Polemiche sulla nuova giunta: interviene Felice Brescia del Collettivo 'Exit'

La maggioranza che sostiene Maffei è in «palese conflitto di interessi». Le deleghe alla Federazione della sinistra sono «buone solo a generare clientelismo»

martedì 28 giugno 2011
Non si placano le polemiche attorno alla nuova giunta. A mostrare le sue perplessità sui criteri adottati per la scelta degli assessori è Felice Brescia, del collettivo "Exit" di Barletta: "Dopo quasi 40 giorni dalla sua elezione a Sindaco di Barletta, Maffei ha presentato la sua nuova giunta. Quello che si evince è un quadro a dir poco desolante. Infatti la scelta di affidare le deleghe ai primi dei non eletti in Consiglio Comunale, messa in campo da Maffei in accordo con i segretari dei partiti della coalizione, dimostra l'inesistenza dei partiti stessi". Chi ci rimette, secondo Brescia, è l'intera città, che si trova "a dover fare i conti con un esecutivo privo di qualsiasi competenza, con deleghe attribuite poche ore prima della presentazione alla stampa e che rischia di produrre solo danni alla collettività".

Una critica arriva anche ad alcuni assessori della nuova giunta Maffei, tra cui Caporusso della federazione della Sinistra (delega a Risorse Umane, Servizi e Innovazione, ndr): "Sarebbe interessante capire dall'assessore Caporusso qual è il ruolo della Federazione della Sinistra all'interno dell'esecutivo, visto che le deleghe ricevute non hanno nessun peso, buone solo a garantire agibilità politica al suo partito e a generare clientelismo".

Critiche anche per la scelta di affidare l'ambiente a Carpagnano: "Restiamo esterrefatti anche dalla scelta di affidare l'assessorato all'ambiente al dott. Carpagnano, visto che proprio questo settore negli ultimi anni ha prodotto conflittualità sociale e che quindi andava affidato a personalità capaci di imprimere una svolta ecosostenibile. Siamo assolutamente convinti che la nomina del dott. Carpagnano non darà risposte adeguate su tutte quelle criticità ambientali che la nostra città è costretta ad affrontare, dopo che in tutti questi mesi su questioni cruciali, come ad esempio la vicenda della cementeria, c'è stato il completo silenzio sia del suo partito (Partito Socialista), che del Consigliere Regionale Pastore".

Infine, dichiara Brescia: "Non capiamo come l'assessore Guerrieri possa assumere la delega alle manutenzioni visto che per conto della Con.Sud. (centro servizi beni culturali) gestisce attraverso una convenzione scaduta nel 2010 e che non si sa se è stata nuovamente rinnovata, Palazzo San Domenico che è di proprietà del Comune", e conclude chiedendosi: "Dove sono gli esponenti della sinistra cosiddetta radicale (Prc e Sel) o dell'Italia dei Valori che straparlano di legalità e di recupero di immobili per scopi sociali mentre l'esecutivo di cui fanno parte accetta una privatizzazione di beni che appartengono alla collettività?".