Altro che austerity, «il bilancio serve al bene pubblico»
Cascella ribatte alle accuse sull'approvazione del bilancio di previsione 2015
martedì 21 aprile 2015
«Le polemiche non mancano mai: più o meno strumentali, appartengono pur sempre al gioco politico. Ma a volte capita che a confutarle provveda qualche buona notizia». Ed è così che il sindaco Pasquale Cascella risponde, in maniera tutt'altro che indiretta, alle recentissime critiche giunte dal Collettivo Exit in merito all'approvazione del bilancio. «Dunque, in questi giorni qualcuno se ne è "uscito" con l'accusa all'amministrazione di aver fatto approvare alla maggioranza un bilancio di previsione per il 2015 all'insegna delle "politiche di austerità" - scrive quindi Cascella - Basta sfogliare un dizionario per intendere che ci si rimprovera sostanzialmente di agire con "misura", "sobrietà", "continenza". Insomma, l'opposto della demagogia di chi punta all'ostracismo del risanamento dei conti pubblici. Del resto, chi ha conosciuto il valore morale della strategia dell'"austerità" con cui Enrico Berlinguer negli anni Settanta contrastò la degenerazione della vita pubblica non può certo considerare quell'addebito come offensivo. Al contrario, suona come incentivo a una visione attenta e sensibile alla coesione sociale. Tanto più di fronte al ritorno della crisi e al precipitare dei suoi costi. Come contrastarli se non puntando sulla lotta agli sprechi, contrastando l'evasione fiscale e contributiva, impiegando scrupolosamente le risorse pubbliche, valorizzando il patrimonio storico abbandonato al degrado, sostenendo scelte di rilancio economico e di equità sociale?
Questo stiamo cercando di fare, non senza fatica e scontando incomprensioni. E proprio su questo piano interviene un riconoscimento obbiettivo. Il "Sole 24 ore" ha pubblicato proprio ieri una classifica dei Comuni capoluogo di Provincia che pagano tempestivamente i fornitori, elaborata sui dati ufficiali ed omogenei del 2014 della "Amministrazione trasparente". Ebbene, nonostante il nostro Comune stia facendo fronte a 3,5 milioni di euro di "tagli", onorando vecchi debiti fuori bilancio per quasi 6 milioni di euro e garantendo nuove agevolazioni tributarie alle famiglie per 1,2 milioni di euro, solo Barletta risulta essere, tra i capoluoghi della nostra Provincia, "regolare" nei pagamenti ai fornitori, con tempi medi che non superano i 90 giorni: per la precisione 30,9 giorni rispetto alle scadenze delle fatture. È un risultato tra i migliori di tutto il Paese, che consente alla nostra città di evitare sanzioni e conseguenze sulla spesa per beni e servizi. E costituisce il tangibile riconoscimento che il dovere di "temperare" le politiche di bilancio serve davvero al bene pubblico».
Questo stiamo cercando di fare, non senza fatica e scontando incomprensioni. E proprio su questo piano interviene un riconoscimento obbiettivo. Il "Sole 24 ore" ha pubblicato proprio ieri una classifica dei Comuni capoluogo di Provincia che pagano tempestivamente i fornitori, elaborata sui dati ufficiali ed omogenei del 2014 della "Amministrazione trasparente". Ebbene, nonostante il nostro Comune stia facendo fronte a 3,5 milioni di euro di "tagli", onorando vecchi debiti fuori bilancio per quasi 6 milioni di euro e garantendo nuove agevolazioni tributarie alle famiglie per 1,2 milioni di euro, solo Barletta risulta essere, tra i capoluoghi della nostra Provincia, "regolare" nei pagamenti ai fornitori, con tempi medi che non superano i 90 giorni: per la precisione 30,9 giorni rispetto alle scadenze delle fatture. È un risultato tra i migliori di tutto il Paese, che consente alla nostra città di evitare sanzioni e conseguenze sulla spesa per beni e servizi. E costituisce il tangibile riconoscimento che il dovere di "temperare" le politiche di bilancio serve davvero al bene pubblico».