Capitaneria di Porto, il sindaco Cascella incontra il prossimo Comandante

Sergio Castellano succederà nell'importante ruolo al comandante Pierpaolo Pallotti

lunedì 11 settembre 2017 18.45
Alla vigilia della consegna dell'immobile dell'ex Mercato ittico come sede della Capitaneria di Porto, si è svolto a Palazzo di Città un incontro di presentazione al sindaco Pasquale Cascella del prossimo Comandante della Capitaneria di Porto di Barletta, Sergio Castellano, da parte del Comandante Pierpaolo Pallotti, che lascerà l'incarico nel pomeriggio di giovedì prossimo con una nuova cerimonia nella Piazza d'Armi del Castello di Barletta.

L'incontro ha rappresentato l'occasione per ribadire lo spirito di collaborazione che, anche attraverso un protocollo finalizzato alla crescita e allo sviluppo delle attività e delle tradizioni marittime della città, ha reso possibile portare a compimento un obiettivo perseguito da tempo, misurandosi con numerose difficoltà nei lavori di recupero, riqualificazione e adeguamento dell'ex mercato ittico di via Cristoforo Colombo. Tant'è che la nuova sede della Capitaneria di Porto sarà inaugurata domani alle 11.30, con la partecipazione del sottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, Umberto Del Basso De Caro e del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto, Ammiraglio ispettore Capo Vincenzo Melone.

"Si compie così - ha affermato il sindaco Cascella - un passo decisivo per restituire una sede adeguata alla Capitaneria di Porto. Da domani, le attività marinare della città potranno contare su una struttura moderna nella quale il personale potrà assolvere in modo più adeguato il proprio compito". Anche per questo è stata simbolicamente scelta la data del 12 settembre e si è deciso che questo legame con i valori conquistati con la resistenza civile e militare all'occupazione nazista sia rinsaldato dalla partecipazione in Piazza Monumento all'omaggio - alle ore 12.45 circa - ai Caduti di tutte le Guerre e al Bassorilievo in memoria dei Vigili urbani e dei Netturbini trucidati nel 1943 nella rappresaglia per la resistenza della città in nome dei principi di pace, libertà e democrazia.