Blitz anti-prostituzione, cinque "lucciole" fermate a Barletta
Applicata l'ordinanza con scadenza al 31 gennaio, elevate sanzioni pecuniarie
lunedì 27 gennaio 2014
10.46
Un mirato servizio di controllo del territorio, finalizzato al contrasto della prostituzione è stato svolto nel territorio del comune di Barletta dalla Polizia di Stato e dai Vigili Urbani. I controlli, eseguiti al fine di garantire maggiore sicurezza alla circolazione stradale, messa in pericolo dai frequentatori di prostitute che stazionano lungo le principali arterie stradali in abiti succinti, hanno consentito di fermare cinque "operatrici del sesso". E' successo sabato lungo la complanare di via Trani, a pochi metri dal santuario della Madonna dello Sterpeto, e sulla strada delle Salinelle. Elevate le sanzioni pecuniarie elevate agli "avventori" delle prostitute presenti.
Uno scenario noto, che cozza con l'ordinanza comunale dello scorso dicembre, che aveva predisposto multe fino a 500 euro per i clienti delle prostitute che si fermano per strada per farle salire sulla loro vettura. L'ordinanza, che resterà in vigore sino a fine gennaio, era stata firmata dal sindaco Pasquale Cascella, per contrastare "la prostituzione su strada e a tutela della sicurezza urbana" poichè "l'atteggiamento di chi si prostituisce e la condotta degli automobilisti che si fermano per strada comporta rischi per la sicurezza e la pubblica incolumità. Resta da decifrare cosa l'amministrazione comunale di Barletta deciderà di fare dopo il 31 gennaio.
Uno scenario noto, che cozza con l'ordinanza comunale dello scorso dicembre, che aveva predisposto multe fino a 500 euro per i clienti delle prostitute che si fermano per strada per farle salire sulla loro vettura. L'ordinanza, che resterà in vigore sino a fine gennaio, era stata firmata dal sindaco Pasquale Cascella, per contrastare "la prostituzione su strada e a tutela della sicurezza urbana" poichè "l'atteggiamento di chi si prostituisce e la condotta degli automobilisti che si fermano per strada comporta rischi per la sicurezza e la pubblica incolumità. Resta da decifrare cosa l'amministrazione comunale di Barletta deciderà di fare dopo il 31 gennaio.