Anche a Barletta, tornano i furbetti della barchetta
Con una società fittizia, un imprenditore barlettano aveva evaso 500mila euro di IVA. Per questa volta l’imprenditore dovrà rinunciare alla sua "love boat"
venerdì 11 marzo 2011
La crisi si combatte facendo investimenti! Forse avrà pensato questo l'imprenditore barlettano che è stato scoperto dalla Guardia di Finanza, nell'ambito di una più vasta indagine su alcune imprese del nord barese (Barletta inclusa). Ci eravamo già occupati di questa indagine nel torrido agosto. L'imprenditore barlettano si era comprato la barchetta, indispensabile simbolo di successo, fatta su misura in un cantiere navale della Versilia, evitando di pagare l'IVA. Come? Col metodo inglese.
Si costituisce una società in Inghilterra (gestita da un napoletano)con un capitale di poche sterline. Questa società acquista la barca, pagandola a rate, e le rate vanno a costituire il "bilancio" della società. L'imprenditore barlettano, con questo "metodo inglese", era riuscito a comprare la barca dei suoi sogni pagandola 2 milioni e 650 mila euro, evadendo circa 500 mila euro. Chissà a cosa servivano i 500 mila euro evasi, forse ad acquistare la fornacella da sistemare in barca, con una scorta di salsiccia di cavallo per sopravvivere durante le lunghe crociere nel mediterraneo. Ma che fine ha fatto la povera barca? Per ora, rimarrà malinconicamente ormeggiata in un porto ligure, per questa volta l'imprenditore dovrà rinunciare alla sua "love boat".
Si costituisce una società in Inghilterra (gestita da un napoletano)con un capitale di poche sterline. Questa società acquista la barca, pagandola a rate, e le rate vanno a costituire il "bilancio" della società. L'imprenditore barlettano, con questo "metodo inglese", era riuscito a comprare la barca dei suoi sogni pagandola 2 milioni e 650 mila euro, evadendo circa 500 mila euro. Chissà a cosa servivano i 500 mila euro evasi, forse ad acquistare la fornacella da sistemare in barca, con una scorta di salsiccia di cavallo per sopravvivere durante le lunghe crociere nel mediterraneo. Ma che fine ha fatto la povera barca? Per ora, rimarrà malinconicamente ormeggiata in un porto ligure, per questa volta l'imprenditore dovrà rinunciare alla sua "love boat".