Cannito, cinema e dimissioni: "Smetto quando voglio"
Come in un film già visto, le ostilità interne alla maggioranza gravano sulla città
domenica 5 agosto 2018
18.15
Tra un'ora circa sapremo se le voci che da ieri si rincorrono tra social network, pagine di giornale e ambienti politici troveranno conferma per bocca del primo cittadino Cosimo Cannito. Rispetto ai fatti di venerdì, data del primo consiglio comunale dell'era cannitiana, per molti destinata a estinguersi con la stessa velocità con la quale è nata, pare che non ci siano sostanziali novità. I dissidenti continuano a tenere la rotta dell'ammutinamento rispetto alla decisione di Cannito di conferire a Sabino Dicataldo il ruolo di presidente del consiglio comunale. La sola Rosa Tupputi ha chiarito la sua posizione di fiducia nei confronti del sindaco attraverso un comunicato stampa divulgato nel pomeriggio.
E come in un film già visto, questi dissidi tutti interni alla maggioranza trasportano la città nell'inerzia, sorretta da costanti polemiche e nulla di realmente innovativo. Sembra quasi profetica la scelta del capolavoro "Il Gattopardo" come pellicola che avrebbe dovuto inaugurare l'edizione 2018 della rassegna "Castello Cinema" (per i più attenti, fu poi proiettato in sostituzione "Amarcord"). Questa sera nella piazza d'armi del Castello è in programma "Smetto quando voglio (ad honorem)". Un'altra profezia? E se Cannito minaccia "Smetto quando voglio" le opzioni sono due: abbandonare questo teatro di maschere e lasciare ad altri l'onere di gestire la città, oppure più plausibilmente guadagnare altri 20 giorni di tempo dal momento delle sue dimissioni per trovare una quadra, e poi ritirarle dopo Ferragosto. Questa sera assisteremo allo spettacolo.
E come in un film già visto, questi dissidi tutti interni alla maggioranza trasportano la città nell'inerzia, sorretta da costanti polemiche e nulla di realmente innovativo. Sembra quasi profetica la scelta del capolavoro "Il Gattopardo" come pellicola che avrebbe dovuto inaugurare l'edizione 2018 della rassegna "Castello Cinema" (per i più attenti, fu poi proiettato in sostituzione "Amarcord"). Questa sera nella piazza d'armi del Castello è in programma "Smetto quando voglio (ad honorem)". Un'altra profezia? E se Cannito minaccia "Smetto quando voglio" le opzioni sono due: abbandonare questo teatro di maschere e lasciare ad altri l'onere di gestire la città, oppure più plausibilmente guadagnare altri 20 giorni di tempo dal momento delle sue dimissioni per trovare una quadra, e poi ritirarle dopo Ferragosto. Questa sera assisteremo allo spettacolo.