Barletta sotto inchiesta, «amministrazione da rottamare»
Le opposizioni: «Chiediamo le dimissioni di chi ha determinato questo sfascio»
lunedì 7 marzo 2016
11.26
"Contano i fatti ed i fatti di cronaca giudiziaria delle ultime settimane parlano di tre inchieste da parte della Procura della Repubblica su tre scempi amministrativi che hanno un unico comune denominatore: il PD ed il centrosinistra da anni al governo della città di Barletta". E' l'affondo dei Capigruppo delle Opposizioni in Consiglio Comunale, Dario Damiani, Flavio Basile e Gennaro Cefola, rispettivamente, in rappresentanza di Forza Italia, Adesso Puoi e Nuova Generazione.
"Confidando nel lavoro della Procura affinchè possa essere fatta 'verità e giustizia' nella nostra città, è opportuno rimarcare il forte indice di sfiducia dei barlettani rispetto all'operato dell'Amministrazione Cascella. E' incredibile leggere che dal PD, primo partito della coalizione di centrosinistra a sostegno del Sindaco, ci si prodighi in 'un plauso e in un ringraziamento' alla Magistratura per indagini che riguardano la propria Amministrazione. Forse dimenticano di essere maggioranza e non opposizione. Naturalmente è chiaro il tentativo messo in atto dal Partito Democratico di eludere i cittadini, bluffando e offendendo la loro intelligenza. I cittadini di Barletta sanno bene che quei progetti relativi all'erosione della costa, all'orto botanico e alla Disfida 2015 sono da ascrivere a quella parte politica 'fallimentare' che da sempre governa i processi della nostra città. Così come non è vero che la politica e la gestione amministrativa viaggiano su due binari separati. La politica, o meglio chi viene eletto in maggioranza, ha la responsabilità di un'intera città oltre che il dovere di controllare ogni processo amministrativo nel rispetto dei cittadini stessi e dei principi fondamentali di 'legalità e trasparenza'.
Se è vero che la politica e l'amministrazione viaggiano su due binari separati gradiremmo sapere perché tra gli indagati spiccano dirigenti e funzionari storici del Comune di Barletta (da sempre legati ad una certa parte politica) e perché, tra gli indagati stessi, figuri il nome del responsabile della Commissione Patrimonio e Lavori Pubblici del PD? Tali inchieste quindi riportano all'attenzione dell'opinione pubblica importanti tematiche da sempre denunciate dalle Opposizioni: la macchina amministrativa è oramai da 'rottamare', va cambiata! Barletta va rivoltata come un calzino! Dopo questi ultimi accadimenti ci saremmo francamente aspettati 'scuse pubbliche' dal Sindaco Cascella e dalla sua Amministrazione ma invece con arroganza e delirio di onnipotenza si continua ad andare avanti come se nulla fosse accaduto. Noi chiediamo le dimissioni di chi ha determinato questo sfascio: dal milione e 200mila euro di finanziamento persi per l'erosione della costa ad un orto botanico da 2 milioni di euro che non è stato mai aperto sino a giungere alle deliberazioni frettolose e poco chiare sull'evento Disfida che, ricordiamo, non deve essere l'occasione per sperperare denaro pubblico ma l'opportunità di far crescere in termini economici, turistici e culturali la città di Barletta! Sindaco ma non era venuto da Roma per cambiare ed innovare Barletta? E' mai possibile che non riesce a prendere atto di aver fallito? Da domani, se ha una 'dignità', si guardi allo specchio con i suoi assessori, prima di varcare le porte di Palazzo di Città e di continuare a combinare danni all'immagine della città e alle tasche dei barlettani!"».
"Confidando nel lavoro della Procura affinchè possa essere fatta 'verità e giustizia' nella nostra città, è opportuno rimarcare il forte indice di sfiducia dei barlettani rispetto all'operato dell'Amministrazione Cascella. E' incredibile leggere che dal PD, primo partito della coalizione di centrosinistra a sostegno del Sindaco, ci si prodighi in 'un plauso e in un ringraziamento' alla Magistratura per indagini che riguardano la propria Amministrazione. Forse dimenticano di essere maggioranza e non opposizione. Naturalmente è chiaro il tentativo messo in atto dal Partito Democratico di eludere i cittadini, bluffando e offendendo la loro intelligenza. I cittadini di Barletta sanno bene che quei progetti relativi all'erosione della costa, all'orto botanico e alla Disfida 2015 sono da ascrivere a quella parte politica 'fallimentare' che da sempre governa i processi della nostra città. Così come non è vero che la politica e la gestione amministrativa viaggiano su due binari separati. La politica, o meglio chi viene eletto in maggioranza, ha la responsabilità di un'intera città oltre che il dovere di controllare ogni processo amministrativo nel rispetto dei cittadini stessi e dei principi fondamentali di 'legalità e trasparenza'.
Se è vero che la politica e l'amministrazione viaggiano su due binari separati gradiremmo sapere perché tra gli indagati spiccano dirigenti e funzionari storici del Comune di Barletta (da sempre legati ad una certa parte politica) e perché, tra gli indagati stessi, figuri il nome del responsabile della Commissione Patrimonio e Lavori Pubblici del PD? Tali inchieste quindi riportano all'attenzione dell'opinione pubblica importanti tematiche da sempre denunciate dalle Opposizioni: la macchina amministrativa è oramai da 'rottamare', va cambiata! Barletta va rivoltata come un calzino! Dopo questi ultimi accadimenti ci saremmo francamente aspettati 'scuse pubbliche' dal Sindaco Cascella e dalla sua Amministrazione ma invece con arroganza e delirio di onnipotenza si continua ad andare avanti come se nulla fosse accaduto. Noi chiediamo le dimissioni di chi ha determinato questo sfascio: dal milione e 200mila euro di finanziamento persi per l'erosione della costa ad un orto botanico da 2 milioni di euro che non è stato mai aperto sino a giungere alle deliberazioni frettolose e poco chiare sull'evento Disfida che, ricordiamo, non deve essere l'occasione per sperperare denaro pubblico ma l'opportunità di far crescere in termini economici, turistici e culturali la città di Barletta! Sindaco ma non era venuto da Roma per cambiare ed innovare Barletta? E' mai possibile che non riesce a prendere atto di aver fallito? Da domani, se ha una 'dignità', si guardi allo specchio con i suoi assessori, prima di varcare le porte di Palazzo di Città e di continuare a combinare danni all'immagine della città e alle tasche dei barlettani!"».