Angela D'Onghia Capolista al Senato per Monti
«Etica ed onestà», questo dirò a tutti. Il candidato barlettano alla Camera Basile la presenta a Barletta
lunedì 18 febbraio 2013
12.03
Il 21 gennaio Angela D'Onghia ha ricevuto una telefonata dal prof. Mario Monti chiedendole la disponibilità a candidarsi nella lista "Scelta Civica con Monti per l'Italia". Solo venti minuti per decidere e l'imprenditrice di Noci in quel breve lasso di tempo, ha accettato. E' capolista al Senato per la Puglia. Accettando il prossimo incarico politico, ha lasciato intendere, che abbandonerà quello di amministratore unico dell'azienda Nocese Manifatture della quale è anche presidente.
Ieri sera è stata a Barletta, presentata dal candidato barlettano alla Camera Alfredo Basile. Nel suo personale dossier leggiamo che nel 2008 è stata insignita, dal presidente della Repubblica, della carica di Cavaliere del Lavoro. Non le piace il comune appellativo - campagna elettorale - vuole invece sentirsi inglobata in un nuovo percorso di vita che esalti la sua tenacia e incorruttibilità. Minuta, subito colloquiale con l'auditorio barlettano. Senza fronzoli e subito proiettata nei temi del sociale, del lavoro, di fare subito impresa e senza altro indugio, collaborare con chi davvero vuole le riforme nel Paese. Ha dimostrato di conoscere bene le problematiche del territorio pugliese che Monti le affida. L'imprenditrice di Noci, senza enfasi e ricercatezze lessicali, ha saputo coniugare pragmatismo e valori umani con corrispondenti esempi della sua vita personale.
Sul tema della corruzione è stata quanto mai incisiva e sicura di poter arginare gran parte di questo squallido fenomeno. Una lunga e circostanziata riflessione l'ha dedicata al tema della crescita, individuando nel turismo e in una coesa sfida internazionale delle imprese, puntando sul Made in Italy, valore e sicura chiave di successo da gestire e rafforzare. Ma è stato sul tema etica-politica che la neo-senatrice è stata severissima ed intransigente, convincendo.
E che la crisi non è solo economica ma soprattutto valoriale, l'ha rimarcato anche il candidato barlettano alla Camera, Alfredo Basile: «In un momento estremamente delicato, c'è necessità che la società civile resti unita e salga la Politica, Politica nel senso più alto, nel significato aristotelico del termine per mettere a disposizione del Paese ogni professionalità e la propria esperienza giornaliera a contatto con i problemi reali del Paese». Basile ha evidenziato il silenzio quasi tombale di altre espressioni politiche locali insinuando, forse non a torto, che stiano affilando le armi del clientelismo per riacquisire le recenti posizioni di potere e di gestione della cosa pubblica.
Ieri sera è stata a Barletta, presentata dal candidato barlettano alla Camera Alfredo Basile. Nel suo personale dossier leggiamo che nel 2008 è stata insignita, dal presidente della Repubblica, della carica di Cavaliere del Lavoro. Non le piace il comune appellativo - campagna elettorale - vuole invece sentirsi inglobata in un nuovo percorso di vita che esalti la sua tenacia e incorruttibilità. Minuta, subito colloquiale con l'auditorio barlettano. Senza fronzoli e subito proiettata nei temi del sociale, del lavoro, di fare subito impresa e senza altro indugio, collaborare con chi davvero vuole le riforme nel Paese. Ha dimostrato di conoscere bene le problematiche del territorio pugliese che Monti le affida. L'imprenditrice di Noci, senza enfasi e ricercatezze lessicali, ha saputo coniugare pragmatismo e valori umani con corrispondenti esempi della sua vita personale.
Sul tema della corruzione è stata quanto mai incisiva e sicura di poter arginare gran parte di questo squallido fenomeno. Una lunga e circostanziata riflessione l'ha dedicata al tema della crescita, individuando nel turismo e in una coesa sfida internazionale delle imprese, puntando sul Made in Italy, valore e sicura chiave di successo da gestire e rafforzare. Ma è stato sul tema etica-politica che la neo-senatrice è stata severissima ed intransigente, convincendo.
E che la crisi non è solo economica ma soprattutto valoriale, l'ha rimarcato anche il candidato barlettano alla Camera, Alfredo Basile: «In un momento estremamente delicato, c'è necessità che la società civile resti unita e salga la Politica, Politica nel senso più alto, nel significato aristotelico del termine per mettere a disposizione del Paese ogni professionalità e la propria esperienza giornaliera a contatto con i problemi reali del Paese». Basile ha evidenziato il silenzio quasi tombale di altre espressioni politiche locali insinuando, forse non a torto, che stiano affilando le armi del clientelismo per riacquisire le recenti posizioni di potere e di gestione della cosa pubblica.