Barletta è pronta a far guerra a Trani per la sede della Asl
Mennea (Pd) mette fretta a Rocco Canosa: «Subito il trasferimento». «Non si può più perdere tempo»
giovedì 24 giugno 2010
Dopo aver ingaggiato (e perso) il duello con Andria per la sede legale della provincia, Barletta è pronta ad una nuova battaglia, stavolta con Trani, per la sede della direzione generale della Asl, provvisoriamente allocata ad Andria. Come si ricorderà, nelle scorse settimane il sindaco di Trani, Giuseppe Tarantini, aveva avanzato ufficialmente la richiesta di trasferimento definitivo della sede della Asl a Trani nell'ex convento degli Agostiniani in piazza Gredenigo, andando così ad apporre la parola fine ad un contenzioso in atto proprio tra Comune di Trani e Asl sulla proprietà dell'immobile. Barletta però non ci sta e, dopo aver perso la sede legale, prova a soffiare a Trani la sede della Asl.
La prima mossa è stata quella di far saltare la conferenza dei sindaci, convocata ad Andria dal neo eletto sindaco Nicola Giorgino. L'argomento in discussione era lo spostamento definitivo della sede della sede delle direzione generale della Asl. L'incontro si è rivelato infruttuoso perché il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, ha richiesto un aggiornamento della convocazione per acquisire una non precisata ed ulteriore documentazione. Strane coincidenze, due giorni dopo, ecco giungere un comunicato stampa del neo eletto consigliere regionale barlettano Ruggiero Mennea, che chiede al direttore generale della Asl, Rocco Canosa, di accelerare i tempi per il trasferimento della sede della Asl da Andria a Barletta. A Trani si parla di un vero e proprio golpe ordito alla faccia della città del moscato.
«Sul trasferimento della sede della Asl Bat da Andria a Barletta non si può più perdere tempo. Il direttore generale Rocco Canosa prenda subito provvedimenti, è intollerabile che si continui a sperperare denaro pubblico in una situazione come quella attuale e, soprattutto, alla luce della sciagurata manovra finanziaria varata dal Governo». Nei giorni scorsi Mennea aveva chiesto pubblicamente all'assessore regionale Tommaso Fiore di iniziare a tagliare gli sprechi, ancor prima di intervenire su posti letto e ospedali. Uno di questi è senz'altro il fitto di 48.558,48 euro che la Asl Bat paga per i locali della sua sede «quando invece – dice Mennea - potrebbe spostarsi gratuitamente a Barletta e scegliere tra l'ospedale Dimiccoli, l'ex ospedale Umberto I o l'ex ospedale pediatrico, dove c'è spazio a sufficienza per ospitare gli uffici della Asl».
Mennea adesso calibra meglio il tiro e si rivolge direttamente al direttore generale Rocco Canosa. «E' una persona saggia e un ottimo manager, dia un segnale chiaro, eliminando una voce di spesa inutile. Siamo certi che un'iniziativa del genere non possa che riscontrare il giudizio positivo dei cittadini». Mennea annuncia che chiederà un incontro a Rocco Canosa per assicurarsi dell'avvio della procedura di trasferimento della sede della Asl. Cosa succederà adesso sullo scacchiere?
La prima mossa è stata quella di far saltare la conferenza dei sindaci, convocata ad Andria dal neo eletto sindaco Nicola Giorgino. L'argomento in discussione era lo spostamento definitivo della sede della sede delle direzione generale della Asl. L'incontro si è rivelato infruttuoso perché il sindaco di Barletta, Nicola Maffei, ha richiesto un aggiornamento della convocazione per acquisire una non precisata ed ulteriore documentazione. Strane coincidenze, due giorni dopo, ecco giungere un comunicato stampa del neo eletto consigliere regionale barlettano Ruggiero Mennea, che chiede al direttore generale della Asl, Rocco Canosa, di accelerare i tempi per il trasferimento della sede della Asl da Andria a Barletta. A Trani si parla di un vero e proprio golpe ordito alla faccia della città del moscato.
«Sul trasferimento della sede della Asl Bat da Andria a Barletta non si può più perdere tempo. Il direttore generale Rocco Canosa prenda subito provvedimenti, è intollerabile che si continui a sperperare denaro pubblico in una situazione come quella attuale e, soprattutto, alla luce della sciagurata manovra finanziaria varata dal Governo». Nei giorni scorsi Mennea aveva chiesto pubblicamente all'assessore regionale Tommaso Fiore di iniziare a tagliare gli sprechi, ancor prima di intervenire su posti letto e ospedali. Uno di questi è senz'altro il fitto di 48.558,48 euro che la Asl Bat paga per i locali della sua sede «quando invece – dice Mennea - potrebbe spostarsi gratuitamente a Barletta e scegliere tra l'ospedale Dimiccoli, l'ex ospedale Umberto I o l'ex ospedale pediatrico, dove c'è spazio a sufficienza per ospitare gli uffici della Asl».
Mennea adesso calibra meglio il tiro e si rivolge direttamente al direttore generale Rocco Canosa. «E' una persona saggia e un ottimo manager, dia un segnale chiaro, eliminando una voce di spesa inutile. Siamo certi che un'iniziativa del genere non possa che riscontrare il giudizio positivo dei cittadini». Mennea annuncia che chiederà un incontro a Rocco Canosa per assicurarsi dell'avvio della procedura di trasferimento della sede della Asl. Cosa succederà adesso sullo scacchiere?