Zemanlandia non esiste più
Il boemo non allenerà il Foggia nella prossima stagione
lunedì 23 maggio 2011
Sembrava un matrimonio destinato a proseguire quello tra Zeman e il sodalizio foggiano e invece gli screzi tra l'allenatore boemo e la dirigenza dei satanelli sono arrivati ad un punto di non ritorno: Zdenek Zeman non sarà più l'allenatore del Foggia. Come riporta il sito Tuttolegapro, il tecnico ha deciso l'addio alla sua amata Foggia dopo alcuni vertici di mercato tenutisi durante la scorsa settimana, durante i quali la dirigenza e il tecnico si sono trovati in disaccordo sulle strategie da adottare per riportare Foggia ai vertici del campionato.
Ecco le motivazioni che hanno condotto il tecnico boemo a non riconfermare la sua presenza sulla panchina dei satanelli, riportate nelle dichiarazioni di Zeman:«Ringrazio la società per avermi dato la possibilità di allenare nuovamente a Foggia, la stampa, la cittadinanza. Non sarò più l´allenatore del Foggia. Qui sono venuto con delle ambizioni e penso che il prossimo anno, la mia presenza, non porterà ad ottenere qualcosa di importante. Ci ho pensato tanto. Sono sicuro che Pavone farà una squadra forte. Le decisioni sono irrevocabili».
«Ero venuto per vincere il campionato, non ci sono riuscito e questa cosa mi ha turbato troppo, da dover prendere questa decisione. La reputo una sconfitta, non posso più allenare. Non cedo al sistema, ma ai risultati" ha proseguito Zeman che ha anche svelato: "La società non ha preso bene la mia decisione. Con la società abbiamo parlato di futuro, ci sono state vedute diverse. Ho anche consigliato un nuovo allenatore, non ve lo dico ed è la società che comunque deve decidere».
Sul suo futuro comunque non si sbilancia: «Non conosco il mio futuro, posso anche stare a casa». E sui giocatori: «Non è detto che senza di me i giocatori vadano tutti via».
Sdengo, soprannome di Zeman assegnatogli dai tifosi rossoneri durante la sua permanenza, ha comunque sul tavolo diverse richieste oltre al pressing serrato del Bari che l'ha posto in cima alla lista dei tecnici a cui affidare il rilancio dei galletti dopo l'inaspettata retrocessione in B.
Finisce quindi solo dopo una stagione il ritorno di Zeman in capitanata, una stagione che culmina con un prestigioso sesto posto in classifica e condita da varie dichiarazioni al vetriolo contro il presunto fair play di diverse squadre del girone. Strana e improvvisa è infatti arrivata l'invettiva del boemo anche contro il Barletta Calcio: il sodalizio di via Vittorio Veneto è stato infatti accusato dal tecnico foggiano di scarsa sportività e di continue perdite di tempo.
Ecco le motivazioni che hanno condotto il tecnico boemo a non riconfermare la sua presenza sulla panchina dei satanelli, riportate nelle dichiarazioni di Zeman:«Ringrazio la società per avermi dato la possibilità di allenare nuovamente a Foggia, la stampa, la cittadinanza. Non sarò più l´allenatore del Foggia. Qui sono venuto con delle ambizioni e penso che il prossimo anno, la mia presenza, non porterà ad ottenere qualcosa di importante. Ci ho pensato tanto. Sono sicuro che Pavone farà una squadra forte. Le decisioni sono irrevocabili».
«Ero venuto per vincere il campionato, non ci sono riuscito e questa cosa mi ha turbato troppo, da dover prendere questa decisione. La reputo una sconfitta, non posso più allenare. Non cedo al sistema, ma ai risultati" ha proseguito Zeman che ha anche svelato: "La società non ha preso bene la mia decisione. Con la società abbiamo parlato di futuro, ci sono state vedute diverse. Ho anche consigliato un nuovo allenatore, non ve lo dico ed è la società che comunque deve decidere».
Sul suo futuro comunque non si sbilancia: «Non conosco il mio futuro, posso anche stare a casa». E sui giocatori: «Non è detto che senza di me i giocatori vadano tutti via».
Sdengo, soprannome di Zeman assegnatogli dai tifosi rossoneri durante la sua permanenza, ha comunque sul tavolo diverse richieste oltre al pressing serrato del Bari che l'ha posto in cima alla lista dei tecnici a cui affidare il rilancio dei galletti dopo l'inaspettata retrocessione in B.
Finisce quindi solo dopo una stagione il ritorno di Zeman in capitanata, una stagione che culmina con un prestigioso sesto posto in classifica e condita da varie dichiarazioni al vetriolo contro il presunto fair play di diverse squadre del girone. Strana e improvvisa è infatti arrivata l'invettiva del boemo anche contro il Barletta Calcio: il sodalizio di via Vittorio Veneto è stato infatti accusato dal tecnico foggiano di scarsa sportività e di continue perdite di tempo.