Barletta, passeggiata tra luci ed ombre della movida
Cosa succede quando i nostri figli escono la sera?. Una movida con molto rock’n roll
mercoledì 28 luglio 2010
Sullo sfondo di una città uggiosa, due ombre vengono verso la piazza, una delle tante della città di Eraclio. Queste faticano a muoversi, si sorreggono l'uno all'altra e poi pian piano quelle che in apparenza sembravano solo ombre, alla luce dei lampioni mostrano la loro essenza -quella di due giovanissimi-, il tutto mentre di tanto in tanto il vento sembra voler dar tregua a questa ennesima notte d'estate stretta dalla morsa del grande caldo.
Vuoi per il caldo, vuoi per l'esasperazione dell'ennesima notte di baldoria, vuoi perché tutta quella musica che riempie i vicoli stona con i bei tempi che furono, una signora se ne sta affacciata al balcone mentre i tavolini dei locali assomigliano a depressi avventori. C'è chi ha preso appunti per tutta la serata sul taccuino e prende la via di casa mentre tal altri decidono di dimenticare la serata con una birra di troppo. Tra le strade ti accorgi che forse la civiltà non sarà mai un dettaglio che contraddistinguerà i barlettani. Come la più degna delle canzoni di Ligabue, "già le quattro siamo qui, anche il sabato è andato cosi, si è bevuto, ballato, qualcuno ha imbarcato, il più scemo le ha prese…", ma dei sogni di rock'n roll di Liga neanche l'ombra, se non che "ombre dure adatte all'ora".
Non sempre per raccontare un qualcosa bisogna iniziare con il più famoso incipit "c'era una volta…", come non è sempre necessario iniziare dall'inizio. Talvolta bisogna iniziare dalla fine, dalla fine di un Sabato sera qui a Barletta.
Abbiamo percorso le varie strade del centro storico, quello stesso che negli ultimi dieci anni ha cambiato volto svestendo l'abito antico e buio, per indossare quello più moderno fatto di pizzerie e pub, di bar e musica. Un tempo v'erano antiche reti di mare, oggii tavolini e gazebo. Abbiamo vissuto una normale serata tra le vie della movida della nostra città: sembrano essere tutte uguali ben sapendo che alla fine non lo sono. Infatti ognuna ha la sua storia, alcune lasciano il segno. Tra i tavolini delle pizzerie, si chiacchiera del più e del meno, mentre tra una margherita e una quattro stagioni, tra un bicchiere di cola e un sorso di birra, la serata scorre via. Una strana calma pervade tutte le zone della movida barlettana, tra le vecchie mura di S.Cataldo e Piazza Pescheria passando dalla Piazzetta della Disfida.
Arriva infine il momento. I genitori consegnano le chiavi della città ai loro figli, e Barletta cambia definitivamente volto: nei prossimi giorni vi sveleremo tutti i retroscena della movida cittadina.
Vuoi per il caldo, vuoi per l'esasperazione dell'ennesima notte di baldoria, vuoi perché tutta quella musica che riempie i vicoli stona con i bei tempi che furono, una signora se ne sta affacciata al balcone mentre i tavolini dei locali assomigliano a depressi avventori. C'è chi ha preso appunti per tutta la serata sul taccuino e prende la via di casa mentre tal altri decidono di dimenticare la serata con una birra di troppo. Tra le strade ti accorgi che forse la civiltà non sarà mai un dettaglio che contraddistinguerà i barlettani. Come la più degna delle canzoni di Ligabue, "già le quattro siamo qui, anche il sabato è andato cosi, si è bevuto, ballato, qualcuno ha imbarcato, il più scemo le ha prese…", ma dei sogni di rock'n roll di Liga neanche l'ombra, se non che "ombre dure adatte all'ora".
Non sempre per raccontare un qualcosa bisogna iniziare con il più famoso incipit "c'era una volta…", come non è sempre necessario iniziare dall'inizio. Talvolta bisogna iniziare dalla fine, dalla fine di un Sabato sera qui a Barletta.
Abbiamo percorso le varie strade del centro storico, quello stesso che negli ultimi dieci anni ha cambiato volto svestendo l'abito antico e buio, per indossare quello più moderno fatto di pizzerie e pub, di bar e musica. Un tempo v'erano antiche reti di mare, oggii tavolini e gazebo. Abbiamo vissuto una normale serata tra le vie della movida della nostra città: sembrano essere tutte uguali ben sapendo che alla fine non lo sono. Infatti ognuna ha la sua storia, alcune lasciano il segno. Tra i tavolini delle pizzerie, si chiacchiera del più e del meno, mentre tra una margherita e una quattro stagioni, tra un bicchiere di cola e un sorso di birra, la serata scorre via. Una strana calma pervade tutte le zone della movida barlettana, tra le vecchie mura di S.Cataldo e Piazza Pescheria passando dalla Piazzetta della Disfida.
Arriva infine il momento. I genitori consegnano le chiavi della città ai loro figli, e Barletta cambia definitivamente volto: nei prossimi giorni vi sveleremo tutti i retroscena della movida cittadina.