«Bisogna parlare del ruolo dei partiti nella vita quotidiana»
Riflessioni post-elettorali della 'Buona Politica'. «Tanti saccenti si cimentano in osservazioni politiche»
venerdì 3 giugno 2011
16.20
Sono giorni di analisi, riflessioni, approfondimenti sulle vicende politico-amministrative all'indomani delle elezioni comunali. Quanti "velavevodetto – sonotuttiuguali –lapoliticaèsporca – ecc….. quanti saccenti si sono cimentati e si cimentano in osservazioni dall'alto della loro accademica posizione e quante persone oggi dicono che ormai in politica se non hai un budget consistente non vai da nessuna parte. Il voto comprato ha scatenato di fatto una grande riflessione di massa che giustamente viene affrontata nelle diverse maniere (striscioni, commenti su facebook, manifesti, ecc…).
Questo fenomeno che sempre più fa allontanare molti, giovani e non, dalla politica partecipata ha radici forti nel concetto che oggi si ha del Consigliere Comunale. Sono stato profondamente colpito dalla nota a firma di Luigi Curci e Marco Lattanzio (dirigenti della Giovane Italia di Barletta) che sono stati costretti a rassegnare le dimissioni dopo aver constato con amarezza che il loro partito di riferimento «non ha mai voluto essere un vero laboratorio politico-culturale, ma solo ed esclusivamente un partito dove ognuno pensava ad occupare il proprio feudo, a qualunque costo, senza avere nemmeno una consistenza culturale, ideologica e politica». Credo che lo stesso giudizio possono darlo anche giovani di diverso orientamento politico nei confronti di alcuni personaggi che considerano la loro attività politica come una sorta di "fatto personale e non collegiale".
Spero che questi due giovani non si rifuggano nel qualunquismo e che continuino a portare avanti i loro ideali e ha coltivare i loro sogni. Ho letto la loro sofferenza e la loro delusione e l'ho condivisa, sono certo che è la stessa che caratterizza molti giovani e meno giovani di tutti gli schieramenti. Credo che si debba cominciare a parlare in maniera chiara sulle cause che hanno determinato questo attentato alla Democrazia. Credo che si debba cominciare a parlare del ruolo che i Partiti nella vita politica quotidiana e che devono avere in campagna elettorale, dei rapporti che le loro segreterie devono avere con i Consiglieri eletti, del rapporto che le stesse devono avere con il Sindaco eletto al quale và subito chiarito che il programma presentato è frutto della collegialità dei Partiti che hanno formato al coalizione (di Centro sinistra o di Centro destra) e che quindi, sono le forze politiche garanti del Sindaco e della sua attività amministrativa. Le segreterie politiche, i capogruppo consiliari dei Partiti, devono tornare ad avere un ruolo Istituzionale, necessario per il proseguo della vita amministrativa. Se i Partiti riescono ad arginare la "scilipotite" e ha ri-conquistare quel ruolo che la Costituzione gli assegna, la vita politico-amministrativa, sarà salva.
È necessario che i Consiglieri Comunali, rispettino i Partiti di cui sono i legittimi rappresentanti Istituzionali in Consiglio. È necessario che il Sindaco sia lasciato libero di interloquire direttamente con i Partiti per l'organizzazione dell'assetto amministrativo. È necessario che i Partiti tornino a indicare la linea politica che dovrà essere portata in Consiglio per bocca dei loro Consiglieri. È sicuramente una difficile scommessa, ma è certo che solo in questo modo i giovani e tutti coloro che ancora credono nella buona politica, di destra o di sinistra, si sentiranno meno offesi da chi ritiene che le elezioni dipendono da quanti rappresentanti di "consigliere" e non di lista si riesce a mettere in campo.
Giuseppe Gammarota
Coordinatore della "Buona Politica"
Questo fenomeno che sempre più fa allontanare molti, giovani e non, dalla politica partecipata ha radici forti nel concetto che oggi si ha del Consigliere Comunale. Sono stato profondamente colpito dalla nota a firma di Luigi Curci e Marco Lattanzio (dirigenti della Giovane Italia di Barletta) che sono stati costretti a rassegnare le dimissioni dopo aver constato con amarezza che il loro partito di riferimento «non ha mai voluto essere un vero laboratorio politico-culturale, ma solo ed esclusivamente un partito dove ognuno pensava ad occupare il proprio feudo, a qualunque costo, senza avere nemmeno una consistenza culturale, ideologica e politica». Credo che lo stesso giudizio possono darlo anche giovani di diverso orientamento politico nei confronti di alcuni personaggi che considerano la loro attività politica come una sorta di "fatto personale e non collegiale".
Spero che questi due giovani non si rifuggano nel qualunquismo e che continuino a portare avanti i loro ideali e ha coltivare i loro sogni. Ho letto la loro sofferenza e la loro delusione e l'ho condivisa, sono certo che è la stessa che caratterizza molti giovani e meno giovani di tutti gli schieramenti. Credo che si debba cominciare a parlare in maniera chiara sulle cause che hanno determinato questo attentato alla Democrazia. Credo che si debba cominciare a parlare del ruolo che i Partiti nella vita politica quotidiana e che devono avere in campagna elettorale, dei rapporti che le loro segreterie devono avere con i Consiglieri eletti, del rapporto che le stesse devono avere con il Sindaco eletto al quale và subito chiarito che il programma presentato è frutto della collegialità dei Partiti che hanno formato al coalizione (di Centro sinistra o di Centro destra) e che quindi, sono le forze politiche garanti del Sindaco e della sua attività amministrativa. Le segreterie politiche, i capogruppo consiliari dei Partiti, devono tornare ad avere un ruolo Istituzionale, necessario per il proseguo della vita amministrativa. Se i Partiti riescono ad arginare la "scilipotite" e ha ri-conquistare quel ruolo che la Costituzione gli assegna, la vita politico-amministrativa, sarà salva.
È necessario che i Consiglieri Comunali, rispettino i Partiti di cui sono i legittimi rappresentanti Istituzionali in Consiglio. È necessario che il Sindaco sia lasciato libero di interloquire direttamente con i Partiti per l'organizzazione dell'assetto amministrativo. È necessario che i Partiti tornino a indicare la linea politica che dovrà essere portata in Consiglio per bocca dei loro Consiglieri. È sicuramente una difficile scommessa, ma è certo che solo in questo modo i giovani e tutti coloro che ancora credono nella buona politica, di destra o di sinistra, si sentiranno meno offesi da chi ritiene che le elezioni dipendono da quanti rappresentanti di "consigliere" e non di lista si riesce a mettere in campo.
Giuseppe Gammarota
Coordinatore della "Buona Politica"