Autismo, niente luci blu a Barletta ma tanta speranza
Il messaggio del sindaco Cannito e dell'assessore Salvemini
giovedì 2 aprile 2020
12.19
«In questo tempo di restrizioni, di sacrifici, di mancata libertà e grande preoccupazione, non deve passare in silenzio una giornata importante come quella di oggi, dedicata alla consapevolezza sull'Autismo». Queste le parole del Sindaco Cosimo Cannito e dell'Assessore alle Politiche sociali Mari Anna Salvemini
«Questo "universo" di cui si sa così poco ma i cui casi, senza dover stare a sciorinare dati e statistiche, sono drammaticamente sempre più frequenti. Una settimana fa, proprio pensando ai bambini con disturbi dello spettro autistico abbiamo comunicato alle famiglie di offrire loro la possibilità di uscire per una passeggiata. E restiamo fermamente convinti che questa possibilità debba essere limitata esclusivamente a quei bambini e non a tutti gli altri, a tutela dei più piccoli, anche perché non è vero che non si ammalano.
Ma chiusa questa parentesi, la riflessione che oggi si impone, prima delle luci blu sui monumenti che quest'anno non accenderemo, proprio perché dobbiamo restare tutti a casa, è quella sulla necessità che si faccia ricerca, che si potenzi la ricerca, se ne comprenda il grande valore, per lo studio dell'Autismo, dei nuovi virus, delle malattie degenerative, di quelle rare, del cancro, di tutte le "epidemie" del nostro tempo. Tutto questo, nella speranza che l'epidemia che stiamo vivendo e che ci vede tutti vulnerabili, ci renda più sensibili e più vicini agli altri. E quando tutto questo sarà passato sarà un momento di festa per tutti, illumineremo di blu i nostri monumenti in segno di speranza e fiducia, negli uomini e nella scienza».
«Questo "universo" di cui si sa così poco ma i cui casi, senza dover stare a sciorinare dati e statistiche, sono drammaticamente sempre più frequenti. Una settimana fa, proprio pensando ai bambini con disturbi dello spettro autistico abbiamo comunicato alle famiglie di offrire loro la possibilità di uscire per una passeggiata. E restiamo fermamente convinti che questa possibilità debba essere limitata esclusivamente a quei bambini e non a tutti gli altri, a tutela dei più piccoli, anche perché non è vero che non si ammalano.
Ma chiusa questa parentesi, la riflessione che oggi si impone, prima delle luci blu sui monumenti che quest'anno non accenderemo, proprio perché dobbiamo restare tutti a casa, è quella sulla necessità che si faccia ricerca, che si potenzi la ricerca, se ne comprenda il grande valore, per lo studio dell'Autismo, dei nuovi virus, delle malattie degenerative, di quelle rare, del cancro, di tutte le "epidemie" del nostro tempo. Tutto questo, nella speranza che l'epidemia che stiamo vivendo e che ci vede tutti vulnerabili, ci renda più sensibili e più vicini agli altri. E quando tutto questo sarà passato sarà un momento di festa per tutti, illumineremo di blu i nostri monumenti in segno di speranza e fiducia, negli uomini e nella scienza».