Bando per il Natale 2015, incongruenze e contestazioni
Unimpresa Bat: «Pensavamo si stesse cambiando rotta ma resta lodevole solo l’intenzione»
giovedì 19 novembre 2015
«Si è concluso alle ore 13 del giorno mercoledì 18 novembre 2015 il termine ultimo per la presentazione al comune di Barletta delle Manifestazioni d'Interesse per allietare il Natale barlettano 2015. Un bando sommario che, secondo quanto dichiarato dai dirigenti Unimpresa Bat, ha manifestato tante lacune e tante incongruenze. Un bando, affermano dall'Associazione Datoriale, che avrebbe dovuto rappresentare un repentino cambio di rotta ma che tale rimane solo nelle intenzioni». E' quanto si legge nel comunicato diffuso da Unimpresa Bat. «Sono stati moltissimi i chiarimenti pretesi dall'Associazione nel corso di questi giorni e le risposte giunte da parte dell'Ufficio comunale sono state ritenute insoddisfacenti e per nulla esaustive.
Tra i punti maggiormente contestati dall'Associazione ci sono:
1. la contestazione di quanto previsto all'Art. 2 del bando - Destinatari – che recita: "Possono presentare domanda di partecipazione all' avviso: imprese private e professionisti che svolgono attività di produzione e/o distribuzione e/o progettazione e realizzazione di progetti culturali, associazioni, cooperative, enti, società legalmente costituite, anche riunite in RTI e/o ATI che abbiano già una comprovata esperienza nel settore di propria competenza e che abbiano già realizzato eventi e manifestazioni culturali anche con il sostegno finanziario ed organizzativo di enti pubblici.". Una formula ritenuta limitativa dell'interesse generale e produttiva di palesi vantaggi per singoli soggetti con azione fortemente discriminatoria in quanto escludente di quanti, soggetti privati o associazioni, non abbiano già precedentemente realizzato eventi e manifestazioni culturali i quali sono automaticamente e preventivamente esclusi dalla partecipazione. In caso di aggregazione in ATI o RTI non viene neppure specificato in che modo debba essere posseduto il "requisito" dell'"esperienza".
2. la contestazione della totale assenza di indicazione rispetto alla fattore di "moltiplicatore" che la proposta deve ingenerare in quanto non viene in alcun modo specificato in che misura il comune intenda intervenire economicamente rispetto alle proposte presentate. Questo è un enorme impedimento perché non consente di quantificare preventivamente l'entità economica della proposta ed agisce da deterrente. Infatti nel bando l'unica indicazione è che "L'Amministrazione Comunale garantirà la messa a disposizione gratuita di tutti gli spazi pubblici ove si svolgeranno le iniziative selezionate", senza alcuna indicazione di "interventi di sostegno economico" alle proposte di iniziative;
3. la contestazione dell'assoluta assenza di chiarimenti in merito alla tipologia del mercatino natalizio. Sin dal primo momento da parte dell'Associazione è stato richiesto un chiarimento il cui riscontro è giunto solo in data 16 novembre 2015, a soli due giorni dalla scadenza del bando, con nota a firma della Dirigente del Settore Politiche Attive di Sviluppo del comune di Barletta, prot.62842 con la quale viene confermata la tesi sostenuta sin dal primo giorno da Unimpresa Bat e in tale riscontro dell'Ufficio viene affermato: "la Commissione provvederà alla valutazione del/dei progetto/i presentato/i, il SUAP valuterà se sussistono le condizioni previste dall'art. 15 del vigente regolamento comunale sulle Aree Pubbliche, ed in particolare quelle previste dal comma 7 in ordine alla tempistica. E' opportuno quindi ricordare che l'Art.15 (Fiere Promozionali) del regolamento recita, al comma 5: "La fiera promozionale è gestita dal Comune che, nelle forme prescelte, assicura l'espletamento delle attività di carattere istituzionale e l'erogazione dei servizi relativi al suo funzionamento; al comma 6: "Il comune rilascia la concessione giornaliera del posteggio della fiera promozionale sulla base di una graduatoria, distinta per categorie di operatori e categoria merceologica, formulata a seguito di pubblicazione del bando comunale (che non è la Manifestazione di Interesse ma specifico bando per commercio A.P.), tenendo conto dei criteri stabiliti dalla D.G.R. n. 568 del 28/03/2013; al comma 7: "Il bando di cui al precedente comma 6, deve essere pubblicato all'Albo Pretorio ed opportunamente pubblicizzato nonché comunicato alle Associazioni di Categoria interessate almeno trenta giorni prima della data stabilita per l'inizio della presentazione delle domande e 60 giorni prima dello svolgimento della Fiera Promozionale. Nel caso di prima edizione della fiera promozionale, i suddetti termini possono essere ridotti, così come nel caso di esigenze improvvise ed eccezionali riconosciute e motivate".
E' evidente, pacifico ed acclarato che si è perso moltissimo tempo e che oggi, materialmente, non ci siano i tempi per procedere secondo quanto previsto dal vigente regolamento comunale e dal codice regionale del commercio. Quei tempi non ci sono a Barletta come non ci sono ad Andria e come non ci sono in tutti quei comuni dove, in modo autoreferenziale, si continua a procedere in autonomia, senza consultazione delle parti competenti e senza allargare quelle maglie così strette al punto che poi a restare imbrigliati sono sempre e solo i cittadini e quanti ancora non si rassegnano al sistema che continua a produrre quello che è sotto gli occhi di tutti».
Tra i punti maggiormente contestati dall'Associazione ci sono:
1. la contestazione di quanto previsto all'Art. 2 del bando - Destinatari – che recita: "Possono presentare domanda di partecipazione all' avviso: imprese private e professionisti che svolgono attività di produzione e/o distribuzione e/o progettazione e realizzazione di progetti culturali, associazioni, cooperative, enti, società legalmente costituite, anche riunite in RTI e/o ATI che abbiano già una comprovata esperienza nel settore di propria competenza e che abbiano già realizzato eventi e manifestazioni culturali anche con il sostegno finanziario ed organizzativo di enti pubblici.". Una formula ritenuta limitativa dell'interesse generale e produttiva di palesi vantaggi per singoli soggetti con azione fortemente discriminatoria in quanto escludente di quanti, soggetti privati o associazioni, non abbiano già precedentemente realizzato eventi e manifestazioni culturali i quali sono automaticamente e preventivamente esclusi dalla partecipazione. In caso di aggregazione in ATI o RTI non viene neppure specificato in che modo debba essere posseduto il "requisito" dell'"esperienza".
2. la contestazione della totale assenza di indicazione rispetto alla fattore di "moltiplicatore" che la proposta deve ingenerare in quanto non viene in alcun modo specificato in che misura il comune intenda intervenire economicamente rispetto alle proposte presentate. Questo è un enorme impedimento perché non consente di quantificare preventivamente l'entità economica della proposta ed agisce da deterrente. Infatti nel bando l'unica indicazione è che "L'Amministrazione Comunale garantirà la messa a disposizione gratuita di tutti gli spazi pubblici ove si svolgeranno le iniziative selezionate", senza alcuna indicazione di "interventi di sostegno economico" alle proposte di iniziative;
3. la contestazione dell'assoluta assenza di chiarimenti in merito alla tipologia del mercatino natalizio. Sin dal primo momento da parte dell'Associazione è stato richiesto un chiarimento il cui riscontro è giunto solo in data 16 novembre 2015, a soli due giorni dalla scadenza del bando, con nota a firma della Dirigente del Settore Politiche Attive di Sviluppo del comune di Barletta, prot.62842 con la quale viene confermata la tesi sostenuta sin dal primo giorno da Unimpresa Bat e in tale riscontro dell'Ufficio viene affermato: "la Commissione provvederà alla valutazione del/dei progetto/i presentato/i, il SUAP valuterà se sussistono le condizioni previste dall'art. 15 del vigente regolamento comunale sulle Aree Pubbliche, ed in particolare quelle previste dal comma 7 in ordine alla tempistica. E' opportuno quindi ricordare che l'Art.15 (Fiere Promozionali) del regolamento recita, al comma 5: "La fiera promozionale è gestita dal Comune che, nelle forme prescelte, assicura l'espletamento delle attività di carattere istituzionale e l'erogazione dei servizi relativi al suo funzionamento; al comma 6: "Il comune rilascia la concessione giornaliera del posteggio della fiera promozionale sulla base di una graduatoria, distinta per categorie di operatori e categoria merceologica, formulata a seguito di pubblicazione del bando comunale (che non è la Manifestazione di Interesse ma specifico bando per commercio A.P.), tenendo conto dei criteri stabiliti dalla D.G.R. n. 568 del 28/03/2013; al comma 7: "Il bando di cui al precedente comma 6, deve essere pubblicato all'Albo Pretorio ed opportunamente pubblicizzato nonché comunicato alle Associazioni di Categoria interessate almeno trenta giorni prima della data stabilita per l'inizio della presentazione delle domande e 60 giorni prima dello svolgimento della Fiera Promozionale. Nel caso di prima edizione della fiera promozionale, i suddetti termini possono essere ridotti, così come nel caso di esigenze improvvise ed eccezionali riconosciute e motivate".
E' evidente, pacifico ed acclarato che si è perso moltissimo tempo e che oggi, materialmente, non ci siano i tempi per procedere secondo quanto previsto dal vigente regolamento comunale e dal codice regionale del commercio. Quei tempi non ci sono a Barletta come non ci sono ad Andria e come non ci sono in tutti quei comuni dove, in modo autoreferenziale, si continua a procedere in autonomia, senza consultazione delle parti competenti e senza allargare quelle maglie così strette al punto che poi a restare imbrigliati sono sempre e solo i cittadini e quanti ancora non si rassegnano al sistema che continua a produrre quello che è sotto gli occhi di tutti».