Barletta, una città allo sbando

Nota politica di Cristian Pierro del "Popolo della Libertà". «Al sindaco Maffei la città chiede un gesto di responsabilità e di amore»

venerdì 27 aprile 2012 19.35
«Continua lo spettacolo indegno a cui Barletta e i barlettani assistono ormai da anni. La compagnia teatrale è sempre la stessa, quella della classe politica del centrosinistra, il palcoscenico, purtroppo, è quello della città di Barletta». Scrive così Cristian Pierro, esponente politico del Popolo della Libertà.

«Ultimo atto della commedia è stato il rinvio dello scorso consiglio comunale, che ha lasciato ancora la città senza una guida, senza un'amministrazione, senza un presidente del consiglio e senza una giunta. Unico caso presente in Italia, unico caso in cui una classe politica senza vergogna continua a disinteressarsi delle problematiche che affliggono questa città. Una città che sta facendo passi indietro da gigante, in cui non esiste una minima vocazione economica, in cui inizia ad essere difficile viverci, in cui diventa impossibile per i giovani trovare un lavoro e sperare in un futuro migliore, in cui è impossibile trovare qualcosa di positivo, un segnale di speranza. Ed in questa tristissima situazione , i cittadini devono continuare ad assistere ad uno spettacolo indegno, i cui attori senza vergogna, litigano e si contendono un misero e deprimente assessorato, scalpitano per ricoprire ruoli primari all'interno di un'amministrazione che non esiste. In una situazione disperata, come quella in cui si trova Barletta, la città spera in una risposta concreta che però non arriva mai. Una città affossata, una popolazione umiliata che spera un giorno di riuscire a liberarsi di questo cancro che attanaglia la città. Al sindaco Maffei la città chiede un gesto di responsabilità e di amore affinchè non si continui a tenere in piedi un'organizzazione che ormai ha dimostrato di non essere capace di pensare alla città. L'invito al sindaco Maffei è di dimettersi per dare una svolta a questa città e lo deve fare per il rispetto di Barletta e per amore verso i barlettani».