Barletta e Canosa accoglieranno i rifiuti biostabilizzati a Foggia
Cascella: «Ora la Regione trovi soluzioni e si assuma responsabilità»
martedì 9 giugno 2015
12.04
Saranno le discariche speciali di rifiuti non pericolosi di Barletta e Canosa a raccogliere in via temporanea i rifiuti indifferenziati ma biostabilizzati nell'impianto di Foggia e provenienti da sette comuni della provincia Bat: a stabilirlo la riunione dell'OGA (Organo di Gestione d'Ambito) Bat tenutasi ieri pomeriggio in quel di Andria. Questo l'iter che sarà dunque seguito: nel capoluogo dauno avverrà la biostabilizzazione dei rifiuti indifferenziati, che saranno poi smistati nei due centri. Sul tavolo lo stato d'emergenza verificatosi dopo il fermo amministrativo della discarica di Andria dello scorso mese e il sequestro di quella di Trani risalente al settembre 2014.
Severo il commento del primo cittadino di Barletta, Pasquale Cascella: «I sindaci dell'Organo di Gestione d'Ambito della Bat si sono assunti l'onere derivante da disposizioni che obbiettivamente consentono di utilizzare la riserva prevista dalle norme negli impianti per la raccolta di rifiuti speciali non pericolosi, una volta verificate - su specifica richiesta dei rappresentanti dei Comuni di Barletta e Canosa - le prescritte autorizzazioni. In vista dell'incontro programmato alla Regione per giovedì, va detto che non possiamo accontentarci della classica eccezione che conferma la regola, perché inevitabilmente aggraverebbe anziché risolvere, le questioni aperte, ma semmai deve essere l'ancoraggio alle regole a favorire la ricerca di soluzioni con la piena assunzione di responsabilità da parte di tutte le autorità competenti a far fronte alle continue criticità, nel nostro come nel resto del territorio pugliese, dello smaltimento dei rifiuti. Abbiamo il dovere di non mettere a rischio e compromettere gli sforzi che pure le Amministrazioni e i cittadini stanno compiendo per raggiungere gli obiettivi della raccolta differenziata e della chiusura del ciclo dei rifiuti nello stesso ambito territoriale». Prossima tappa, portare l'emergenza-rifiuti alla corte del neo-eletto governatore pugliese Michele Emiliano, dopo anni di malagestione da parte dell'organo centrale, con i rinvii sul fronte ecotassa e lo scarso adeguamento della rete di raccolta ad acuire le problematiche vigenti. La palla passa così alla Giunta di via Capruzzi.
(Twitter: @GuerraLuca88)
Severo il commento del primo cittadino di Barletta, Pasquale Cascella: «I sindaci dell'Organo di Gestione d'Ambito della Bat si sono assunti l'onere derivante da disposizioni che obbiettivamente consentono di utilizzare la riserva prevista dalle norme negli impianti per la raccolta di rifiuti speciali non pericolosi, una volta verificate - su specifica richiesta dei rappresentanti dei Comuni di Barletta e Canosa - le prescritte autorizzazioni. In vista dell'incontro programmato alla Regione per giovedì, va detto che non possiamo accontentarci della classica eccezione che conferma la regola, perché inevitabilmente aggraverebbe anziché risolvere, le questioni aperte, ma semmai deve essere l'ancoraggio alle regole a favorire la ricerca di soluzioni con la piena assunzione di responsabilità da parte di tutte le autorità competenti a far fronte alle continue criticità, nel nostro come nel resto del territorio pugliese, dello smaltimento dei rifiuti. Abbiamo il dovere di non mettere a rischio e compromettere gli sforzi che pure le Amministrazioni e i cittadini stanno compiendo per raggiungere gli obiettivi della raccolta differenziata e della chiusura del ciclo dei rifiuti nello stesso ambito territoriale». Prossima tappa, portare l'emergenza-rifiuti alla corte del neo-eletto governatore pugliese Michele Emiliano, dopo anni di malagestione da parte dell'organo centrale, con i rinvii sul fronte ecotassa e lo scarso adeguamento della rete di raccolta ad acuire le problematiche vigenti. La palla passa così alla Giunta di via Capruzzi.
(Twitter: @GuerraLuca88)