Blocco dell'appalto per lavori al "Puttilli", tante domande sorgono all'orizzonte
Le 4 ditte in gara prive dei giusti requisiti: di chi la colpa?. Intervista al Presidente della Commissione Giudicatrice, l'ingegnere Gaetano Pierro
mercoledì 30 maggio 2012
11.23
Ormai non si contano più le puntate della telenovela sui lavori di rinnovamento dello stadio "Cosimo Puttilli" a Barletta. Attese infinite, scontri immani contro le fastidiose lungaggini della burocrazia, numerosi "ciapa no" da parte di Coni e Comune si sono successe negli anni: dall'altro lato, ad attendere, vi sono una squadra di calcio, con il suo presidente, i suoi tanti tifosi, oltre ai numerosi e spesso vincenti corridori o marciatori della nostra città che utilizzano una malmessa pista di atletica ogni pomeriggio per i loro allenamenti. Ieri, l'ultima (per ora) puntata: viene alla luce che all'apertura delle buste, avvenuta nella mattinata di lunedì 28 maggio, la Commissione Giudicatrice dell'appalto aveva rinvenuto nei professionisti al servizio delle quattro ditte concorrenti alla realizzazione dei lavori di rifacimento dell'impianto la mancanza dei requisiti tecnico-economici e finanziari propedeutici per l'ammissione alla fase successiva di verifica tecnica. Risultato finale: un rinvio di 10 giorni, ancora un rinvio, una costante nella querelle-Puttilli.
Eppure in data di presentazione del progetto preliminare del CONI, il 24 maggio scorso, alla presenza del Sindaco di Barletta, Nicola Maffei, del Delegato provinciale CONI, Isidoro Alvisi, dell'Assessore comunale alle Infrastrutture e Grandi Progetti, Giuseppe Mascolo e del Dirigente comunale del Settore Lavori Pubblici, Gaetano Domenico Pierro, si erano aperti orizzonti nuovi per le sorti dell'impianto sportivo barlettano. La nomina della commissione per la verifica del suddetto progetto e l'inizio delle procedure di gara per l'aggiudicazione dei lavori, fissati in calendario dal Comune di Barletta appunto in data 28 maggio, facevano preludere a una pronta assegnazione, al più tardi entro fine giugno, del progetto esecutivo per per i tanto attesi lavori di adeguamento funzionale della struttura; tutto troppo semplice, perchè l'imperizia di qualcuno, ancora da identificare come parte e figura, non ci mettesse la "mano", con una dilatazione dei tempi di almeno 10 giorni. E pensare che già la divulgazione del bando di gara per l'aggiudicazione dei lavori, era arrivata il 10 marzo con un ampio ritardo sui piani iniziali, il che aveva prodotto nei mesi addietro una dilatazione dei tempi di intervento che avevano dato luogo a diversi animosi "confronti" tra la dirigenza del Barletta Calcio e il Comune di Barletta, alla luce anche dei diversi interventi economici prodotti dal club di via Vittorio Veneto per realizzare alcune migliorie all'impianto, su tutti l'impianto di illuminazione e il manto erboso.
Nessuna problematica si può escludere al momento: potrebbe trattarsi di un errore di impostazione nella progettazione preliminare quanto di errori di valutazione della Commissione come di una latenza nella compilazione dei bandi da parte delle succitate ditte o di un vizio a monte rintracciabile nel progetto approntato dal Coni. Quindi, proprio quando i tempi "biblici" della burocrazia barlettana sembravano superati, ci si è messa di mezzo l'imperizia e l'imprudenza di qualcuna delle parti coinvolte, sembrerebbe le società appaltatrici, almeno fino a controdeduzioni. Un evento che "congela" temporaneamente 3 milioni di euro per migliorare la vetusta struttura finanziati dal Comune: ma siamo sicuri che il Comune abbia accolto a malincuore questa notizia, vista la situazione di incertezza societaria in cui versa il Barletta Calcio, e considerando che le casse comunali certo non brillano di oro di questi tempi? Abbiamo esposto i nostri dubbi in merito a questo e alle motivazioni di questa "fumata nera" all'apertura delle buste con l'ingegner Gaetano Domenico Pierro, Presidente della Commissione di Gara:
Ingegnere Pierro, lei è stato presidente di Commissione: da chi era composta la Commissione?
"In Commissione, ho nominato con richiesta al CONI Puglia l'ingegnere Elio Sannicandro, quindi il meglio che si potesse avere. La Commissione era composta da me e l'ingegner Longano, che eravamo gli "interni", poi abbiamo nominato questo dirigente del CONI regionale. Purtroppo non abbiamo trovato applicazione in egual misura dall'altra parte".
Ci chiediamo: una ditta per essere ammessa a una gara di appalto non dovrebbe essere già in possesso dei requisiti adatti?
"No, perchè in questo caso le ditte si erano affidate a delle società di professionisti, che ne avevano curato le domande: le stesse società non possedevano i requisiti proprio per progettare strutture metalliche in precedenza per un importo pari o superiore a 3.200.000 euro. Non avendo le società questo requisito, siamo stati costretti a respingere le domande delle ditte".
Non siete stati quantomeno stupiti? E' una situazione bizzarra...
"Noi stessi ieri [lunedì ndr] abbiamo mandato un fax alle ditte, spiegando che ora hanno 10 giorni di tempo per farci pervenire delle controdeduzioni, perchè può anche darsi, anche se ho dei dubbi, che vi siano stati errori di valutazione da parte della Commissione, che sia sfuggito qualcosa alla Commissione. Loro devono controdedurre entro 10 giorni inviando il tutto all'Ufficio Gare: se le deduzioni saranno accettabili, la Commissione si riunisce e avverte, oppure in caso contrario conferma la valutazione".
In caso di accettazione delle deduzioni, i tempi per l'apertura delle buste quali sarebbero?
"Diciamo che se dovessero essere ammesse alla fase successiva delle ditte, l'aggiudicamento dei lavori avverrebbe entro una settimana di distanza. Nel caso peggiore, ossia il respingimento delle controdeduzioni, arriveremmo a dover annullare la procedura in atto. Dovremmo così far partire una nuova procedura che comporterebbe una perdita di tempo di 26 giorni. Ovviamente, dobbiamo capire cosa è accaduto con Coni Servizi, che ha progettato il bando. Perchè tante ditte non hanno presentato documentazione idonea?"
Ci può spiegare quali sono i passaggi che queste domande di accesso al bando hanno fatto?
"Il bando di gara (n. 10/2012, in allegato) prevede dei requisiti che le ditte devono rispettare per partecipare alla gara. Una ditta che sia in possesso di una sua qualificazione per una determinata categoria utilizza l'opera dei propri tecnici per preparare la documentazione. Questo non era fattibile per le 4 ditte di cui parliamo. Nel caso specifico, le ditte non avevano i requisiti e si sono avvalse dell'istituto dell'avvalimento, che a sua volta porta la ditta ad avvalersi di uno studio professionale. Nel caso, i liberi professionisti o le società di ingegneria esterne alla ditta non avevano i requisiti adatti. Nel dettaglio, questi professionisti o società, nell'ultimo decennio o quinquennio, devono aver svolto attività di prestazione professionale per le categorie oggetto di gara pari a tre volte l'importo dei valori. Se questi requisiti mancano, diventa nulla la capacità dell'impresa di partecipare".
Quindi prima di arrivare a voi le domande erano passate per l'Ufficio Gare?
"Sì. Le ditte non hanno avuto accesso alla fase successiva per la mancanza dei requisiti dei progettisti".
E' però strano che tutte le 4 ditte abbiano sbagliato la compilazione del bando, o che tutte le società abbiano sbagliato...
"E' certamente strano. Tenete conto che tutte le ditte hanno visionato i luoghi, hanno avuto copia del progetto e hanno sottoscritto l'attestazione di avvenuto sopralluogo. Erano nelle condizioni di capire tutto: nonostante queste fasi, e potevano rivolgersi anche ai professionisti di CONI Servizi a Roma, e nonostante questo le ditte si sono comportate in maniera non del tutto professionale, potremmo dire così, il che è strano perchè hanno speso anche diversi soldi per realizzare il progetto. Quindi da parte loro la volontà c'era".
Sicuramente chi paga la vicenda più di tutti è il Barletta Calcio. Anche il Comune di Barletta si sente leso dall'accaduto?
"Intanto vogliamo capire perchè a fronte di 18 ditte che hanno fatto richiesta di partecipazione, solo in 4 hanno partecipato, e non ne sappiamo i motivi. Questo va approfondito, perchè la procedura rischia di avere tempi lunghi ora".
Ma se questo accadesse, il Comune non si strapperebbe le vesti, diciamo, visto che si rischia di fare spese per una squadra dal futuro incerto?
" Non posso dire che ben venga il rinvio, però...Se i rappresentanti delle ditte ora non ci dimostrano che le valutazioni sono da rivedere, saremo costretti a prendere altri 26 giorni, per arrivare a fine luglio partendo con la nuova gara e l'aggiudicazione degli appalti".
Estate di passione per lo stadio "Puttilli". Un film già visto...
(Twitter: @GuerraLuca88)
Eppure in data di presentazione del progetto preliminare del CONI, il 24 maggio scorso, alla presenza del Sindaco di Barletta, Nicola Maffei, del Delegato provinciale CONI, Isidoro Alvisi, dell'Assessore comunale alle Infrastrutture e Grandi Progetti, Giuseppe Mascolo e del Dirigente comunale del Settore Lavori Pubblici, Gaetano Domenico Pierro, si erano aperti orizzonti nuovi per le sorti dell'impianto sportivo barlettano. La nomina della commissione per la verifica del suddetto progetto e l'inizio delle procedure di gara per l'aggiudicazione dei lavori, fissati in calendario dal Comune di Barletta appunto in data 28 maggio, facevano preludere a una pronta assegnazione, al più tardi entro fine giugno, del progetto esecutivo per per i tanto attesi lavori di adeguamento funzionale della struttura; tutto troppo semplice, perchè l'imperizia di qualcuno, ancora da identificare come parte e figura, non ci mettesse la "mano", con una dilatazione dei tempi di almeno 10 giorni. E pensare che già la divulgazione del bando di gara per l'aggiudicazione dei lavori, era arrivata il 10 marzo con un ampio ritardo sui piani iniziali, il che aveva prodotto nei mesi addietro una dilatazione dei tempi di intervento che avevano dato luogo a diversi animosi "confronti" tra la dirigenza del Barletta Calcio e il Comune di Barletta, alla luce anche dei diversi interventi economici prodotti dal club di via Vittorio Veneto per realizzare alcune migliorie all'impianto, su tutti l'impianto di illuminazione e il manto erboso.
Nessuna problematica si può escludere al momento: potrebbe trattarsi di un errore di impostazione nella progettazione preliminare quanto di errori di valutazione della Commissione come di una latenza nella compilazione dei bandi da parte delle succitate ditte o di un vizio a monte rintracciabile nel progetto approntato dal Coni. Quindi, proprio quando i tempi "biblici" della burocrazia barlettana sembravano superati, ci si è messa di mezzo l'imperizia e l'imprudenza di qualcuna delle parti coinvolte, sembrerebbe le società appaltatrici, almeno fino a controdeduzioni. Un evento che "congela" temporaneamente 3 milioni di euro per migliorare la vetusta struttura finanziati dal Comune: ma siamo sicuri che il Comune abbia accolto a malincuore questa notizia, vista la situazione di incertezza societaria in cui versa il Barletta Calcio, e considerando che le casse comunali certo non brillano di oro di questi tempi? Abbiamo esposto i nostri dubbi in merito a questo e alle motivazioni di questa "fumata nera" all'apertura delle buste con l'ingegner Gaetano Domenico Pierro, Presidente della Commissione di Gara:
Ingegnere Pierro, lei è stato presidente di Commissione: da chi era composta la Commissione?
"In Commissione, ho nominato con richiesta al CONI Puglia l'ingegnere Elio Sannicandro, quindi il meglio che si potesse avere. La Commissione era composta da me e l'ingegner Longano, che eravamo gli "interni", poi abbiamo nominato questo dirigente del CONI regionale. Purtroppo non abbiamo trovato applicazione in egual misura dall'altra parte".
Ci chiediamo: una ditta per essere ammessa a una gara di appalto non dovrebbe essere già in possesso dei requisiti adatti?
"No, perchè in questo caso le ditte si erano affidate a delle società di professionisti, che ne avevano curato le domande: le stesse società non possedevano i requisiti proprio per progettare strutture metalliche in precedenza per un importo pari o superiore a 3.200.000 euro. Non avendo le società questo requisito, siamo stati costretti a respingere le domande delle ditte".
Non siete stati quantomeno stupiti? E' una situazione bizzarra...
"Noi stessi ieri [lunedì ndr] abbiamo mandato un fax alle ditte, spiegando che ora hanno 10 giorni di tempo per farci pervenire delle controdeduzioni, perchè può anche darsi, anche se ho dei dubbi, che vi siano stati errori di valutazione da parte della Commissione, che sia sfuggito qualcosa alla Commissione. Loro devono controdedurre entro 10 giorni inviando il tutto all'Ufficio Gare: se le deduzioni saranno accettabili, la Commissione si riunisce e avverte, oppure in caso contrario conferma la valutazione".
In caso di accettazione delle deduzioni, i tempi per l'apertura delle buste quali sarebbero?
"Diciamo che se dovessero essere ammesse alla fase successiva delle ditte, l'aggiudicamento dei lavori avverrebbe entro una settimana di distanza. Nel caso peggiore, ossia il respingimento delle controdeduzioni, arriveremmo a dover annullare la procedura in atto. Dovremmo così far partire una nuova procedura che comporterebbe una perdita di tempo di 26 giorni. Ovviamente, dobbiamo capire cosa è accaduto con Coni Servizi, che ha progettato il bando. Perchè tante ditte non hanno presentato documentazione idonea?"
Ci può spiegare quali sono i passaggi che queste domande di accesso al bando hanno fatto?
"Il bando di gara (n. 10/2012, in allegato) prevede dei requisiti che le ditte devono rispettare per partecipare alla gara. Una ditta che sia in possesso di una sua qualificazione per una determinata categoria utilizza l'opera dei propri tecnici per preparare la documentazione. Questo non era fattibile per le 4 ditte di cui parliamo. Nel caso specifico, le ditte non avevano i requisiti e si sono avvalse dell'istituto dell'avvalimento, che a sua volta porta la ditta ad avvalersi di uno studio professionale. Nel caso, i liberi professionisti o le società di ingegneria esterne alla ditta non avevano i requisiti adatti. Nel dettaglio, questi professionisti o società, nell'ultimo decennio o quinquennio, devono aver svolto attività di prestazione professionale per le categorie oggetto di gara pari a tre volte l'importo dei valori. Se questi requisiti mancano, diventa nulla la capacità dell'impresa di partecipare".
Quindi prima di arrivare a voi le domande erano passate per l'Ufficio Gare?
"Sì. Le ditte non hanno avuto accesso alla fase successiva per la mancanza dei requisiti dei progettisti".
E' però strano che tutte le 4 ditte abbiano sbagliato la compilazione del bando, o che tutte le società abbiano sbagliato...
"E' certamente strano. Tenete conto che tutte le ditte hanno visionato i luoghi, hanno avuto copia del progetto e hanno sottoscritto l'attestazione di avvenuto sopralluogo. Erano nelle condizioni di capire tutto: nonostante queste fasi, e potevano rivolgersi anche ai professionisti di CONI Servizi a Roma, e nonostante questo le ditte si sono comportate in maniera non del tutto professionale, potremmo dire così, il che è strano perchè hanno speso anche diversi soldi per realizzare il progetto. Quindi da parte loro la volontà c'era".
Sicuramente chi paga la vicenda più di tutti è il Barletta Calcio. Anche il Comune di Barletta si sente leso dall'accaduto?
"Intanto vogliamo capire perchè a fronte di 18 ditte che hanno fatto richiesta di partecipazione, solo in 4 hanno partecipato, e non ne sappiamo i motivi. Questo va approfondito, perchè la procedura rischia di avere tempi lunghi ora".
Ma se questo accadesse, il Comune non si strapperebbe le vesti, diciamo, visto che si rischia di fare spese per una squadra dal futuro incerto?
" Non posso dire che ben venga il rinvio, però...Se i rappresentanti delle ditte ora non ci dimostrano che le valutazioni sono da rivedere, saremo costretti a prendere altri 26 giorni, per arrivare a fine luglio partendo con la nuova gara e l'aggiudicazione degli appalti".
Estate di passione per lo stadio "Puttilli". Un film già visto...
(Twitter: @GuerraLuca88)