Verso Barletta-Paganese, Bitetto: «Voglio un Barletta di corsa e rincorsa»
Le parole del tecnico biancorosso alla vigilia del primo impegno del 2024
sabato 6 gennaio 2024
13.28
Un Barletta tutto nuovo, chiamato a risalire la china e a regalare ai propri tifosi un girone di ritorno più sereno. Domani al "Puttilli" arriverà la Paganese per il primo impegno del 2024, servirà ritornare ad assaporare il gusto dei tre punti che manca dall'ormai lontano 12 novembre. Ne è consapevole mister Bitetto che ha presentato la gara con le idee chiare su quello che vorrà vedere dal suo Barletta.
IL PRIMO, VERO, BARLETTA DI BITETTO
Con quindici giorni pieni di lavoro alle spalle, domani vedremo il primo vero Barletta di Dino Bitetto. Le prime due uscite a Fasano e contro l'Angri hanno rappresentato una sorta di rodaggio, ma ora si fa sul serio. «Io in realtà c'ero anche con Fasano e Angri e non mi sottraggo dalle responsabilità, ma - ha sottolineato il tecnico - è normale che in queste due settimane si sia lavorato per dare un'impronta completamente nuova».
VOGLIO UN BARLETTA AGGRESSIVO
Ai suoi Bitetto ha chiesto un cambio di marcia soprattutto nell'atteggiamento. «Domani giocheremo contro una squadra dall'identità ben precisa. Ai miei chiedo di essere maggiormente aggressivi e reattivi. Dobbiamo saper giocare ed essere ordinati ma allo stesso tempo servirà maggiore cattiveria agonistica e su questo ho lavorato nei 15 giorni di stop».
SI PASSA AL 3-5-2
La maggiore novità a livello tattico sarà il passaggio al 3-5-2, modulo che inizialmente era stato scelto anche da mister Ginestra. «In queste due settimane dovevo dare una linea e ho scelto il 3-5-2. La squadra si deve sentire bella raccolta in mezzo al campo e credo che con questo modulo si possa raggiungere tale risultato. So che ci sono giocatori che poco si prestano a questo sistema per caratteristiche personali ma ho visto tanta disponibilità dai ragazzi e questo mi fa ben sperare».
LA MONICA OUT, DIAZ STA BENE
Il tecnico ha poi passato in rassegna le condizioni di alcuni singoli. «Capone e Basanisi sono pronti, La Monica ha avuto un problemino in allenamento e non sarà disponibile mentre Bufano è un po'indietro. Diaz è rientrato bene dall'Argentina e sarà a disposizione così come Schelotto che si è reso disponibile anche a cambiare ruolo. Su Ngom dico solo che per stare in determinati contesti bisogna essere dei professionisti, Barletta è una piazza per professionisti anche in serie D».
DIFFICILI NUOVI ARRIVI DAL MERCATO, VOGLIO CORSA E RINCORSA
In considerazione della difficoltà di convincere calciatori professionisti a lasciare la serie C, Bitetto ha evidenziato come «a centrocampo siamo abbastanza coperti sia livello di over che di under. «Chi gioca in serie C tende a restarci, io tengo i miei e anzi chiedo loro di agire di corsa e rincorsa. Non dobbiamo mai perdere la voglia di fare gol all'avversario».
AI TIFOSI CHIEDO DI STARCI VICINO
Un passaggio anche sul pubblico. «La passione del pubblico di Barletta non è in discussione, l'unica cosa che posso chiedere è quella di starci vicino una volta di più perchè questa squadra ne ha davvero bisogno».
LA SQUADRA È IL VERO CAPITANO
In conferenza stampa il ds Pitino aveva evidenziato come i gradi di capitano si «conquistino sul campo» mettendo così in discussione la posizione di Schelotto. Bitetto ha affermato di «non aver parlato con l'argentino di questo» rimarcando come la decisione verrà presa domani e come in realtà «il vero capitano è la squadra».
IL PRIMO, VERO, BARLETTA DI BITETTO
Con quindici giorni pieni di lavoro alle spalle, domani vedremo il primo vero Barletta di Dino Bitetto. Le prime due uscite a Fasano e contro l'Angri hanno rappresentato una sorta di rodaggio, ma ora si fa sul serio. «Io in realtà c'ero anche con Fasano e Angri e non mi sottraggo dalle responsabilità, ma - ha sottolineato il tecnico - è normale che in queste due settimane si sia lavorato per dare un'impronta completamente nuova».
VOGLIO UN BARLETTA AGGRESSIVO
Ai suoi Bitetto ha chiesto un cambio di marcia soprattutto nell'atteggiamento. «Domani giocheremo contro una squadra dall'identità ben precisa. Ai miei chiedo di essere maggiormente aggressivi e reattivi. Dobbiamo saper giocare ed essere ordinati ma allo stesso tempo servirà maggiore cattiveria agonistica e su questo ho lavorato nei 15 giorni di stop».
SI PASSA AL 3-5-2
La maggiore novità a livello tattico sarà il passaggio al 3-5-2, modulo che inizialmente era stato scelto anche da mister Ginestra. «In queste due settimane dovevo dare una linea e ho scelto il 3-5-2. La squadra si deve sentire bella raccolta in mezzo al campo e credo che con questo modulo si possa raggiungere tale risultato. So che ci sono giocatori che poco si prestano a questo sistema per caratteristiche personali ma ho visto tanta disponibilità dai ragazzi e questo mi fa ben sperare».
LA MONICA OUT, DIAZ STA BENE
Il tecnico ha poi passato in rassegna le condizioni di alcuni singoli. «Capone e Basanisi sono pronti, La Monica ha avuto un problemino in allenamento e non sarà disponibile mentre Bufano è un po'indietro. Diaz è rientrato bene dall'Argentina e sarà a disposizione così come Schelotto che si è reso disponibile anche a cambiare ruolo. Su Ngom dico solo che per stare in determinati contesti bisogna essere dei professionisti, Barletta è una piazza per professionisti anche in serie D».
DIFFICILI NUOVI ARRIVI DAL MERCATO, VOGLIO CORSA E RINCORSA
In considerazione della difficoltà di convincere calciatori professionisti a lasciare la serie C, Bitetto ha evidenziato come «a centrocampo siamo abbastanza coperti sia livello di over che di under. «Chi gioca in serie C tende a restarci, io tengo i miei e anzi chiedo loro di agire di corsa e rincorsa. Non dobbiamo mai perdere la voglia di fare gol all'avversario».
AI TIFOSI CHIEDO DI STARCI VICINO
Un passaggio anche sul pubblico. «La passione del pubblico di Barletta non è in discussione, l'unica cosa che posso chiedere è quella di starci vicino una volta di più perchè questa squadra ne ha davvero bisogno».
LA SQUADRA È IL VERO CAPITANO
In conferenza stampa il ds Pitino aveva evidenziato come i gradi di capitano si «conquistino sul campo» mettendo così in discussione la posizione di Schelotto. Bitetto ha affermato di «non aver parlato con l'argentino di questo» rimarcando come la decisione verrà presa domani e come in realtà «il vero capitano è la squadra».