Politici e tifosi non tutti d'accordo: risaniamo lo stadio o lo costruiamo nuovo di zecca?
3 milioni di euro nel pallone secondo il consigliere Lanotte. «Sarebbe opportuno organizzare un consiglio monotematico»
mercoledì 7 settembre 2011
«Alla luce del dibattito sviluppatosi in questi ultimi mesi, ritengo sia giunto il momento di compiere una riflessione seria sulla questione stadio». Interviene così, ai microfoni di Barlettalife, il consigliere comunale Marcello Lanotte. Con il titolo irridente Barlettalife interpreta la insistente discussione su cosa fare sulla questione stadio e realtivo stanziamento adottato dall'amministrazione comunale. Gioco delle parti e rigori a porta vuota da parte di molti? La discussione è aperta mentre leggiamo l'ennesima nota sul tema.
«A tal proposito appare opportuno interrogarsi se i lavori di adeguamento dello stadio, 3 mln di euro circa, non rischinodi risultare un investimento su una struttura obsoleta e fortemente condizionata, apparendo, così, l'ennesimo sperpero di danaro pubblico. Pertanto, ritengo si debba scartare la predetta ipotesi ed indirizzarsi verso la realizzazione di un nuovo stadio.
In quest'ultimo anno in molti hanno parlato in maniera propagandistica, per non dire a vanvera, senza offrire una soluzione concreta. Oggi, occorre, invece, passare dalle enunciazioni strumentali ai fatti. A mio avviso, alla luce delle ristrettezze economiche pubbliche, ci sarebbero due possibilità di realizzazione di un nuovo stadio: un project financing, che consenta ai privati di realizzare una struttura sportiva in grado di rappresentare un contenitore in cui realizzare le più disparate attività, garantendo al privato attuatore anche un ritorno economico, oppure la cessione in gestione di una struttura sportiva polifunzionale da realizzare in un'area comunale da gestirsi in compartecipazione mista tra pubblico e privato.
Sono consapevole che queste sono solo due possibili soluzioni di questa annosa questione, ma se la politica cittadina dovesse agire in maniera sinergica e coesa, senza farsi prendere dalla polemica sterile e controproducente, potrebbero svilupparsi ulteriori soluzioni. Ecco perchè nei prossimi giorni sarebbe opportuno dare voce ad un dibattito ufficiale, magari attraverso un Consiglio comunale monotematico, consentendo così a tutti i consiglieri comunali, senza distinzione politica, di confrontarsi pubblicamente e nell'interesse supremo della città su questa annosa questione.
Ritengo, altresì, sia opportuno che, a seguito dell'auspicato Consiglio comunale, ogni successivainiziativa venga coordinata congiuntamente dallo stakanovista ed encomiabile Presidente Tatò e dal nostro Sindaco che, al di là dellechiacchiere di «politici da bar», ha sempre manifestato affetto edinteresse rispetto alle sorti del Barletta calcio intuendo che oggi losport è una valvola di sfogo sociale e ricreativo per i nostriconcittadini».
«A tal proposito appare opportuno interrogarsi se i lavori di adeguamento dello stadio, 3 mln di euro circa, non rischinodi risultare un investimento su una struttura obsoleta e fortemente condizionata, apparendo, così, l'ennesimo sperpero di danaro pubblico. Pertanto, ritengo si debba scartare la predetta ipotesi ed indirizzarsi verso la realizzazione di un nuovo stadio.
In quest'ultimo anno in molti hanno parlato in maniera propagandistica, per non dire a vanvera, senza offrire una soluzione concreta. Oggi, occorre, invece, passare dalle enunciazioni strumentali ai fatti. A mio avviso, alla luce delle ristrettezze economiche pubbliche, ci sarebbero due possibilità di realizzazione di un nuovo stadio: un project financing, che consenta ai privati di realizzare una struttura sportiva in grado di rappresentare un contenitore in cui realizzare le più disparate attività, garantendo al privato attuatore anche un ritorno economico, oppure la cessione in gestione di una struttura sportiva polifunzionale da realizzare in un'area comunale da gestirsi in compartecipazione mista tra pubblico e privato.
Sono consapevole che queste sono solo due possibili soluzioni di questa annosa questione, ma se la politica cittadina dovesse agire in maniera sinergica e coesa, senza farsi prendere dalla polemica sterile e controproducente, potrebbero svilupparsi ulteriori soluzioni. Ecco perchè nei prossimi giorni sarebbe opportuno dare voce ad un dibattito ufficiale, magari attraverso un Consiglio comunale monotematico, consentendo così a tutti i consiglieri comunali, senza distinzione politica, di confrontarsi pubblicamente e nell'interesse supremo della città su questa annosa questione.
Ritengo, altresì, sia opportuno che, a seguito dell'auspicato Consiglio comunale, ogni successivainiziativa venga coordinata congiuntamente dallo stakanovista ed encomiabile Presidente Tatò e dal nostro Sindaco che, al di là dellechiacchiere di «politici da bar», ha sempre manifestato affetto edinteresse rispetto alle sorti del Barletta calcio intuendo che oggi losport è una valvola di sfogo sociale e ricreativo per i nostriconcittadini».