Ancora fiamme! Cassonetti incendiati in via Canosa
All'angolo con via Achille Bruni, pericolo per auto parcheggiate. Eccellente lavoro dei vigili del fuoco che riporta alla normalità l'evento
martedì 28 febbraio 2012
«Fiamme alte quasi 3 metri», è il grido di un passante che poche decine di minuti or sono questi indirizzava ai vigili del fuoco accorsi, in via Canosa angolo via Achille Bruni. Mentre gli uomini lavoravano per domare le fiamme, alte e di per loro stesse non pericolose se non fossero pericolosamente vicine ad auto parcheggiate accanto ad un pericoloso trio di cassonetti [precisamente un cassonetto normale, una campana per il vetro e uno di recupero di plastica, di colore giallo ndr] divorati dall'incendio, pochi passanti defilati e curiosi automobilisti osservavano e probabilmente si ponevano le consuete domande: «Chi è stato? Una bravata?»
Domande senza risposta a quanto sembra; non molti giorni or sono, proprio la nostra redazione fu protagonista inconsapevole di un evento analogo in scala più ridotta, ove uno dei consueti accumuli di cartone per riciclo, molto barlettanamente ammassati accanto a tre cassonetti, è stato altrettanto barlettanamente dato alla fiamme -dubitiamo siano venuti da fuori porta per allenarsi alla piromania-, e solo grazie ad alcuni nostri redattori ed incappucciati passanti armati di secchio si è evitato il peggio.
Peggio che invece qui in via Canosa di Puglia si è verificato, con un acre odore di plastica bruciata che si avvertiva da ben lontano, trasportato dal vento di tramontana. Risultato? Lavoro improbo per i vigili del fuoco, prontamente accorsi con i loro mezzi e la consueta ottima volontà, paura per proprietari di auto lì parcheggiate ma anche per i residenti, che in caso di incendi, oltre agli insaluberrimi effluvi plastici potevano temere esplosioni dei vicini serbatoi di benzina di auto, praticamente lambite dalle fiamme. «Chi è stato? Una bravata?»
Domande senza risposta a quanto sembra; non molti giorni or sono, proprio la nostra redazione fu protagonista inconsapevole di un evento analogo in scala più ridotta, ove uno dei consueti accumuli di cartone per riciclo, molto barlettanamente ammassati accanto a tre cassonetti, è stato altrettanto barlettanamente dato alla fiamme -dubitiamo siano venuti da fuori porta per allenarsi alla piromania-, e solo grazie ad alcuni nostri redattori ed incappucciati passanti armati di secchio si è evitato il peggio.
Peggio che invece qui in via Canosa di Puglia si è verificato, con un acre odore di plastica bruciata che si avvertiva da ben lontano, trasportato dal vento di tramontana. Risultato? Lavoro improbo per i vigili del fuoco, prontamente accorsi con i loro mezzi e la consueta ottima volontà, paura per proprietari di auto lì parcheggiate ma anche per i residenti, che in caso di incendi, oltre agli insaluberrimi effluvi plastici potevano temere esplosioni dei vicini serbatoi di benzina di auto, praticamente lambite dalle fiamme. «Chi è stato? Una bravata?»
Dal nostro corrispondente Luca Guerra