Barletta, scambio in culla di neonati, un anno dopo
Le due mamme in coro:«vogliamo giustizia!». Il pm Giuseppe Maralfa ne ha chiesto l’archiviazione
venerdì 5 novembre 2010
L'episodio di per sé aveva suscitato un misto di indignazione e senso del paradosso già un anno fa, quando nel lontano Dicembre 2009 due mamme barlettane, si ritrovarono a stringere a sé e ad allattare due pargoli non concepiti dal proprio grembo, per via di uno scambio di culle avvenuto proprio nella nursery dell'ospedale "Dimiccoli" di Barletta.
Accertato lo scambio, scattò immediatamente un' indagine interna che portò alla sospensione di tre inservienti, a cui fece seguito un indagine esterna dal pm del Tribunale di Trani Giuseppe Maralfa, il quale indagò per lesioni personali colpose un'ostetrica, una puericultrice ed un infermiera. Le indagini si sono concluse nel giugno scorso, fu lo stesso dott. Maralfa a chiederne l'archiviazione, con la seguente motivazione: «non è stato possibile stabilire chi tra le tre operatrici abbia tenuto la condotta colposa cui ha fatto seguito l'increscioso episodio dello scambio».
Di qui l'indignazione delle due mamme, infatti nei giorni scorsi nella camera di consiglio del tribunale di Trani, davanti al gip Roberto Oliveri del Castillo, l'avvocato Raffaele Dibello ha rilevato una serie di incongruenze tra l'indagine giudiziaria e quella amministrativa.
Il gip ora dovrà decidere se confermare l'archiviazione richiesta dal pm, oppure ordinargli di formulare un'imputazione coatta a carico delle indagate oppure, effettuare altre indagini.
Accertato lo scambio, scattò immediatamente un' indagine interna che portò alla sospensione di tre inservienti, a cui fece seguito un indagine esterna dal pm del Tribunale di Trani Giuseppe Maralfa, il quale indagò per lesioni personali colpose un'ostetrica, una puericultrice ed un infermiera. Le indagini si sono concluse nel giugno scorso, fu lo stesso dott. Maralfa a chiederne l'archiviazione, con la seguente motivazione: «non è stato possibile stabilire chi tra le tre operatrici abbia tenuto la condotta colposa cui ha fatto seguito l'increscioso episodio dello scambio».
Di qui l'indignazione delle due mamme, infatti nei giorni scorsi nella camera di consiglio del tribunale di Trani, davanti al gip Roberto Oliveri del Castillo, l'avvocato Raffaele Dibello ha rilevato una serie di incongruenze tra l'indagine giudiziaria e quella amministrativa.
Il gip ora dovrà decidere se confermare l'archiviazione richiesta dal pm, oppure ordinargli di formulare un'imputazione coatta a carico delle indagate oppure, effettuare altre indagini.