Cascella: «Non ho remore a riconoscere che la crisi si è di fatto aperta»
Il commento del sindaco sulla situazione politica
martedì 10 febbraio 2015
0.11
L'ennesimo scioglimento del consiglio comunale per assenza del numero legale con conseguente ennesima dimostrazione di mancanza di coesione da parte della maggioranza, non poteva non portare ad alcuna conseguenza. La crisi politica è ormai aperta ed anche il sindaco Cascella ne prende atto, esprimendosi a 360 gradi su quella che la situazione della sua maggioranza e sul possibile futuro di essa.
«Lo spettacolo offerto questa mattina dal Consiglio comunale non può cadere nell'indifferenza. Eravamo tutti avvertiti del rischio che senza una assunzione di responsabilità condivisa la situazione sarebbe precipitata. I provvedimenti all'ordine del giorno c'entrano poco, perché riguardano semmai quel passato che pesa come una palla al piede del percorso di cambiamento che si impone. E rispetto al quale non possiamo permetterci né di essere incerti né di subire incertezze. Per questo non ho remore nel riconoscere che la crisi si è di fatto aperta e vada affrontata con coraggio e con la consapevolezza dell'urgenza di una svolta che renda finalmente riconoscibili le volontà e le capacità di visione e coesione di tutte le forze politiche della coalizione.
I componenti della Giunta comunale hanno già messo a disposizione i rispettivi incarichi, ma è il sindaco che si è presentato dinanzi agli elettori, e al sindaco spetta essere conseguente al mandato ricevuto. Sono pronto a farlo: costi quel che costi. Soltanto pochi giorni fa avevo proposto alle forze politiche di metterci tutti alla ricerca di soluzioni più alte ed equilibri più avanzati rispetto ai processi politici convulsi degli ultimi giorni. Dispiace che quel pressante appello sia stato oggi vanificato. Ma un punto deve essere pur messo. Torno a ribadirlo: se c'è una proposta diversa, la si avanzi alla luce del sole. Anzi, da una seria proposta non si può più sfuggire. Qui e ora. C'è la scadenza della verifica pubblica sul bilancio che questa Amministrazione ha già presentato e sul quale chiede di essere giudicata, ben consapevole che, se non dovesse essere approvato, tutto azzera. Al di là del bilancio contabile, sia questo il momento del bilancio politico, su tutto: quel che è stato fatto, poco o tanto che sia, e quel che si deve ancora fare, sicuramente molto, ma con inequivocabili assunzioni di responsabilità sul come e su chi si ritiene essere meglio capace di attuarla. Diventi, insomma, l'occasione per l'operazione di verità di fronte all'intera città».
«Lo spettacolo offerto questa mattina dal Consiglio comunale non può cadere nell'indifferenza. Eravamo tutti avvertiti del rischio che senza una assunzione di responsabilità condivisa la situazione sarebbe precipitata. I provvedimenti all'ordine del giorno c'entrano poco, perché riguardano semmai quel passato che pesa come una palla al piede del percorso di cambiamento che si impone. E rispetto al quale non possiamo permetterci né di essere incerti né di subire incertezze. Per questo non ho remore nel riconoscere che la crisi si è di fatto aperta e vada affrontata con coraggio e con la consapevolezza dell'urgenza di una svolta che renda finalmente riconoscibili le volontà e le capacità di visione e coesione di tutte le forze politiche della coalizione.
I componenti della Giunta comunale hanno già messo a disposizione i rispettivi incarichi, ma è il sindaco che si è presentato dinanzi agli elettori, e al sindaco spetta essere conseguente al mandato ricevuto. Sono pronto a farlo: costi quel che costi. Soltanto pochi giorni fa avevo proposto alle forze politiche di metterci tutti alla ricerca di soluzioni più alte ed equilibri più avanzati rispetto ai processi politici convulsi degli ultimi giorni. Dispiace che quel pressante appello sia stato oggi vanificato. Ma un punto deve essere pur messo. Torno a ribadirlo: se c'è una proposta diversa, la si avanzi alla luce del sole. Anzi, da una seria proposta non si può più sfuggire. Qui e ora. C'è la scadenza della verifica pubblica sul bilancio che questa Amministrazione ha già presentato e sul quale chiede di essere giudicata, ben consapevole che, se non dovesse essere approvato, tutto azzera. Al di là del bilancio contabile, sia questo il momento del bilancio politico, su tutto: quel che è stato fatto, poco o tanto che sia, e quel che si deve ancora fare, sicuramente molto, ma con inequivocabili assunzioni di responsabilità sul come e su chi si ritiene essere meglio capace di attuarla. Diventi, insomma, l'occasione per l'operazione di verità di fronte all'intera città».