«Barletta è schiacciata dal disastro ambientale»
La nota del Forum Salute e Ambiente in attesa del consiglio comunale
sabato 12 marzo 2016
«Il Forum Salute e Ambiente ha appreso che finalmente, dopo ben tre mesi dalla presentazione delle 2400 firme (totale delle firme sulle due delibere), è stato convocato un Consiglio Comunale per discutere le due delibere d'iniziativa popolare su Monitoraggio Ambientale Aziende Insalubri (in primis Timac e Buzzi Unicem) e Strategie Rifiuti Zero». E' quanto scrive Sandra Parente in rappresentanza del Forum Salute e Ambiente Barletta.
«Infatti è stata calendarizzata una seduta consiliare monotematica per la discussione delle due delibere, che si terrà il 18 marzo in seduta pomeridiana a partire dalle ore 16:00. Come al solito la classe politica ha perso una grande occasione di confrontarsi con il Forum che in poche settimane è riuscito a fare un grande lavoro di sensibilizzazione nei confronti della popolazione sulle tematiche ambientali, ma prendiamo comunque atto della volontà politica di aprire un confronto con i soggetti sociali su questioni che oggi rappresentano una delle maggiori criticità della città di Barletta, in un momento storico estremamente preoccupante per le ultime inchieste di disastro ambientale salite alla ribalta mediatica.
Oggi ormai tutti sanno che la città di Barletta è schiacciata da un disastro ambientale conclamato risultato di anni di rimozione dei crescenti problemi ambientali dall'agenda politica dell'Amministrazione cittadina, che molto spesso è andata a braccetto con quelle multinazionali responsabili delle numerose criticità , ignorando le numerose mobilitazioni che i movimenti hanno lanciato a più riprese sul gravissimo inquinamento dell'aria, del suolo, della falda acquifera e del mare. Vogliamo far finta di credere che la stagione della rimozione dei problemi sia terminata, che a Barletta si sia aperto un nuovo capitolo di consapevolezza da parte della classe politica, e che finalmente le Istituzioni cittadine siano pronte a rivestire il ruolo di garanti della salute pubblica, ruolo al quale sinora hanno quasi sempre abdicato.
Una cosa la vogliamo dire con chiarezza, le due delibere devono essere approvate così come sono state elaborate dal Forum, senza modifiche e stralci che ne snaturerebbero l'obiettivo primario, quello di garantire a questa città un futuro di risanamento ambientale e di un cambio del modello economico e produttivo. Questo per noi è un punto di partenza perché sappiamo benissimo che ci vogliono le risorse necessarie per renderle operative, anche con una programmazione quinquennale. Ma siamo anche consapevoli che queste due delibere sono lo strumento giusto per cercare finalmente di coniugare la necessità del risanamento ambientale del nostro territorio e la creazione, attraverso la Strategia Rifiuti Zero, di nuova occupazione. Per questo invitiamo tutti coloro che hanno firmato le delibere, tutti quei soggetti che sono scesi per le strade della città con noi lo scorso 22 gennaio e che non si fidano di una classe politica che fino ad ora non ha fatto nulla per affrontare le numerose emergenze, a partecipare al presidio che allestiremo il 18 marzo(dalle ore 16) sotto il Consiglio Comunale.
Subito dopo questo Consiglio Comunale inizieremo un'intensa attività di divulgazione sulle tematiche del monitoraggio e del risanamento ambientale, rivolte sia ai cittadini che ai rappresentanti istituzionali e agli amministratori del nostro territorio provinciale e regionale. Per cominciare il 21 marzo alle ore 18:30 ci sarà un incontro pubblico con Enzo Favoino, esperto di fama europea della Strategia Rifiuti Zero e Coordinatore Scientifico di Zero Waste Europe, e con il dott. Agostino Di Ciaula, Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico ISDE, che ha personalmente contribuito alla redazione delle due delibere di iniziativa popolare».
«Infatti è stata calendarizzata una seduta consiliare monotematica per la discussione delle due delibere, che si terrà il 18 marzo in seduta pomeridiana a partire dalle ore 16:00. Come al solito la classe politica ha perso una grande occasione di confrontarsi con il Forum che in poche settimane è riuscito a fare un grande lavoro di sensibilizzazione nei confronti della popolazione sulle tematiche ambientali, ma prendiamo comunque atto della volontà politica di aprire un confronto con i soggetti sociali su questioni che oggi rappresentano una delle maggiori criticità della città di Barletta, in un momento storico estremamente preoccupante per le ultime inchieste di disastro ambientale salite alla ribalta mediatica.
Oggi ormai tutti sanno che la città di Barletta è schiacciata da un disastro ambientale conclamato risultato di anni di rimozione dei crescenti problemi ambientali dall'agenda politica dell'Amministrazione cittadina, che molto spesso è andata a braccetto con quelle multinazionali responsabili delle numerose criticità , ignorando le numerose mobilitazioni che i movimenti hanno lanciato a più riprese sul gravissimo inquinamento dell'aria, del suolo, della falda acquifera e del mare. Vogliamo far finta di credere che la stagione della rimozione dei problemi sia terminata, che a Barletta si sia aperto un nuovo capitolo di consapevolezza da parte della classe politica, e che finalmente le Istituzioni cittadine siano pronte a rivestire il ruolo di garanti della salute pubblica, ruolo al quale sinora hanno quasi sempre abdicato.
Una cosa la vogliamo dire con chiarezza, le due delibere devono essere approvate così come sono state elaborate dal Forum, senza modifiche e stralci che ne snaturerebbero l'obiettivo primario, quello di garantire a questa città un futuro di risanamento ambientale e di un cambio del modello economico e produttivo. Questo per noi è un punto di partenza perché sappiamo benissimo che ci vogliono le risorse necessarie per renderle operative, anche con una programmazione quinquennale. Ma siamo anche consapevoli che queste due delibere sono lo strumento giusto per cercare finalmente di coniugare la necessità del risanamento ambientale del nostro territorio e la creazione, attraverso la Strategia Rifiuti Zero, di nuova occupazione. Per questo invitiamo tutti coloro che hanno firmato le delibere, tutti quei soggetti che sono scesi per le strade della città con noi lo scorso 22 gennaio e che non si fidano di una classe politica che fino ad ora non ha fatto nulla per affrontare le numerose emergenze, a partecipare al presidio che allestiremo il 18 marzo(dalle ore 16) sotto il Consiglio Comunale.
Subito dopo questo Consiglio Comunale inizieremo un'intensa attività di divulgazione sulle tematiche del monitoraggio e del risanamento ambientale, rivolte sia ai cittadini che ai rappresentanti istituzionali e agli amministratori del nostro territorio provinciale e regionale. Per cominciare il 21 marzo alle ore 18:30 ci sarà un incontro pubblico con Enzo Favoino, esperto di fama europea della Strategia Rifiuti Zero e Coordinatore Scientifico di Zero Waste Europe, e con il dott. Agostino Di Ciaula, Coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico ISDE, che ha personalmente contribuito alla redazione delle due delibere di iniziativa popolare».