17 agosto 1980, Mennea conquista il record mondiale sui 200 metri a livello del mare
Il ricordo di 44 anni fa del giornalista Nino Vinella
sabato 17 agosto 2024
10.50
"Era domenica 17 agosto 1980. Davanti a più di diecimila spettatori ed a tre settimane dall'Oro olimpico di Mosca, la Freccia del Sud regalava alla sua Città l'onore di un primato sportivo col tempo di 19"96 sui 200 metri a livello del mare". Inizia così l'amarcord del giornalista Nino Vinella, all'epoca corrispondente sportivo e di cronaca per "La Gazzetta del Mezzogiorno" che prosegue abbinando la sua testimonianza alla messa in onda su Rai Uno nel pomeriggio ferragostano della criticata fiction firmata da Ricky Tognazzi:
"Era in quel caldo pomeriggio di domenica 17 agosto 1980, quarantaquattro anni fa, che Pietro Paolo Mennea regalò alla sua Barletta il record mondiale dei 200 metri a livello del mare col tempo di 19"96 dopo aver conquistato qualche giorno prima, lunedì 28 luglio, sulla pista dello stadio Lenin di Mosca l'oro olimpico, e aver stabilito il 12 settembre 1979 il quel leggendario ma storico tempo di 19"72 a Città del Messico destinato a durare lunghi diciassette anni. Nell'impressionante (e per tutti gli altri nel mondo) irripetibile sequenza temporale dei primati e delle vittorie, la Freccia del Sud volle per sé stesso, proprio come barlettano, e per la cittadinanza intera il momento magico in assoluto. Aver rivisto la criticatissima fiction sulla Freccia del Sud trasmessa da Rai Uno nel pomeriggio di Ferragosto ha fatto subito scattare ulteriori commenti fra il vero ed il verosimile, utile solo alla narrazione manipolata…"
Va avanti Vinella: "E quel record, scandito da oltre diecimila "io c'ero" nel gremitissimo in ogni ordine di posti stadio di via Vittorio Veneto (che solo molto tempo dopo sarebbe stato intitolato al suo mentore, il due volte campione italiano di marcia sui 50 kilometri Cosimino Puttilli) resta scolpito negli annali dell'atletica azzurra come l'unico fatto registrare da un atleta di fama mondiale nella propria Città di nascita".
In questa riscoperta della memoria collettiva, e a dispetto di quanti fra gli stessi familiari polemicamente si afferma che Pietro Paolo Mennea sarebbe stato rivalutato solo post mortem da Barletta e dai Barlettani, ci aiuta proprio "La Gazzetta del Mezzogiorno nel resoconto dell'inviato speciale Carlo Gagliardi.
"Pietro Mennea e Barletta: un'accoppiata ancora una volta vincente. Nel 1972 migliore prestazione mondiale sui 150 metri, nel 1980 migliore prestazione mondiale a livello del mare sui 200: 15"1 il tempo di otto anni fa, 19"96 il tempo fatto registrare ieri. Se c'erano ancora dei dubbi, ecco la splendida conferma: l'aria di Barletta, il calore dei pugliesi riescono a caricare al punto giusto l'uomo più veloce di tutti i tempi. Una giornata meravigliosa quella che è riuscita ad offrire ai quasi 12mila spettatori il meeting internazionale di Barletta, una pagina molto luminosa dello sport. Mennea è stato il grande profeta, tutti gli altri atleti hanno fatto da cornice degnissima e, giustamente, hanno raccolto il caldo applauso del pubblico barlettano".
La cronaca del record: "Ma veniamo alla gara di Mennea. E' partito in quinta corsia avendo davanti (cioè in sesta) La Monte, mentre Robertson (forse il più pericoloso di tutti gli sprinter che hanno affrontato a Barletta Mennea) era in seconda corsia. L'avvio di Mennea è stato buono, così come la curva. La rimonta su La Monte è stata facile, né Robertson è riuscito a distendersi in dirittura. In pratica non vi è stata lotta e, quindi, il risultato ottenuto da Pietro acquista ancora maggiore valore.
Manualmente era stato cronometrato il tempo di 19"8 e ciò ha già fatto saltare di gioia i più vicini alla giuria. Poi quando dal fotofinish è giunta la notizia ufficiale del 19"96 si è avuto un vero e proprio boato. Migliore prestazione del mondo a livello del mare: 24 centesimi dal record del mondo stabilito lo scorso anno a Città del Messico con il tempo di 19"72. Per l'esattezza il tempo di 19"96 migliora di quattro centesimi quello detenuto da Borzov di 20" netti, migliore prestazione mondiale a livello del mare (stabilita a Monaco durante la finale olimpica del 1972). Si tratta, insomma, di un vero e proprio record che appunto dimostra come Mennea sia ormai il più veloce al mondo sui 200 metri". Mennea era raggiante subito dopo la gara. «Ho aperto con la mia esperienza una strada nuova nel movimento sportivo italiano. Mi auguro che dopo di me praticare sport nel Meridione sia molto più facile». Pietro sfoga cosi la tensione accumulata durante quei 200 metri è giusto per rafforzare il primo concetto aggiunge: «Ho anche dimostrato che non è necessario essere dei robot per riuscire a sfondare nello sport. Anche un uomo normale può ottenere grandi risultati, purché abbia la forza di volerlo». Qualcuno gli chiede delle incomprensioni che spesso hanno caratterizzato i suoi rapporti con giornalisti e personaggi sportivi. Pietro ci pensa un po' su e poi sentenzia: «II vero Mennea non è mai stato capito. Il vero Mennea è quello che corre più forte di tutti e vince». Poi corre via per un altro giro di pista, per abbracciarsi con il suo meraviglioso pubblico. In fondo, come nel 1972, la sua corsa al record (anche se a livello del mare) è stata sospinta da applausi e urla di gioia. L'accoppiata vincente ha ancora una volta dato frutti buoni".
"Era in quel caldo pomeriggio di domenica 17 agosto 1980, quarantaquattro anni fa, che Pietro Paolo Mennea regalò alla sua Barletta il record mondiale dei 200 metri a livello del mare col tempo di 19"96 dopo aver conquistato qualche giorno prima, lunedì 28 luglio, sulla pista dello stadio Lenin di Mosca l'oro olimpico, e aver stabilito il 12 settembre 1979 il quel leggendario ma storico tempo di 19"72 a Città del Messico destinato a durare lunghi diciassette anni. Nell'impressionante (e per tutti gli altri nel mondo) irripetibile sequenza temporale dei primati e delle vittorie, la Freccia del Sud volle per sé stesso, proprio come barlettano, e per la cittadinanza intera il momento magico in assoluto. Aver rivisto la criticatissima fiction sulla Freccia del Sud trasmessa da Rai Uno nel pomeriggio di Ferragosto ha fatto subito scattare ulteriori commenti fra il vero ed il verosimile, utile solo alla narrazione manipolata…"
Va avanti Vinella: "E quel record, scandito da oltre diecimila "io c'ero" nel gremitissimo in ogni ordine di posti stadio di via Vittorio Veneto (che solo molto tempo dopo sarebbe stato intitolato al suo mentore, il due volte campione italiano di marcia sui 50 kilometri Cosimino Puttilli) resta scolpito negli annali dell'atletica azzurra come l'unico fatto registrare da un atleta di fama mondiale nella propria Città di nascita".
In questa riscoperta della memoria collettiva, e a dispetto di quanti fra gli stessi familiari polemicamente si afferma che Pietro Paolo Mennea sarebbe stato rivalutato solo post mortem da Barletta e dai Barlettani, ci aiuta proprio "La Gazzetta del Mezzogiorno nel resoconto dell'inviato speciale Carlo Gagliardi.
"Pietro Mennea e Barletta: un'accoppiata ancora una volta vincente. Nel 1972 migliore prestazione mondiale sui 150 metri, nel 1980 migliore prestazione mondiale a livello del mare sui 200: 15"1 il tempo di otto anni fa, 19"96 il tempo fatto registrare ieri. Se c'erano ancora dei dubbi, ecco la splendida conferma: l'aria di Barletta, il calore dei pugliesi riescono a caricare al punto giusto l'uomo più veloce di tutti i tempi. Una giornata meravigliosa quella che è riuscita ad offrire ai quasi 12mila spettatori il meeting internazionale di Barletta, una pagina molto luminosa dello sport. Mennea è stato il grande profeta, tutti gli altri atleti hanno fatto da cornice degnissima e, giustamente, hanno raccolto il caldo applauso del pubblico barlettano".
La cronaca del record: "Ma veniamo alla gara di Mennea. E' partito in quinta corsia avendo davanti (cioè in sesta) La Monte, mentre Robertson (forse il più pericoloso di tutti gli sprinter che hanno affrontato a Barletta Mennea) era in seconda corsia. L'avvio di Mennea è stato buono, così come la curva. La rimonta su La Monte è stata facile, né Robertson è riuscito a distendersi in dirittura. In pratica non vi è stata lotta e, quindi, il risultato ottenuto da Pietro acquista ancora maggiore valore.
Manualmente era stato cronometrato il tempo di 19"8 e ciò ha già fatto saltare di gioia i più vicini alla giuria. Poi quando dal fotofinish è giunta la notizia ufficiale del 19"96 si è avuto un vero e proprio boato. Migliore prestazione del mondo a livello del mare: 24 centesimi dal record del mondo stabilito lo scorso anno a Città del Messico con il tempo di 19"72. Per l'esattezza il tempo di 19"96 migliora di quattro centesimi quello detenuto da Borzov di 20" netti, migliore prestazione mondiale a livello del mare (stabilita a Monaco durante la finale olimpica del 1972). Si tratta, insomma, di un vero e proprio record che appunto dimostra come Mennea sia ormai il più veloce al mondo sui 200 metri". Mennea era raggiante subito dopo la gara. «Ho aperto con la mia esperienza una strada nuova nel movimento sportivo italiano. Mi auguro che dopo di me praticare sport nel Meridione sia molto più facile». Pietro sfoga cosi la tensione accumulata durante quei 200 metri è giusto per rafforzare il primo concetto aggiunge: «Ho anche dimostrato che non è necessario essere dei robot per riuscire a sfondare nello sport. Anche un uomo normale può ottenere grandi risultati, purché abbia la forza di volerlo». Qualcuno gli chiede delle incomprensioni che spesso hanno caratterizzato i suoi rapporti con giornalisti e personaggi sportivi. Pietro ci pensa un po' su e poi sentenzia: «II vero Mennea non è mai stato capito. Il vero Mennea è quello che corre più forte di tutti e vince». Poi corre via per un altro giro di pista, per abbracciarsi con il suo meraviglioso pubblico. In fondo, come nel 1972, la sua corsa al record (anche se a livello del mare) è stata sospinta da applausi e urla di gioia. L'accoppiata vincente ha ancora una volta dato frutti buoni".