Approvato il nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza urbana a Barletta
Ecco tutte le misure adottate nel documento approvato dal Consiglio comunale
domenica 9 maggio 2021
Il Consiglio comunale, con i voti della maggioranza, ha approvato il nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana. Con questo atto l'Amministrazione comunale dà seguito all'impegno preso in sede di firma del "Patto per la sicurezza urbana" siglato il 6 agosto 2020 dal sindaco Cosimo Cannito e dal prefetto Maurizio Valiante alla presenza del vice Ministro dell'Interno Vito Crimi.
Nel Patto, fra le altre cose, il Comune dà attuazione al cosiddetto "DASPO Urbano" individuando, d'intesa con la Prefettura, le aree di particolare tutela nell'ambito del territorio cittadino. Il nuovo Regolamento, che in fase di approvazione ha accolto diversi emendamenti, quelli proposti dalla Commissione Affari istituzionali, Sicurezza e Legalità, della Commissione Ambiente e Servizi pubblici e tutti quelli contenuti nel maxi emendamento delle opposizioni che hanno scontato il parere positivo del dirigente del Settore Sicurezza, individua le aree più sensibili nelle scuole, biblioteche, musei, chiese e altri edifici dedicati al culto, monumenti, parchi e giardini pubblici, spiagge.
È stata, inoltre, inserita tutta la zona del centro storico (compresi tra le vie: corso Vittorio Emanuele, tratto da via Cordova a corso Garibaldi; corso Garibaldi, da incrocio con corso Vittorio Emanuele a corso Cavour; corso Cavour, tratto da via Garibaldi a via 3 novembre; via Carlo V d'Asburgo, piazza Castello, via Mura San Cataldo, piazza Marina, via Mura del Carmine, via Teatini, piazza Plebiscito), i giardini dell'orologio di San Giacomo con relativa piazzetta, il Sagrato del Duomo e le zone adiacenti, i parcheggi, le mense sociali, gli impianti sportivi, i presidi sanitari.
Una volta accertate le condotte illecite, al trasgressore verrà ordinato l'allontanamento dal luogo ove è stato commesso il fatto, con ordine scritto e motivato che sarà trasmesso con immediatezza al Questore. Gli ambiti di interesse del nuovo regolamento vanno ovviamente oltre la questione DASPO, e riguardano, tra l'altro, l'occupazione di aree e spazi pubblici appartenenti al Demanio, il patrimonio comunale, l'occupazione del suolo pubblico, l'accessibilità e fruibilità degli spazi pubblici da parte di tutta la collettività.
Il regolamento interviene anche sulla pulizia e il decoro dei luoghi pubblici da parte sia dei singoli cittadini sia degli esercenti, specificando le sanzioni amministrative a cui vanno incontro i contravventori. Particolare spazio viene riservato al disturbo della quiete e del riposo delle persone con rumori, suoni (anche a scopo pubblicitario), canti e spettacoli con distinzione tra periodo invernale ed estivo ma, comunque, tutti i giorni dell'anno dalle ore 13.30 alle15.30. La violazione di tali norme è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
Un ampio capitolo è poi dedicato ai titolari o gestori di pubblici esercizi, commerciali, artigianali e di servizio, che sono tenuti a provvedere all'adozione di misure volte a contenere i fenomeni di degrado e disturbo alla tranquillità pubblica (nonché di limitazione alla libera fruibilità degli spazi pubblici adiacenti il locale), al rispetto degli orari di apertura e delle normative inerenti la somministrazione di alimenti e bevande.
Il regolamento ribadisce, inoltre, il divieto di acquistare, ricevere, consumare ed esibire sostanze stupefacenti, di accattonaggio che causi disturbo ai passanti e avere condotte che favoriscano la prostituzione. Il nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana integra con ulteriori prescrizioni il Regolamento comunale anche in materia di tutela e fruizione del verde pubblico. In particolare alcune attività, come gare sportive o iniziative ricreative, possono avvenire solo nelle aree a ciò destinate previa autorizzazione rilasciata dall'ufficio comunale competente.
E' vietato, inoltre, nelle aree destinate a verde pubblico, danneggiare il suolo, il manto erboso, le piante; accamparsi e adibire le panchine a giaciglio; porre in sosta i veicoli a motore; collocare cartelli e striscioni sulle piante; lanciare o distribuire volantini; servirsi delle fontane per lavare veicoli o animali con quest'ultimi che non possono essere lasciati circolare liberamente.
«Si tratta di un provvedimento importante per la città – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – perché interviene sulla qualità della vita dei cittadini, migliorandola, e perché alza il livello di attenzione e vigilanza sul territorio comunale. Sono per questo grato per il lavoro svolto dai dirigenti, in particolare Savino Filannino, dalle Commissioni consiliari presiedute dall'avvocato Adelaide Spinazzola e Massimo Mazzarisi, dall'assessore Nicola Gambarrota».
Nel Patto, fra le altre cose, il Comune dà attuazione al cosiddetto "DASPO Urbano" individuando, d'intesa con la Prefettura, le aree di particolare tutela nell'ambito del territorio cittadino. Il nuovo Regolamento, che in fase di approvazione ha accolto diversi emendamenti, quelli proposti dalla Commissione Affari istituzionali, Sicurezza e Legalità, della Commissione Ambiente e Servizi pubblici e tutti quelli contenuti nel maxi emendamento delle opposizioni che hanno scontato il parere positivo del dirigente del Settore Sicurezza, individua le aree più sensibili nelle scuole, biblioteche, musei, chiese e altri edifici dedicati al culto, monumenti, parchi e giardini pubblici, spiagge.
È stata, inoltre, inserita tutta la zona del centro storico (compresi tra le vie: corso Vittorio Emanuele, tratto da via Cordova a corso Garibaldi; corso Garibaldi, da incrocio con corso Vittorio Emanuele a corso Cavour; corso Cavour, tratto da via Garibaldi a via 3 novembre; via Carlo V d'Asburgo, piazza Castello, via Mura San Cataldo, piazza Marina, via Mura del Carmine, via Teatini, piazza Plebiscito), i giardini dell'orologio di San Giacomo con relativa piazzetta, il Sagrato del Duomo e le zone adiacenti, i parcheggi, le mense sociali, gli impianti sportivi, i presidi sanitari.
Una volta accertate le condotte illecite, al trasgressore verrà ordinato l'allontanamento dal luogo ove è stato commesso il fatto, con ordine scritto e motivato che sarà trasmesso con immediatezza al Questore. Gli ambiti di interesse del nuovo regolamento vanno ovviamente oltre la questione DASPO, e riguardano, tra l'altro, l'occupazione di aree e spazi pubblici appartenenti al Demanio, il patrimonio comunale, l'occupazione del suolo pubblico, l'accessibilità e fruibilità degli spazi pubblici da parte di tutta la collettività.
Il regolamento interviene anche sulla pulizia e il decoro dei luoghi pubblici da parte sia dei singoli cittadini sia degli esercenti, specificando le sanzioni amministrative a cui vanno incontro i contravventori. Particolare spazio viene riservato al disturbo della quiete e del riposo delle persone con rumori, suoni (anche a scopo pubblicitario), canti e spettacoli con distinzione tra periodo invernale ed estivo ma, comunque, tutti i giorni dell'anno dalle ore 13.30 alle15.30. La violazione di tali norme è punita con una sanzione amministrativa pecuniaria da 25 a 500 euro.
Un ampio capitolo è poi dedicato ai titolari o gestori di pubblici esercizi, commerciali, artigianali e di servizio, che sono tenuti a provvedere all'adozione di misure volte a contenere i fenomeni di degrado e disturbo alla tranquillità pubblica (nonché di limitazione alla libera fruibilità degli spazi pubblici adiacenti il locale), al rispetto degli orari di apertura e delle normative inerenti la somministrazione di alimenti e bevande.
Il regolamento ribadisce, inoltre, il divieto di acquistare, ricevere, consumare ed esibire sostanze stupefacenti, di accattonaggio che causi disturbo ai passanti e avere condotte che favoriscano la prostituzione. Il nuovo Regolamento di Polizia e Sicurezza Urbana integra con ulteriori prescrizioni il Regolamento comunale anche in materia di tutela e fruizione del verde pubblico. In particolare alcune attività, come gare sportive o iniziative ricreative, possono avvenire solo nelle aree a ciò destinate previa autorizzazione rilasciata dall'ufficio comunale competente.
E' vietato, inoltre, nelle aree destinate a verde pubblico, danneggiare il suolo, il manto erboso, le piante; accamparsi e adibire le panchine a giaciglio; porre in sosta i veicoli a motore; collocare cartelli e striscioni sulle piante; lanciare o distribuire volantini; servirsi delle fontane per lavare veicoli o animali con quest'ultimi che non possono essere lasciati circolare liberamente.
«Si tratta di un provvedimento importante per la città – ha detto il sindaco Cosimo Cannito – perché interviene sulla qualità della vita dei cittadini, migliorandola, e perché alza il livello di attenzione e vigilanza sul territorio comunale. Sono per questo grato per il lavoro svolto dai dirigenti, in particolare Savino Filannino, dalle Commissioni consiliari presiedute dall'avvocato Adelaide Spinazzola e Massimo Mazzarisi, dall'assessore Nicola Gambarrota».