Antonio Binetti: l'attivista digitale per l'ambiente e la sua nuova mostra
La mostra in programma a settembre avrà il nome di Archeoplastica
mercoledì 6 aprile 2022
"Porto Arè con me" è stato uno dei progetti di grande portata innovativa, proposto da Antonio Binetti sei anni fa, un modo per salvaguardare la costa e favorire il turismo balneare. Per esempio, sui fondali delle Isole Tremiti, è stata posizionata una statua di Padre Pio con le braccia spalancate verso l'altro, un inno alla vita e alla natura. Perché non farlo per Barletta? Pensò qualche anno fa Antonio Binetti, volontario, ambientalista e subacqueo.
Dopo questo sogno, che a causa di questioni burocratiche non è stato portato a compimento, Antonio è pronto per realizzarne un altro: Archeoplastica, la mostra che darà spazio agli artisti per utilizzare la plastica e farne bellezza. Sulla tela verrà incollata spazzatura, plastica che permetterà la realizzazione di opere come Eraclio o la riproduzione di quadri di De Nittis.
Fissare plastica e spazzatura su tela per dare consapevolezza ad adulti e bambini con il forte impatto visivo, guardare per avere visione dei danni che verranno prodotti.
«Ho ritrovato sulle coste dei reperti risalenti agli anni quaranta. Il mare vive delle ingiustizie e per questo che la mostra, dopo settembre, arriverà nelle scuole di Barletta».
Con il mare invece, la storia è iniziata diversamente.
Mio padre mi regalò prima una maschera e poi delle pinne. Ogni domenica mio padre mi tagliava un pezzo di pinne per prepararmi al giorno in cui sarebbero rimaste solo le scarpette.
Una domenica è successo veramente e di lì che iniziato ad amare il mare. Lo rispetto così tanto che non mangio pesce da 10 anni».
Un amore che ha trasmesso ai suoi figli e che continua a coltivare attraverso lo studio della biologia. Antonio Binetti è quello che oggi definiremmo un social attivista: utilizza i social per fare formazione, promuovere le sue iniziative e tante altre legate all'ambiente.
«Tutti i cittadini dovrebbero fare qualcosa per l'ambiente quasi come atto di dolore. Il mare ci dà tutto. Ma noi cosa regaliamo al mare? La mostra che ho organizzato sarà un'azione. L'accesso sarà gratuito perché i bambini hanno il diritto di vedere queste opere e hanno diritto di conoscere».
Dopo questo sogno, che a causa di questioni burocratiche non è stato portato a compimento, Antonio è pronto per realizzarne un altro: Archeoplastica, la mostra che darà spazio agli artisti per utilizzare la plastica e farne bellezza. Sulla tela verrà incollata spazzatura, plastica che permetterà la realizzazione di opere come Eraclio o la riproduzione di quadri di De Nittis.
Fissare plastica e spazzatura su tela per dare consapevolezza ad adulti e bambini con il forte impatto visivo, guardare per avere visione dei danni che verranno prodotti.
«Ho ritrovato sulle coste dei reperti risalenti agli anni quaranta. Il mare vive delle ingiustizie e per questo che la mostra, dopo settembre, arriverà nelle scuole di Barletta».
Ma come è sbocciato questo amore per il mare e la natura?
«Avevo otto anni quando ero in spiaggia con mio zio. Iniziai a creare una montagna di rifiuti e gli chiesi perché ce ne fossero così tanti. Quando vidi questa prima ingiustizia capì che le azioni di ognuno possono fare la differenza.Con il mare invece, la storia è iniziata diversamente.
Mio padre mi regalò prima una maschera e poi delle pinne. Ogni domenica mio padre mi tagliava un pezzo di pinne per prepararmi al giorno in cui sarebbero rimaste solo le scarpette.
Una domenica è successo veramente e di lì che iniziato ad amare il mare. Lo rispetto così tanto che non mangio pesce da 10 anni».
Un amore che ha trasmesso ai suoi figli e che continua a coltivare attraverso lo studio della biologia. Antonio Binetti è quello che oggi definiremmo un social attivista: utilizza i social per fare formazione, promuovere le sue iniziative e tante altre legate all'ambiente.
«Tutti i cittadini dovrebbero fare qualcosa per l'ambiente quasi come atto di dolore. Il mare ci dà tutto. Ma noi cosa regaliamo al mare? La mostra che ho organizzato sarà un'azione. L'accesso sarà gratuito perché i bambini hanno il diritto di vedere queste opere e hanno diritto di conoscere».