Aperta la diatriba del Frecciarossa "Pietro Mennea"
Botta e risposta con Trenitalia per la mancata fermata a Barletta del treno ad alta velocità
sabato 23 luglio 2016
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In merito alla questione della mancata fermata del treno Frecciarossa "Pietro Mennea" (tratta Lecce-Milano) di cui avevamo già parlato in un precedente articolo, arriva la risposta di Trenitalia in merito alla questione.
Le Ferrovie dello Stato hanno sottolineato come i servizi ferroviari delle "Frecce" siano sostenuti economicamente dai ricavi di traffico senza sovvenzioni pubbliche e, considerando il basso numero di fermate fatte dai treni Frecciarossa, vanno prese in considerazione per le fermate solo le stazioni con un flusso di traffico rilevante, il tutto con l'elenco dei servizi ferroviari (da Frecciabianca fino a Intercity) che collegano Barletta al resto della Penisola per avvalorare la tesi che una fermata del Frecciarossa sarebbe superflua.
Nel documento anche la replica di Biasotti e Sisto che evidenziano ancora una volta come sia inammissibile la mancata fermata di un treno ad alta velocità in un capoluogo di provincia che conta un utenza di circa 600 mila passeggeri, tenendo in considerazione come Barletta sia uno snodo fondamentale per le città troppo distanti dalle zone metropolitane di Foggia a Nord e Bari a Sud.
I due chiudono con un'aspra critica a Trenitalia: "le scelte fin qui compiute [...] continuano a penalizzare in maniera non più accettabile il territorio,la Puglia e la stessa società"
Le Ferrovie dello Stato hanno sottolineato come i servizi ferroviari delle "Frecce" siano sostenuti economicamente dai ricavi di traffico senza sovvenzioni pubbliche e, considerando il basso numero di fermate fatte dai treni Frecciarossa, vanno prese in considerazione per le fermate solo le stazioni con un flusso di traffico rilevante, il tutto con l'elenco dei servizi ferroviari (da Frecciabianca fino a Intercity) che collegano Barletta al resto della Penisola per avvalorare la tesi che una fermata del Frecciarossa sarebbe superflua.
Nel documento anche la replica di Biasotti e Sisto che evidenziano ancora una volta come sia inammissibile la mancata fermata di un treno ad alta velocità in un capoluogo di provincia che conta un utenza di circa 600 mila passeggeri, tenendo in considerazione come Barletta sia uno snodo fondamentale per le città troppo distanti dalle zone metropolitane di Foggia a Nord e Bari a Sud.
I due chiudono con un'aspra critica a Trenitalia: "le scelte fin qui compiute [...] continuano a penalizzare in maniera non più accettabile il territorio,la Puglia e la stessa società"