Arbusti alti in spiaggia a Barletta. Incuria? È per la tutela del fratino
Le aree sulla litoranea protagoniste di polemiche sui social. La parola al presidente di Legambiente: «Le dune costiere vanno protette»
martedì 20 agosto 2024
10.31
Tra le tante polemiche "estive" che si susseguono sui social, nei giorni scorsi ne è stata sollevata una a riguardo di quelle aree adibite per la salvaguardia del fratino, un piccollo uccello presente in Italia che generalmente nidifica sulle coste dell'Adriatico e del Tirreno: si tratta di una specie che però negli ultimi decenni si è dimezzata.
A tal proposito è stato firmato un accordo tra il Comune di Barletta, Legambiente Circolo di Barletta e Società Italiana di Geologia Ambientale al fine di promuovere una corretta gestione degli arenili e dei cordoni dunari che caratterizzano il lungomare Mennea.
Effettivamente, a un primo fugace sguardo, la situazione a livello visivo non è delle migliori: infatti si tratta di una zona prevalentemente erbosa che vede ostruito il passaggio verso la riva.
Numerosi sono i bagnanti che lamentano questa situazione, infatti si leggono commenti che chiedono maggiore pulizia e decoro dell'area.
Interviene così il presidente di Legambiente, Raffaele Corvasce, per spiegare la situazione e chiarire i numerosi dubbi a riguardo.
"Io credo che molto spesso i social vengano utilizzati in maniera inconsapevole, e che dietro ogni commento ci sia ignoranza in materia, che per fortuna non riguarda tutta la cittadinanza. L'area del fratino è un'area che si trova nella fase embrionale di un processo che è cominciato un po' di tempo fa.
Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare innanzitutto la specie, ma anche il nostro mare e le nostre spiagge. Seppur esteticamente non sia ancora un belvedere, quel tipo di vegetazione è utile alla salvaguardia del paesaggio, infatti non è altro che la vegetazione che troviamo nelle zone del Salento o della Sardegna.
Spiagge apparentemente incolte permettono all'ecosistema di rigenerarsi, e una pulizia meccanica non fa altro che interrompere questo ciclo. Per quanto riguarda il passaggio che porta alla spiaggia, purtroppo non è nostra competenza".
Si ringrazia per le fotografie Primula Carloni
A tal proposito è stato firmato un accordo tra il Comune di Barletta, Legambiente Circolo di Barletta e Società Italiana di Geologia Ambientale al fine di promuovere una corretta gestione degli arenili e dei cordoni dunari che caratterizzano il lungomare Mennea.
Effettivamente, a un primo fugace sguardo, la situazione a livello visivo non è delle migliori: infatti si tratta di una zona prevalentemente erbosa che vede ostruito il passaggio verso la riva.
Numerosi sono i bagnanti che lamentano questa situazione, infatti si leggono commenti che chiedono maggiore pulizia e decoro dell'area.
Interviene così il presidente di Legambiente, Raffaele Corvasce, per spiegare la situazione e chiarire i numerosi dubbi a riguardo.
"Io credo che molto spesso i social vengano utilizzati in maniera inconsapevole, e che dietro ogni commento ci sia ignoranza in materia, che per fortuna non riguarda tutta la cittadinanza. L'area del fratino è un'area che si trova nella fase embrionale di un processo che è cominciato un po' di tempo fa.
Il nostro obiettivo è quello di salvaguardare innanzitutto la specie, ma anche il nostro mare e le nostre spiagge. Seppur esteticamente non sia ancora un belvedere, quel tipo di vegetazione è utile alla salvaguardia del paesaggio, infatti non è altro che la vegetazione che troviamo nelle zone del Salento o della Sardegna.
Spiagge apparentemente incolte permettono all'ecosistema di rigenerarsi, e una pulizia meccanica non fa altro che interrompere questo ciclo. Per quanto riguarda il passaggio che porta alla spiaggia, purtroppo non è nostra competenza".
Si ringrazia per le fotografie Primula Carloni