"Barletta is burning"...nei pressi dell'Ospedale "Dimiccoli"

Due roghi di sterpaglie in due giorni a pochi metri dall'edificio. Un'emergenza estiva che necessita di attenzione da parte di cittadini e amministrazione

lunedì 11 giugno 2012 15.26
A cura di Luca Guerra
Barletta brucia ancora. No, purtroppo non parliamo del video dal titolo "Barletta is burning", che ironicamente qualche estate fa spopolava su Youtube, dipingendo le pittoresche abitudini dei giovani della nostra città: questa volta, fortunatamente, le fiamme non hanno come obiettivo attività commerciali, come successo spesso e volentieri in primavera, e non hanno un "appiccatore" ben definito, ma lasciano segni ben evidenti sul territorio e sono egualmente pericolose. Parliamo questa volta dei roghi "estivi", tipici purtroppo del panorama rupestre barlettano, appiccati spesso da agricoltori che nel tentativo di bruciare le stoppie presenti nelle proprie campagne creano disagi e pericoli per gli altri cittadini. Un fenomeno che si acuisce in giorni come quelli di ieri e oggi, dove è il vento a farla da padrone. Se poi il tutto avviene nei pressi dell'Ospedale "Mons. Raffaele Dimiccoli", come successo questa volta, allora gli elementi per preoccuparsi ci sono tutti.

E' quanto successo tra la giornata di ieri e la mattinata odierna, quando in ben due occasioni i Vigili del Fuoco di Barletta sono dovuti intervenire per domare le fiamme provocate dai roghi di sterpaglie nelle zone adiacenti il complesso ospedaliero. Ieri mattina, poco prima di mezzogiorno, i fondi agricoli dai quali nubi di fumo nero si innalzavano in cielo erano a poche decine di metri dal "Dimiccoli", mentre questa mattina il rogo ha interessato i campi adiacenti via Pasiello, a circa 150 metri dal "Dimiccoli". In entrambe le occasioni è stato necessario l'intervento dei Pompieri, ieri al lavoro per oltre un'ora, per mettere in sicurezza l'area. Altri interventi dei Vigili del Fuoco sono stati necessari nel pomeriggio di ieri nelle aree agricole tra Barletta e Andria. L'estate è appena iniziata, imparare a rispettare le avvisaglie del territorio e anche, nel caso specifico, la sofferenza di chi deve trascorrere perchè malato o al lavoro la propria giornata tra le mura ospedaliere, non è situazione accettabile: la speranza è che gli "autori" di questi incendi di stoppie e materiale abbandonato in campagna ci pensino 10, 100, 1000 volte prima di "operare".
(Twitter: @GuerraLuca88)