“Canem stercore street”: meglio conosciuta a Barletta come viale Marconi
Come trasformare uno splendido viale alberato in una ritirata per cani
venerdì 9 luglio 2021
Viale Marconi è un tranquillo viale alberato di Barletta che costeggia la ferrovia. È conosciuto per la presenza dell'antico e bellissimo convento dei frati cappuccini, meglio noto oggi come Chiesa di Santa Maria degli Angeli. Di fronte alla chiesa è stato recentemente inaugurato l'orto botanico. Proseguendo verso il sottopasso pedonale che conduce in via Imbriani, e volgendo il nostro sguardo verso destra, possiamo ammirare l'ex distilleria: affascinante sito di archeologia industriale della Barletta che fu.
Proseguendo il nostro itinerario, sempre volgendo il nostro sguardo sulla destra, possiamo ammirare, infine, la palazzina Reichlin (oggi in restauro). Splendido esempio di architettura a cavallo tra '800 e '900 che fu di proprietà della famiglia del celebre partigiano e giornalista dell'Unità dei bei tempi.
Ma proprio nel mentre, tra uno sguardo estasiato e l'altro, ci perdiamo in cotanta bellezza, ecco che dalle nostre scarpe sale implacabile a "deliziare" le nostre narici quella inconfondibile essenza di "canem stercore" tanto comune nelle aiuole della nostra città. Le aiuole di viale Marconi, ove sono piantumati dei bellissimi alberi, rappresentano in questo caso una sorta di record mondiale: non ce n'è una sola infatti che non sia stata "battezzata" da qualche inconsapevole quadrupede appartenente a qualche incivile bipede.
Un triste spettacolo di arroganza, ignoranza, degrado e maleducazione purtroppo abbastanza comune in molte aree verdi della città di Barletta sul quale ben poco si può fare se non provare a sensibilizzare - anche da queste colonne virtuali - quanta più opinione pubblica possibile. In modo tale da far sentire sempre più isolata quella fastidiosa minoranza composta da cittadini barlettani - muniti di amici a quattro zampe - ancora piuttosto refrattari agli standard minimi di civiltà.
Proseguendo il nostro itinerario, sempre volgendo il nostro sguardo sulla destra, possiamo ammirare, infine, la palazzina Reichlin (oggi in restauro). Splendido esempio di architettura a cavallo tra '800 e '900 che fu di proprietà della famiglia del celebre partigiano e giornalista dell'Unità dei bei tempi.
Ma proprio nel mentre, tra uno sguardo estasiato e l'altro, ci perdiamo in cotanta bellezza, ecco che dalle nostre scarpe sale implacabile a "deliziare" le nostre narici quella inconfondibile essenza di "canem stercore" tanto comune nelle aiuole della nostra città. Le aiuole di viale Marconi, ove sono piantumati dei bellissimi alberi, rappresentano in questo caso una sorta di record mondiale: non ce n'è una sola infatti che non sia stata "battezzata" da qualche inconsapevole quadrupede appartenente a qualche incivile bipede.
Un triste spettacolo di arroganza, ignoranza, degrado e maleducazione purtroppo abbastanza comune in molte aree verdi della città di Barletta sul quale ben poco si può fare se non provare a sensibilizzare - anche da queste colonne virtuali - quanta più opinione pubblica possibile. In modo tale da far sentire sempre più isolata quella fastidiosa minoranza composta da cittadini barlettani - muniti di amici a quattro zampe - ancora piuttosto refrattari agli standard minimi di civiltà.