Cascella incontra il Direttore del Polo Museale della Puglia
Obiettivo: il rilancio del patrimonio culturale di Barletta
mercoledì 14 ottobre 2015
Le linee di un possibile programma di valorizzazione per l'intero patrimonio culturale della città di Barletta, nell'ambito della più complessiva azione di rilancio dei beni storici e artistici del territorio ofantino, sono state al centro di un incontro a Palazzo di Città tra il sindaco Pasquale Cascella e il Direttore del Polo Museale della Puglia, Fabrizio Vona, con la partecipazione dell'assessore alla Cultura Giusy Caroppo.
"Il programma di valorizzazione prefigurato nell'incontro - si legge nel comunicato stampa diramato dall'amministrazione comunale - guarda all'insieme del patrimonio pubblico, a partire da quello che il Comune di Barletta gestisce in proprio - da Palazzo della Marra, con la Pinacoteca De Nittis, al Castello, con il suo Lapidarium e le altre collezioni, a Eraclio, alla Cantina della Sfida e alla Chiesa dei Greci - attraverso una convergenza di progetti e metodologie dal forte impatto innovativo, in un'ottica di area vasta fino a Canne della Battaglia per investire il resto del territorio provinciale. In questo quadro, il Direttore del Polo Museale ha visitato con l'assessore Caroppo il Palazzo della Marra, acquisito al patrimonio della città grazie a un programma di valorizzazione, approvato a suo tempo, che indica, appunto, quel bene come "crocevia di direttrici viabilistiche e culturali che legano importanti città d'arte e siti archeologici e monumentali di rilevanza internazionale, siti di interesse paesaggistico, luoghi già animati da notevoli flussi turistici, favoriti dalla presenza di infrastrutture di primo livello, di facile accessibilità – aeroporti, strade statali e autostrada,scali ferroviari, compagnie di autobus, limitrofi porti turistici – rappresentando già un polo di eccellenza all'interno di un sistema museale regionale che conta oltre 110 musei, tra cui musei nazionali, comunali e diocesani, cui si aggiungono altri importanti catalizzatori di flussi turistici quali Canne della Battaglia, i siti archeologici preistorici, i circuiti delle chiese e cattedrali medievali, i circuiti dei castelli medievali e moderni, i circuiti degli edifici di età barocca, i circuiti della 'Puglia Imperiale', delle 'Vie Francigene' e il 'SAC – Terre Diomedee".
"Il programma di valorizzazione prefigurato nell'incontro - si legge nel comunicato stampa diramato dall'amministrazione comunale - guarda all'insieme del patrimonio pubblico, a partire da quello che il Comune di Barletta gestisce in proprio - da Palazzo della Marra, con la Pinacoteca De Nittis, al Castello, con il suo Lapidarium e le altre collezioni, a Eraclio, alla Cantina della Sfida e alla Chiesa dei Greci - attraverso una convergenza di progetti e metodologie dal forte impatto innovativo, in un'ottica di area vasta fino a Canne della Battaglia per investire il resto del territorio provinciale. In questo quadro, il Direttore del Polo Museale ha visitato con l'assessore Caroppo il Palazzo della Marra, acquisito al patrimonio della città grazie a un programma di valorizzazione, approvato a suo tempo, che indica, appunto, quel bene come "crocevia di direttrici viabilistiche e culturali che legano importanti città d'arte e siti archeologici e monumentali di rilevanza internazionale, siti di interesse paesaggistico, luoghi già animati da notevoli flussi turistici, favoriti dalla presenza di infrastrutture di primo livello, di facile accessibilità – aeroporti, strade statali e autostrada,scali ferroviari, compagnie di autobus, limitrofi porti turistici – rappresentando già un polo di eccellenza all'interno di un sistema museale regionale che conta oltre 110 musei, tra cui musei nazionali, comunali e diocesani, cui si aggiungono altri importanti catalizzatori di flussi turistici quali Canne della Battaglia, i siti archeologici preistorici, i circuiti delle chiese e cattedrali medievali, i circuiti dei castelli medievali e moderni, i circuiti degli edifici di età barocca, i circuiti della 'Puglia Imperiale', delle 'Vie Francigene' e il 'SAC – Terre Diomedee".