazione, cioè, dell'ingresso nell'ultima fase del processo operativo. Perdonateci – conclude Antonucci – ma noi questa logica, in questo particolare momento, non la comprendiamo molto bene. Ma senza dubbio il problema è nostro, siamo noi che non ci arriviamo».
«Dopo essere stato arredato in tempi record, infatti, è stato tutto smontato e gli arredi (giochi didattici e tavoli da lavoro) sono stati riportati al proprio posto, cioè sono tornati in dotazione ad un altro servizio nell'ospedale vecchio. Non è possibile che si giochi in questa maniera sulla pelle dei pazienti in generale, meno ancora se si parla di patologie così delicate come l'autismo».
«Da quanto si legge sui giornali, dalla Asl spiegano che si trattava di una presentazione e non di una inaugurazione, ed è tutto secondo una logica: la presentazione, cioè, dell'ingresso nell'ultima fase del processo operativo. Perdonateci – conclude Antonucci – ma noi questa logica, in questo particolare momento, non la comprendiamo molto bene. Ma senza dubbio il problema è nostro, siamo noi che non ci arriviamo».