Basse temperature in aula, «così non possiamo fare lezione»
Gli studenti dell'I.I.S.S. Fermi-Nervi-Cassandro scrivono al presidente della Bat
sabato 10 gennaio 2015
I sottoscritti rappresentanti di Istituto dell' I.I.S.S. Fermi-Nervi-Cassandro di Barletta, in data 9 Gennaio 2015, motivano l'astensione dalle lezioni proclamata in data odierna dalle organizzazioni studentesche cittadine, con la bassa temperatura degli ambienti scolastici che rendono insalubri gli stessi.
Dalle misurazioni eseguite con termometro di precisione è risultato essere la temperatura media odierna di 11 gradi nelle aule e nei corridoi alle ore 9,00 del mattino a soleggiamento già inoltrato.
All'estero alla stessa ora la temperatura rilevata è di 9 gradi, per cui risulta inefficiente la gestione del riscaldamento che di fatto si accende alle ore 8,00 e si spegne alle ore 12,00. Di fatto, tralasciando la pessima o inesistente coibentazione termica degli edifici, l'accensione siffatta risulta inefficace in quanto l'inerzia termica rende inutile l'accensioni simultanee all' inizio delle lezioni. Soprattutto nelle giornate del 7 e 8 Gennaio, caratterizzate sia dalla bassa temperatura esterna che dal prolungato spegnimento degli impianti, la temperatura degli ambienti era insostenibile.
Pertanto si chiede una diversa accensione anticipata degli impianti e una autonomia di gestione che permetta ai singoli operatori scolastici di gestire gli apporti termici non secondo schemi fissi ma secondo effettive necessità giornaliere e locali.
Massimiliano Corsini
Pietro Sardaro
Roberto Laraia
Giorgio Schirone
Dalle misurazioni eseguite con termometro di precisione è risultato essere la temperatura media odierna di 11 gradi nelle aule e nei corridoi alle ore 9,00 del mattino a soleggiamento già inoltrato.
All'estero alla stessa ora la temperatura rilevata è di 9 gradi, per cui risulta inefficiente la gestione del riscaldamento che di fatto si accende alle ore 8,00 e si spegne alle ore 12,00. Di fatto, tralasciando la pessima o inesistente coibentazione termica degli edifici, l'accensione siffatta risulta inefficace in quanto l'inerzia termica rende inutile l'accensioni simultanee all' inizio delle lezioni. Soprattutto nelle giornate del 7 e 8 Gennaio, caratterizzate sia dalla bassa temperatura esterna che dal prolungato spegnimento degli impianti, la temperatura degli ambienti era insostenibile.
Pertanto si chiede una diversa accensione anticipata degli impianti e una autonomia di gestione che permetta ai singoli operatori scolastici di gestire gli apporti termici non secondo schemi fissi ma secondo effettive necessità giornaliere e locali.
Massimiliano Corsini
Pietro Sardaro
Roberto Laraia
Giorgio Schirone