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La città
Bar.S.A., rigettato il ricorso dell’ex amministratore Cianci
L’avvocato barlettano rimane ai domiciliari: prosegue la diatriba politica sulla guida della municipalizzata
Barletta - sabato 14 gennaio 2023
12.12
Resta ancora incerto il destino futuro della guida di Bar.S.A.. Mentre a livello politico prosegue la diatriba sulla prossima gestione (con il passaggio al consiglio d'amministrazione), con le recenti dichiarazioni della consigliere Rosa Tupputi che hanno riportato l'attenzione sulla vicenda ancora irrisolta, continua anche la vicenda giudiziaria a carico dell'ex amministratore unico, avv. Michele Cianci.
Nel mese di settembre 2022, Cianci risultò indagato nell'ambito di una inchiesta della Procura di Brescia sul Dark Web. L'avvocato da allora si trova ai domiciliari, con la possibilità di comunicare all'esterno e di incontrare persone con il solo obbligo della permanenza in casa, come disposto già a settembre dal gip.
Dopo il ricorso respinto dai giudici del riesame, in merito alla scarcerazione, è stato proposta impugnazione innanzi alla Corte di Cassazione. Ricorso discusso dagli avvocati Domenico Di Terlizzi e Claudio Cioce. La Corte di Cassazione nonostante il parere conforme ai legali dell'avvocato Cianci, da parte della Procura Generale, non ha condiviso le motivazioni del ricorso proposto.
I legali hanno, infatti, sottolineato nuovamente l'insussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico del penalista barlettano.
Inoltre, Cianci ha visto anche rigettata la richiesta di sospensione della delibera di Bar.S.A. S.p.A. con cui, nel mese di ottobre 2022, proprio durante un'assemblea dei soci della municipalizzata, a Cianci fu revocato l'incarico di amministratore unico. L'avvocato barlettano su proposta del proprio legale, dott. Francesco Ranieri, ha appunto presentato ricorso al giudice ordinario ma ha visto rigettare la richiesta di sospensione solo per motivi di incompetenza funzionale del giudice adito che non è entrato nel merito della vicenda.
Ad oggi la Bar.S.A. risulta ancora senza una guida: la politica si è espressa per il passaggio al Cda, ma ancora non ci sono significative novità, a partire dalla decisione sul numero dei componenti del consiglio (tre oppure cinque).
Nel mese di settembre 2022, Cianci risultò indagato nell'ambito di una inchiesta della Procura di Brescia sul Dark Web. L'avvocato da allora si trova ai domiciliari, con la possibilità di comunicare all'esterno e di incontrare persone con il solo obbligo della permanenza in casa, come disposto già a settembre dal gip.
Dopo il ricorso respinto dai giudici del riesame, in merito alla scarcerazione, è stato proposta impugnazione innanzi alla Corte di Cassazione. Ricorso discusso dagli avvocati Domenico Di Terlizzi e Claudio Cioce. La Corte di Cassazione nonostante il parere conforme ai legali dell'avvocato Cianci, da parte della Procura Generale, non ha condiviso le motivazioni del ricorso proposto.
I legali hanno, infatti, sottolineato nuovamente l'insussistenza di gravi indizi di colpevolezza a carico del penalista barlettano.
Inoltre, Cianci ha visto anche rigettata la richiesta di sospensione della delibera di Bar.S.A. S.p.A. con cui, nel mese di ottobre 2022, proprio durante un'assemblea dei soci della municipalizzata, a Cianci fu revocato l'incarico di amministratore unico. L'avvocato barlettano su proposta del proprio legale, dott. Francesco Ranieri, ha appunto presentato ricorso al giudice ordinario ma ha visto rigettare la richiesta di sospensione solo per motivi di incompetenza funzionale del giudice adito che non è entrato nel merito della vicenda.
Ad oggi la Bar.S.A. risulta ancora senza una guida: la politica si è espressa per il passaggio al Cda, ma ancora non ci sono significative novità, a partire dalla decisione sul numero dei componenti del consiglio (tre oppure cinque).