Addetta stampa della Asl, «La delibera è falsa? Allora va corretta»
Sulla polemica interviene Luigi Marzano, Segretario Generale Fp Cgil Bat
mercoledì 10 dicembre 2014
11.47
«Aver scomodato il sindacato dei giornalisti per rispondere a delle scelte poco limpide fatte dall'ASL BT, significa che chi aveva il dovere di replicare, al comunicato della Cgil di Barletta, non aveva argomenti validi da esporre. Spostare l'attenzione sul nobile fine della battaglia al precariato, è un misero tentativo per nascondere scelte di parte, che non riguardano solo l'addetto stampa, ma anche altre delibere di favore». Sono le parole di Luigi Marzano, Segretario Generale Fp Cgil Bat, che interviene a sostegno della polemica sollevata da Franco Corcella, dopo la dura replica da parte del presidente dell'Assostampa.
«Se l'Asl Bt aveva a cuore il problema dei precari, poteva rinnovare per altri 3 anni, a similitudine dell'addetto stampa, tutti gli altri precari prossimi di scadenza. Questo sì sarebbe stato un bel gesto che avrebbe trovato il nostro totale apprezzamento. Quanto alla nostra doppia morale, possiamo dimostrare con i fatti che ci battiamo sempre per la stabilizzazione di tutti i precari, anche di quelli non iscritti alla Cgil. A tal proposito alleghiamo la nota della nostra manifestazione fatta il 3 dicembre u.s. sotto l'Assessorato alla Salute per rivendicare la stabilizzazione di tutti i precari e la loro continuità occupazionale. E poi cosa c'entra un contratto per dirigenti ai sensi dell'articolo 15 septies della legge 502/92 con il problema del precariato? Il 15 septies è un incarico con inizio e fine, ad alta rilevanza strategica. Non puo' essere emanato senza atto aziendale. La Regione Puglia, con propria circolare del 2011 ne blocca qualsiasi applicazione in quanto si configura come nuova assunzione e come tale deve essere sottoposta a deroga. Deroga che la ASL BT non ha mai avuto. Perché le vere emergenze, nella Bat sono gli anestesisti, la chirurgia d'urgenza, gli infermieri e non gli addetti stampa, servizio che non ha nessun assessorato regionale» .
«Quanto al compenso dell'addetta stampa - conclude Marzano - la delibera n. 2007 del 27.11.2014 della Asl Bt, parla di una spesa complessiva di 279 mila euro fino al 2017. E' falsa la delibera? E allora va corretta. Mi giova ricordare che l'Assessore Regionale Pentassuglia, il giorno 3 dicembre scorso, nella riunione con i Direttori generali delle Asl pugliesi, ha richiamato i direttori in uscita (come quello dell'Asl Bt) a non emettere provvedimenti straordinari, ma a limitarsi solo alla ordinaria amministrazione. Un atto di buon senso non puo' che suggerire il ritiro delle delibere emanate. Questo territorio non merita altre mortificazioni».
«Se l'Asl Bt aveva a cuore il problema dei precari, poteva rinnovare per altri 3 anni, a similitudine dell'addetto stampa, tutti gli altri precari prossimi di scadenza. Questo sì sarebbe stato un bel gesto che avrebbe trovato il nostro totale apprezzamento. Quanto alla nostra doppia morale, possiamo dimostrare con i fatti che ci battiamo sempre per la stabilizzazione di tutti i precari, anche di quelli non iscritti alla Cgil. A tal proposito alleghiamo la nota della nostra manifestazione fatta il 3 dicembre u.s. sotto l'Assessorato alla Salute per rivendicare la stabilizzazione di tutti i precari e la loro continuità occupazionale. E poi cosa c'entra un contratto per dirigenti ai sensi dell'articolo 15 septies della legge 502/92 con il problema del precariato? Il 15 septies è un incarico con inizio e fine, ad alta rilevanza strategica. Non puo' essere emanato senza atto aziendale. La Regione Puglia, con propria circolare del 2011 ne blocca qualsiasi applicazione in quanto si configura come nuova assunzione e come tale deve essere sottoposta a deroga. Deroga che la ASL BT non ha mai avuto. Perché le vere emergenze, nella Bat sono gli anestesisti, la chirurgia d'urgenza, gli infermieri e non gli addetti stampa, servizio che non ha nessun assessorato regionale» .
«Quanto al compenso dell'addetta stampa - conclude Marzano - la delibera n. 2007 del 27.11.2014 della Asl Bt, parla di una spesa complessiva di 279 mila euro fino al 2017. E' falsa la delibera? E allora va corretta. Mi giova ricordare che l'Assessore Regionale Pentassuglia, il giorno 3 dicembre scorso, nella riunione con i Direttori generali delle Asl pugliesi, ha richiamato i direttori in uscita (come quello dell'Asl Bt) a non emettere provvedimenti straordinari, ma a limitarsi solo alla ordinaria amministrazione. Un atto di buon senso non puo' che suggerire il ritiro delle delibere emanate. Questo territorio non merita altre mortificazioni».