Una vita da jolly: intervista a Francesco Mazzarani

«Questo Barletta lotterà sempre per i primi posti»

venerdì 16 settembre 2011
A cura di Luca Guerra
Motorino instancabile, jolly prezioso, uomo-spogliatoio: tre declinazioni di Francesco Mazzarani, l'uomo nuovo di questo Barletta. Arrivato all'ombra di Eraclio in sordina, quasi nell'indifferenza di critica e tifoseria, il 25enne romano ha presto saputo calarsi nella realtà biancorossa, conquistando sul campo i galloni di titolare. Fiducia ben ripagata, a quanto pare dalle prime due partite di campionato: contro Frosinone e Prato il "Mazza" è stato tra i migliori in campo, candidandosi a "rivelazione" di questo avvio di stagione. Noi di Barlettalife l'abbiamo incontrato nella sala stampa del "Puttilli", dove la sua romanità e il suo entusiasmo contagiante hanno dato vita a una brillante intervista:

1) Francesco, partiamo con un bilancio dei primi due mesi a Barletta…
«Sicuramente molto positivo: in campionato ho giocato due partite fornendo ottime prestazioni, sono arrivati risultati molto importanti per la squadra, quindi sono e siamo davvero entusiasti per questo confortante inizio».

2) Nei 90' contro il Frosinone sei diventato l'idolo del "Puttilli" giocando come terzino destro, anche se al tuo arrivo eri stato descritto come una mezzala sinistra. Sei un jolly prezioso, a me personalmente ricordi Gianluca Pessotto per adattabilità e modo di giocare…
« Grazie per il complimento. Ritengo di essere un giocatore che si adatta molto alle esigenze della squadra, dove serve al mister sono sempre a disposizione. Negli ultimi anni ho giocato spesso in mediana come mezzala sinistra però posso ricoprire e ho ricoperto tutti i ruoli di fascia: sono molto contento di potermi esprimere come esterno difensivo».

3) Quanto ha influito la presenza di un blocco di calciatori provenienti dall'Atletico Roma nell'accettare la destinazione-Barletta?

«E' stata sicuramente una componente importante, diciamo che ha influito al 50%. Il restante 50% è stato dettato dalla serietà della società, di cui mi avevano parlato e che ho potuto tastare con mano, e dalle ambizioni di calciatori e dirigenza: vogliamo fare un campionato importante, e avevo voglia di un altro campionato di vertice, dopo la serie B sfumata nello scorso anno con l'Atletico Roma».

4) Dispiaciuto per la sorte che è toccata all'Atletico?

«Sicuramente sì. Ci ho giocato per 4 anni, all'inizio c'era stato un progetto importante di promozione in serie B sfumato nella scorsa stagione solo in finale contro la Juve Stabia, e questo ha contribuito a far saltare il progetto. Comunque riparto da Barletta, con grande entusiasmo per far bene».

5) Con mister Cari condividi la terra d'origine, il Lazio. Qual è il tuo rapporto con lui?

«Un ottimo rapporto. Il mister ci ha dato dei concetti e dei messaggi molto precisi e chiari, e io li ho recepiti bene; è della stessa mia regione, quindi ci capiamo bene (ride, ndr)…».

6) Con quale compagno, tra quelli che non conoscevi, hai legato particolarmente?

« Diciamo un po' tutti. Il capitano, Simone Guerri, fino ad Andrea Mengoni, il blocco napoletano composto da Schetter, Di Gennaro, Sicignano, è davvero un bel gruppo».

7) E chi ti ha stupito maggiormente sul campo?
«Non lo scopro certo oggi, ma Fabio Mazzeo è partito davvero fortissimo, lasciando vedere tutta la sua classe, anche se tanti compagni hanno fatto molto bene in questo avvio di stagione».

8) Nei 180' disputati in campionato avete mostrato in difesa l'importanza del "fattore M", ossia il trio Mazzarani-Migliaccio-Mengoni: ti aspettavi di trovare subito questo affiatamento nel reparto?
« No, però in queste due settimane abbiamo lavorato tanto con concentrazione e voglia di fare: dalla nostra abbiamo anche l'esperienza di Migliaccio e Mengoni, che sono bravi a guidare la linea arretrata e far salire con i tempi giusti me e Marco (Angeletti, ndr)».

9) Ti piace la nostra città?
« La trovo molto bella. Ho visto il centro storico, molto "vivo", e ho apprezzato il vostro bel lungomare».

10) Quanto conta avere una tifoseria "calda" a proprio sostegno. E' ciò che vi era mancato nella scorsa stagione a Roma?
« Conta davvero tanto. Nei momenti in cui sei in difficoltà fisica, la spinta della tifoseria riesce addirittura a non farti sentire la stanchezza».

11) Torniamo per un attimo al match d'esordio contro i ciociari. Hai anche "rischiato" di realizzare un eurogol con quel sinistro dalla distanza che ha lambito la traversa. Ci prometti un gol fino al termine della stagione?
« L'anno scorso ne ho segnato solo uno, in Coppa Italia, perciò un gol lo prometto per forza, anche come ruolino personale ci vuole. Non posso chiudere la stagione senza un gol».

12) Domenica al "Puttilli" arriva l'Andria, per un derby già molto importante. Come state preparando la gara?
«Con la consueta serenità: siamo concentrati, stiamo lavorando in base alle direttive del mister e stiamo preparando la partita nei dettagli. L'Andria è un avversario importante e va rispettato come tale».

13) Lanciamoci in un pronostico. Questo Barletta arriverà tra le prime 5?
« Questo Barletta lotterà partita dopo partita per i primi posti. Noi promettiamo il massimo impegno per tutta la stagione».

14) Un saluto ai lettori di Barlettalife e ai tifosi biancorossi…
«Buon calcio e soprattutto buon divertimento a tutti!».

E se tutti continueranno a giocare con il tuo impegno e la tua dedizione alla causa, caro Francesco, ci sarà da divertirsi quest'anno al "Puttilli"…

Intervista a Francesco Mazzarani © Enrico Gorgoglione
Intervista a Francesco Mazzarani © Enrico Gorgoglione
Intervista a Francesco Mazzarani © Enrico Gorgoglione