Avviso pubblico per l'incubatore, «tempi stretti e nessun coinvolgimento delle associazioni»
Le perplessità di Stefano Chiariello, componente direzione PD Bat
venerdì 21 novembre 2014
18.58
«Il periodo che stiamo vivendo è molto sconfortante per i giovani e per chi voglia fare impresa nel mezzogiorno. I dati ISTAT ci parlano di un crollo demografico e di un invecchiamento della popolazione che interessa in particolar modo le nostre terre, mentre è in vorticoso aumento il flusso di giovani che emigrano per trovare opportunità di crescita professionale al nord o all'estero. L'economia locale, basata sul manifatturiero e sul calzaturiero, ha avuto il suo periodo di massimo fulgore negli anni '80 e '90 ma nell'ultimo decennio è crollata sotto la scure della globalizzazione; è dunque venuto meno quel tessuto produttivo che assorbiva buona parte della forza lavoro del territorio. E' necessario, pertanto, ripensare l'economia del territorio in un'ottica globale ed in questo senso la partenza dell'Incubatore per l'innovazione e la ricerca a Barletta, con la pubblicazione dell'avviso per la gestione dello stesso, è una buona notizia». E' quanto scrive Stefano Chiariello, componente della direzione di Partito Democratico Bat in una nota di commento alla recente notizia della pubblicazione dell'avviso pubblico per la gestione dell'incubatore dell'ex distilleria.
«E' bene però essere chiari: l'incubatore può essere una grande opportunità economica, occupazionale e culturale per il nostro territorio se chi lo gestirà avrà le caratteristiche, le capacità e la visione per dar vita a dinamiche di co-working e trasformare quest'iniziativa in un cluster, ovvero un soggetto attorno al quale si possa sviluppare un circolo virtuoso di nascita di nuove imprese, innovazione partecipata ed attrazione di capitali. In ragione di questo, sento di dover esprimere delle perplessità in ordine al termine di presentazione della domanda - 20 giorni dalla pubblicazione dell'avviso - incredibilmente esiguo se si considerano le attività di pianificazione da esperire e la necessità di favorire le aggregazioni di soggetti, potenzialmente anche internazionali, di natura imprenditoriale, scientifica ed associativa.
Infine, ritengo che la durata quinquennale dell'affidamento in gestione vada temperata con la previsione di una fase sperimentale intermedia entro la quale l'amministrazione potrà valutare i risultati conseguiti in termini di innovazione ed imprenditorialità così come l'effettivo coinvolgimento delle associazioni del nostro territorio (ambientali, culturali e sindacali), che diversamente rischierebbero di trovarsi ai margini di quello che può essere un importante processo di crescita collettiva e culturale della nostra comunità».
«E' bene però essere chiari: l'incubatore può essere una grande opportunità economica, occupazionale e culturale per il nostro territorio se chi lo gestirà avrà le caratteristiche, le capacità e la visione per dar vita a dinamiche di co-working e trasformare quest'iniziativa in un cluster, ovvero un soggetto attorno al quale si possa sviluppare un circolo virtuoso di nascita di nuove imprese, innovazione partecipata ed attrazione di capitali. In ragione di questo, sento di dover esprimere delle perplessità in ordine al termine di presentazione della domanda - 20 giorni dalla pubblicazione dell'avviso - incredibilmente esiguo se si considerano le attività di pianificazione da esperire e la necessità di favorire le aggregazioni di soggetti, potenzialmente anche internazionali, di natura imprenditoriale, scientifica ed associativa.
Infine, ritengo che la durata quinquennale dell'affidamento in gestione vada temperata con la previsione di una fase sperimentale intermedia entro la quale l'amministrazione potrà valutare i risultati conseguiti in termini di innovazione ed imprenditorialità così come l'effettivo coinvolgimento delle associazioni del nostro territorio (ambientali, culturali e sindacali), che diversamente rischierebbero di trovarsi ai margini di quello che può essere un importante processo di crescita collettiva e culturale della nostra comunità».