Barletta, inferno in Vico Giovenale. Squarciata una palazzina
Esplode una bombola di gas, ferito un disabile. Detriti sulla strada. Subito intervenute le Forze dell'ordine, presente anche il Sindaco
venerdì 4 giugno 2010
Ore 22:12. Un boato squarcia la notte barlettana, rompendo gli equilibri della movida e allertando chi ha avuto la ventura di trovarsi nei pressi di via Fieramosca nel centro storico o nei suoi vicoli. Infatti in uno di questi, piccole perle di una Barletta ormai riscoperta sia dai suoi abitanti che dal circondario, succede un qualcosa di indescrivibile: precisamente in Vico Giovenale.
Un luogo scoppio, quasi come uno di quei petardi proibiti delle notti di fine anno -più forte però e altrettanto prolungato- colpisce le orecchie di chi era nei paraggi. Sembra una bravata (di notte se ne sentono tante), invece si tratta di ben peggio. A sottolineare ciò, subito rumori di sirene, precisamente quelle di ambulanza e forze dell'ordine.
Lo spettacolo che ci è dato di cogliere in Vico Giovenale è disastroso: praticamente al centro del lungo vicolo, sul selciato a chianche vi sono altre pietre di grossissima caratura derivanti dalla costruzione vicina. Infatti lo scoppio di una bombola a gas ha causato lo squarcio della facciata un intero piano di una delle antiche palazzine (a causa della potenza dell'esplosione, il muro non ha retto alla pressione interna), facendo rovinare detriti sulla strada tanto da temere per l'incolumita di passanti, che a quanto risulta alle forze dell'ordine intervenute non erano presenti in quel momento. Possibilità non rara dato che nel vico non sono presenti esercizi commerciali ma solo ingressi di abitazioni, e questo non è abitualmente luogo di passaggio dei giovani avventori serali.
La bombola si trovava in un monolocale abitato da Ruggiero Panarella, un 51enne disabile, al secondo piano della suddetta palazzina. Non è chiara la dinamica, se lo scoppio è imputabile a semplice usura dei tubi o della relativa caldaia, oppure disattenzione o magari altro. Adesso è visibile solo un misto tra fumo nero e denso, pietre annerite, finestre divelte, uno scenario inquietante. Si levavano dalla sommità del monolocale lingue di fiamme che difficilmente i vigili del fuoco riuscivano a domare, nonostante gli sforzi profusi. L'incendio ha continuato per una buona mezz'ora ad ardere, e saltuariamente si vedevano vampate rosse salire verso il cielo. Si è temuto per l'incolumità degli abitanti delle vicine case, o peggio in un effetto domino degli altri impianti a gas. Fortunatamente grazie ai veloci interventi non v'è stata tale eventualità.
Nel vicolo subito mobilitati i vicini, che dato il forte e acre fumo hanno preferito attendere fuori della striscia di sicurezza che polizia e carabinieri hanno delimitato ai due estremi del vicolo. Non è stato comunque dato alcun ordine di evacuazione, data la concitazione del momento.
Intervenuti sul posto Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco (con due autobotti) e Operatori del 118 o.e.r e della Misericordia di Andria. Intervenuto con prontezza anche il Sindaco Nicola Maffei, subito informato e presente sul luogo con il capo dei vigili urbani e alcuni assessori. Tantissime le persone intervenute, alcuni ci hanno raccontato del caso umano dello sfortunato inquilino disabile, ferito e ustionato, sembra tuttora in condizioni di stabilità pur trattandosi di indiscrezioni. La prognosi è tuttavia riservata.
Aggiornamento, ore 01.15
La grosse nube levatasi si è vista da via dei pini e dalla litoranea di ponente. Allo stato attuale la zona attorno alla palazzina è stata messa in sicurezza.
Aggiornamento ore 07.00
L'uomo è stato trasportato al centro grandi ustionati Cardarelli di Napoli in quanto ha ustioni su più dell'80% del corpo ed è gravissimo. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco di Barletta e di Molfetta. La palazzina, seppur messa in sicurezza, desta preoccupazione per la sua stabilità.
Aggiornamento ore 8.40
La dinamica del fatto, ancora oscura, sembra comunque virare verso un atto di disattenzione. L'uomo, disabile mentale, non sembra essersi accorto di una eventuale fuga di gas e avrebbe involontariamente innescato lo scoppio. Non è tuttora esclusa l'ipotesi di problemi agli impianti.
Un luogo scoppio, quasi come uno di quei petardi proibiti delle notti di fine anno -più forte però e altrettanto prolungato- colpisce le orecchie di chi era nei paraggi. Sembra una bravata (di notte se ne sentono tante), invece si tratta di ben peggio. A sottolineare ciò, subito rumori di sirene, precisamente quelle di ambulanza e forze dell'ordine.
Lo spettacolo che ci è dato di cogliere in Vico Giovenale è disastroso: praticamente al centro del lungo vicolo, sul selciato a chianche vi sono altre pietre di grossissima caratura derivanti dalla costruzione vicina. Infatti lo scoppio di una bombola a gas ha causato lo squarcio della facciata un intero piano di una delle antiche palazzine (a causa della potenza dell'esplosione, il muro non ha retto alla pressione interna), facendo rovinare detriti sulla strada tanto da temere per l'incolumita di passanti, che a quanto risulta alle forze dell'ordine intervenute non erano presenti in quel momento. Possibilità non rara dato che nel vico non sono presenti esercizi commerciali ma solo ingressi di abitazioni, e questo non è abitualmente luogo di passaggio dei giovani avventori serali.
La bombola si trovava in un monolocale abitato da Ruggiero Panarella, un 51enne disabile, al secondo piano della suddetta palazzina. Non è chiara la dinamica, se lo scoppio è imputabile a semplice usura dei tubi o della relativa caldaia, oppure disattenzione o magari altro. Adesso è visibile solo un misto tra fumo nero e denso, pietre annerite, finestre divelte, uno scenario inquietante. Si levavano dalla sommità del monolocale lingue di fiamme che difficilmente i vigili del fuoco riuscivano a domare, nonostante gli sforzi profusi. L'incendio ha continuato per una buona mezz'ora ad ardere, e saltuariamente si vedevano vampate rosse salire verso il cielo. Si è temuto per l'incolumità degli abitanti delle vicine case, o peggio in un effetto domino degli altri impianti a gas. Fortunatamente grazie ai veloci interventi non v'è stata tale eventualità.
Nel vicolo subito mobilitati i vicini, che dato il forte e acre fumo hanno preferito attendere fuori della striscia di sicurezza che polizia e carabinieri hanno delimitato ai due estremi del vicolo. Non è stato comunque dato alcun ordine di evacuazione, data la concitazione del momento.
Intervenuti sul posto Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza, Vigili del Fuoco (con due autobotti) e Operatori del 118 o.e.r e della Misericordia di Andria. Intervenuto con prontezza anche il Sindaco Nicola Maffei, subito informato e presente sul luogo con il capo dei vigili urbani e alcuni assessori. Tantissime le persone intervenute, alcuni ci hanno raccontato del caso umano dello sfortunato inquilino disabile, ferito e ustionato, sembra tuttora in condizioni di stabilità pur trattandosi di indiscrezioni. La prognosi è tuttavia riservata.
Aggiornamento, ore 01.15
La grosse nube levatasi si è vista da via dei pini e dalla litoranea di ponente. Allo stato attuale la zona attorno alla palazzina è stata messa in sicurezza.
Aggiornamento ore 07.00
L'uomo è stato trasportato al centro grandi ustionati Cardarelli di Napoli in quanto ha ustioni su più dell'80% del corpo ed è gravissimo. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco di Barletta e di Molfetta. La palazzina, seppur messa in sicurezza, desta preoccupazione per la sua stabilità.
Aggiornamento ore 8.40
La dinamica del fatto, ancora oscura, sembra comunque virare verso un atto di disattenzione. L'uomo, disabile mentale, non sembra essersi accorto di una eventuale fuga di gas e avrebbe involontariamente innescato lo scoppio. Non è tuttora esclusa l'ipotesi di problemi agli impianti.
Interviene sul posto il nostro redattore Tommaso Francavilla, cercheremo di raccogliere più informazioni possibili.