ARO1, appello dei sindaci Cascella e Riserbato alla Regione Puglia

Ancora aperto il tavolo per evitare il commissariamento

mercoledì 5 febbraio 2014
Una «iniziativa istituzionale nei confronti di tutti gli enti coinvolti prima dell'avvio di qualsiasi azione sostitutiva» è stata chiesta alla Regione Puglia dai sindaci di Barletta, Pasquale Cascella, e di Trani, Luigi Nicola Riserbato, partecipanti, con i rispettivi assessori all'Ambiente, all'assemblea dell'Ambito di Raccolta Ottimale (ARO) che comprende anche il Comune di Bisceglie.

Ed è proprio la continua assenza ai lavori del rappresentante del Comune di Bisceglie, per dissensi sulla convenzione dell'ARO1, ad aver motivato l'appello degli altri sindaci all'Assessore regionale a "contribuire all'auspicabile superamento delle riserve sin qui emerse" in modo che si possa aprire una fase di condivisione dei procedimenti necessari all'attivazione del servizio unitario di spazzamento, raccolta e trasporto a livello dell'ARO così da non ricadere nell'esercizio dei poteri sostitutivi (ovvero, il commissariamento) previsto dalla normativa regionale.

L'iniziativa nei confronti della Regione si è resa necessaria perché, nonostante il TAR abbia respinto il ricorso avverso alla nomina a presidente dell'ARO di Pasquale Cascella, avvenuta a norma di statuto nella sua qualità di sindaco del Comune più popoloso dell'ARO, il sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, nella lettera con cui ha motivato la sua "mancata partecipazione" alla nuova riunione dell'ARO, ha lamentato di non aver ricevuto riscontri alla sua proposta di modifica della Convenzione costitutiva dell'ARO1. Questa era già stata inviata, per acquisirne il parere, alla Regione che aveva proposto lo schema originario del patto statutario tra Comuni. Di qui l'esigenza di una specifica iniziativa che affronti la questione con il coinvolgimento di tutti gli enti interessati.

Nell'ordine del giorno dell'Assemblea, infatti, i sindaci presenti hanno espresso la propria "preoccupazione per lo stato di paralisi in cui l'ARO1 è costretta dal contenzioso in atto" e ribadito la "volontà di garantire la piena funzionalità dell'ARO1 in linea con le indicazioni e gli obblighi scaturiti dalle norme regionali".